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venerdì 31 luglio 2009

Mika vs. Bob Sinclair - We are Golden, Darlin

Let There Be More Light

OVNI DURANTE L'ECLISSI SOLARE IN CINA



INTERESSANTE VIDEO FILMATO DA UN GIOVANE CINESE

Una eclissi totale di sole, la più lunga di questo secolo, è stata osservata lo scorso 22 luglio nel continente asiatico. Milioni di persone hanno assistito all'oscuramento del cielo. In Deqing, una provincia del Guangdong in Cina, degli scolari si sono riuniti sui tetti delle case per testimoniare il fenomeno astronomico. Durante l'evento un gruppo di 22 giovani ha avvistato un UFO, e uno di loro ha registrato il video. Si riporta che l'oggetto si muoveva lentamente, zigzagava e poi è scomparso ad alta velocità, era di aspetto metallico e di grande dimensione. La registrazione video è stata consegnata a degli esperti per le analisi e il verdetto. A loro volta i media hanno riportato l'incidente.

L'avvistamento è avvenuto alle ore 8.30 del mattino, alcuni minuti prima dell'inizio dell'eclissi.

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IL VIDEO


Si dice che ci sono altri video, almeno 9, fatti da altri studenti in differenti punti della regione.
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Fuentes: All News y Nuestro Mundo Enigmático.

Notizia correlata: Probabile Ovni durante l'eclissi lunare in Messico
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Traduzione testi di Annalisa
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Fonte: link
http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/2009/07/interressante-video-filmato-da-un.html

La scomparsa degli Anasazi


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Scritto da Sirius_Cily

Mentre Maya ed Incas sostenevano di proteggere una conoscenza “donata dagli dèi”, un popolo amerindio, chiamato Anasazi, cioè “antichi stranieri”, sosteneva addirittura di essere frutto di una “discendenza stellare”. Edificarono pochi villaggi durante la loro breve permanenza nel corso della storia, con lo scopo di lasciare un monito eterno ai posteri.

Per molti si tratta del più importante mistero archeologico del Nord America. Ed è difficile pensare il contrario quando si inizia a conoscere la storia degli Anasazi, un popolo che ha lasciato tracce di una grande civiltà qui, nel New Mexico, prima di scomparire misteriosamente, circa 800 anni fa…

Chi erano? Che funzione avevano i loro enormi kivas? Cos’era per gli Anasazi Pueblo Bonito? Quali segreti del cielo e della terra conosceva questo popolo? Cosa li indusse ad abbandonare improvvisamente Chaco Canyon?

Pueblo Bonito nel Chaco Canyon è un grande complesso a forma di ferro di cavallo, edificato nel 1100 d.C. e composto da 700 stanze.
Pueblo Bonito è il sito più noto di Chaco Canyon, nell’estremo nord ovest dello stato americano del New Mexico. Chaco Canyon è un canyon lungo circa 19 chilometri e largo poco più di un chilometro e mezzo. Pueblo Bonito è il sito più grande di tutta l’area abitata un tempo dagli Anasazi. Posto all’estremità nord del Chaco Canyon, Pueblo Bonito lascia ancora oggi in dubbio gli studiosi sulla sua natura: era la capitale di questo misterioso popolo oppure era il più importante centro religioso dell’area? Gli Anasazi sono scomparsi senza lasciare niente di scritto, non sappiamo neanche se usassero la scrittura o meno. Dobbiamo quindi affidarci a quanto gli archeologi hanno capito dalle pietre e dalle costruzioni rimaste.

Sugli Anasazi si sono dette molte cose da quando, nel 1888, due cow boy capitarono casualmente nel Chaco Canyon, all’epoca in una zona abitata dai pericolosi Navajos. E proprio ai Navajo è legato uno degli errori più diffusi sugli Anasazi, popolo che prende il suo nome proprio da una parola Navajo che significa “antichi” e non come a volte si è detto “i nemici” . In passato, anche di recente, per raccontare le vicende degli Anasazi si è lavorato molto di fantasia: li si è fatti diventare cacciatori di bisonti, animali che invece popolavano zone lontane da qui, mentre erano raffinati contadini; si li si è fatti montare a cavallo anche se i primi cavalli arrivarono in America con gli spagnoli, più di due secoli dopo la “scomparsa” degli Anasazi; si son fatte risalire le loro origini a circa 6.000 anni fa mentre le prime notizie certe di questo popolo risalgono a più o meno 2.000 anni fa.

Le costruzioni di Pueblo Bonito raccontano una breve storia: questo complesso venne eretto tra il Mille e il 1150 d.C. Si trattava di un’unica costruzione a ferro di cavallo composta da circa 700 stanze, tutte più o meno delle stesse dimensioni e distribuite su quattro piani. Si calcola che nel momento di maggior splendore ci vivessero oltre mille persone L’aspetto uniforme delle stanze e l’assenza di mobili e arredi hanno fatto in un primo tempo pensare ad una società priva di gerarchie sociali ma c’è chi crede che Pueblo Bonito fosse una specie di enorme convento, destinato ad ospitare la casta sacerdotale degli Anasazi, un popolo ossessionato dal cielo ma anche dalle energie della terra. A questo aspetto della religione degli Anasazi ci riporta anche uno degli aspetti più impressionanti di Pueblo Bonito: i giganteschi kiva, queste enormi fosse perfettamente circolari tipiche di ogni insediamento Anasazi. La caratteristica di Pueblo Bonito è però il numero delle sue kiva, ben 37. Nessun altro sito ne ha così tante. Ma per capire meglio cosa fossero le kiva lasciamo Pueblo Bonito per raggiungere “Casa Rinconada”. Si tratta di una delle più grandi kiva di tutto il Chaco Canyon, con i suoi 20 metri di diametro e i quasi cinque di profondità. Una gigantesca fossa perfettamente circolare che, a differenza delle altre kiva, non è inserita in un centro abitato ma è posta in cima ad una collinetta a mezzo miglio da Pueblo Bonito.
Ma a cosa servivano dunque le kivas? Erano fosse, per lo più perfettamente circolari e forse coperte da tetti in legno, utilizzate per riunioni e cerimonie sacre. Al centro c’era sempre un foro nel pavimento. Gli Anasazi, molto attenti alle forze della natura, ritenevano non solo che da quel foro ci si potesse mettere in contatto con gli spiriti degli antenati ma anche con le forze del centro della Terra. Non a caso si è osservato come gli Anasazi abbiano costruito insediamenti e kiva vicino a luoghi particolari, cosiddetti “vortici”, luoghi dove si sprigionerebbe una forza tellurica, chiamata “vortice” perché quando si sprigiona ha la forma di spirale.

Al centro delle kiva c’era sempre anche un focolare. Un particolare che richiama alcune recenti scoperte. Come abbiamo detto sugli Anasazi si son dette spesso delle inesattezze ma una cosa sembra ormai assodata. Gli Anasazi praticavano il cannibalismo. L’ipotesi, avanzata già negli anni Sessanta sulla base del ritrovamento di alcuni crani fratturati e di ossa svuotate del midollo, è stata confermata recentemente sia tramite l’esame di alcune feci umane fossili all’interno delle quali sono stati ritrovati i resti di materiale organico umano sia grazie all’uso del microscopio elettronico. Esaminando alcuni resti di ossa si è potuto appurare che alcune di queste erano state sottoposte a cottura. Inoltre, da una pentola sono emerse tracce di mioglobina umana, una proteina presente nel cuore e nei muscoli.

Un’altra caratteristica di Casa Rinconada è il suo allineamento astrale. Sembra infatti che il sole, al momento dell’alba del solstizio d’estate, vada ad illuminare, attraverso una finestra posta sul muro a nord-nord est, una nicchia posta all’interno della kiva.

Gli Anasazi erano ossessionati dalle stelle e dal cielo. Di questo abbiamo infinite prove, tante quante sono le costruzione lasciate da questo popolo. Infatti una caratteristica comune a case, villaggi, kiva e villaggi è che sono quasi sempre allineate ad un determinato fenomeno astronomico. La conoscenza che gli Anasazi avevano dell’astronomia lascia ancora oggi sorpresi: uno degli esempi più clamorosi della loro sapienza è rappresentata da questa strada, la Grande Strada del Nord”.

Gli Anasazi costruirono molte strade, per un totale di circa 300 chilometri. Ciò che più colpisce è che molte di queste strade non portano da nessuna parte, non uniscono necessariamente tra loro villaggi e kivas ma portano semplicemente a particolari conformazioni geologiche, a sorgenti d’acqua o semplicemente a nulla.

Strade quindi costruite presumibilmente a scopo rituale, per condurre a luoghi sacri dove depositare offerte o celebrare cerimonie.


La “Grande Strada del Nord” partendo da Pueblo Alto, sulla Mesa che sovrasta Pueblo Bonito, si dirige per tre chilometri a 13 gradi ad est del Nord per poi disporsi esattamente in direzione nord per 20 chilometri con uno scarto di solo mezzo grado. Per capire la straordinarietà di questo allineamento bisogna pensare che una precisione del genere sarebbe difficile anche usando una bussola, che gli Anasazi non conoscevano. Oggi, per raggiungere risultati migliori di questo bisogna ricorrere alla tecnologia satellitare GPS, tecnologia che vanta poco più di 20 anni di vita!

La più nota studiosa della cultura del Chaco Canyon, Anna Sofaer, ritiene addirittura che tutte le maggiori costruzioni degli Anasazi presentino correlazioni con i movimenti tanto del Sole che della Luna sotto almeno tre punti di vista: il loro orientamento, le geometrie interne e le relazioni geografiche tra i vari siti. Uno sforzo immenso che ha segnato tutta la storia Anasazi: la loro vita e la loro fine…

Uno dei cow boy che scoprirono Chaco Canyon poco più di un secolo fa, Alfred Witherhill, raccontò del suo stupore nel aggirarsi per le case degli Anasazi:

“Quando entrammo nel Navajo Canyon e scoprimmo le rovine, riportammo il nostro mondo indietro di un numero imprecisato di secoli. Tutto era intatto, esattamente come era stato lasciato dagli abitanti originali. Gli oggetti erano sistemati nelle stanze come se le persone fossero appena uscite per far visita ai loro vicini. Esemplari perfetti di stoviglie erano adagiati a terra mentre utensili di ferro e altri attrezzi domestici si trovavano lì dove le donne Anasazi li avevano usati per l’ultima volta”.

Intorno al 1200 d.C. è successo qualcosa, in queste terre, che determinò il repentino abbandono da parte degli Anasazi della zona che avevano abitato per oltre mille anni. Accadde qualcosa che ancora non sappiamo ma che si rivelò decisivo, inducendo una popolazione di alcune migliaia di persone ad abbandonare quasi dal giorno alla notte le proprie case per spostarsi, inizialmente di alcuni chilometri a nord e, circa un secolo più tardi, per quasi 500 chilometri verso sud. Il problema della scomparsa degli Anasazi è ancora aperto. Tuttavia sono tre le principali ipotesi intorno alle quali si discute:

Mutazioni climatiche: Un più o meno improvviso cambiamento delle condizioni climatiche avrebbe causato una serie di carestie che avrebbero stravolto culture e allevamenti;

Necessità strategiche: Popoli vicini, meno civili ma più aggressivi, avrebbero, con continue invasioni, indotti gli Anasazi a spostarsi più a Sud. A sostegno di questa tesi c’è la parziale fortificazione dei siti di Mesa Verde, all’estremo nord dell’area della “Cultura Chaco”;

Decisione rituale: Motivazioni religiose magari causate dall’interpretazione di alcuni movimenti astrali, avrebbero spinto questo popolo religiosissimo a spostarsi per sempre, o comunque, anche se sulla spinta di motivi contingenti, a muoversi secondo un preciso copione.

E forse, proprio la spiegazione che a noi, uomini del Terzo millennio, sembra la più fantasiosa, potrebbe essere quella più logica. E non solo perché è quella che si collega meglio a quella che gli archeologici, basandosi sullo stato delle case al momento della loro scoperta, chiamano “Evidenza archeologica di un rapido spostamento”.

Ma anche perché, una volta presa la decisione – qualunque sia stato il motivo – di migrare verso sud, gli Anasazi lo fecero coerentemente con la loro cultura astronomica. Infatti la destinazione del loro migrazione finale sia stata la zona di Casas Grandes, nello Stato di Chihuahua; Ebbene Casas Grandes è esattamente sullo stesso meridiano di Chaco Canyon, il 108°.

Non solo, anche altri centri abitati dagli Anasazi dopo l’abbandono di Chaco Canyon (Atzec ruins e Salomon Ruins), benché a Nord dello stesso Chaco Canyon, sono a loro volta allineati sempre lungo il 108° parallelo.

Nessuno, ancora oggi ha saputo spiegare come questo antico popolo abbia potuto spostarsi, per oltre 600 chilometri, con tanta precisione lungo l’asse nord-sud.


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http://www.nibiru2012.it/misteri-e-curiosita/la-scomparsa-degli-anasazi.html

Giove: Misteriosa nube da impatto.


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Scritto da Annunaki2012

La misteriosa "nube" da impatto che è comparsa su Giove gli scorsi giorni si sta allargando sempre di più, il suo diametro potrebbe contenere già diverse volte la terra...

da cosa è stata generata e quale sarà il suo decorso?

ci dobbiamo aspettare un qualcosa di sconosciuto o scomparirà come è scomparso il segno di impatto della cometa Shoemaker-Levy?

lo sapremo nei prossimi giorni!

http://www.nibiru2012.it/astronomia/giove-misteriosa-nube-da-impatto.html


Macchia su GIOVE : aggiornamento. PDF Stampa E-mail
Scritto da Annunaki2012

Lo Staff di Nibiru 2012 continua il monitoraggio della strana macchia comparsa qualche giorno fa su Giove...

Ecco cosa scrive SpaceWeather.com : Something interesting is happening to the dark impact mark on Jupiter. Not only is it growing larger, but also "it seems to be developing two lobes,"

Traduz: qualcosa d'interessante sta succedendo al segno d'impatto di Giove, non solo sta crescendo ma sembra si stia separando in due lobi...

per tutti coloro che amano sognare vi lascio con il finale di un film molto famoso che presenta moltissime analogie con il fenomeno ;)

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http://www.nibiru2012.it/astronomia/macchia-su-giove-aggiornamento.html

TUNGUSKA - IL MACCHINARIO ALIENO


Il Giornale OnlineSegnalato da Zret

Tunguska, qualcosa salverà la Terra?
di Gianluca Viappiani

In Siberia esisterebbe una struttura aliena capace di distruggere o deviare i corpi celesti in rotta di collisione con il nostro pianeta.

Premessa

La mattina del 30 Giugno 1908 alle ore 7,14, un meteorite roccioso di 60 metri di diametro penetra l’ atmosfera ed esplode sopra la Siberia Orientale a circa 6-8 Km d’altezza. L’ energia liberata è spaventosa, pari a 1000 bombe atomiche come quella di Hiroshima, la foresta è rasa al suolo per oltre 2000 Km².

Il mondo si accorgerà di quest’evento solo vent’anni dopo grazie alla caparbietà di uno scienziato di nome Leonard Kulik, senza il quale sarebbe rimasto un avvenimento pressoché sconosciuto. Qualcuno potrebbe addirittura domandarsi perché la comunità scientifica è tuttora interessata a un fatto capitato un secolo fa. In realtà esistono diversi motivi che lo rendono ancora estremamente interessante e attuale:

- perché è stata la più imponente deflagrazione di un meteorite a memoria d’ uomo che si possa studiare;
- perché comprendere la dinamica dell’esplosione di Tunguska può aiutare a difenderci da minacce simili future;
- perché se tale esplosione dovesse accadere nel nostro tempo, con buone probabilità sarebbe scambiata per un attacco nucleare da parte di una potenza straniera, in quanto gli effetti conseguiti sono del tutto simili a quelli di un’esplosione di tipo atomico;
- perché non sono mai stati trovati resti del corpo cosmico esploso a Tunguska, nessun cratere, nessun frammento, solo micro particelle incastrate negli alberi sopravvissuti alla catastrofe.

Teoria su Tunguska

Nel corso degli anni sono state elaborate tantissime teorie su Tunguska, ma nessuna è mai riuscita a chiarire completamente quel che è avvenuto in quel ormai lontano 30 giugno 1908. Da qualche anno a questa parte, sta avanzando l’ipotesi della presenza in Siberia di una costruzione tecnologica non terrestre atta a difendere la Terra dalle minacce dei corpi celesti in rotta di collisione con il nostro pianeta. L’installazione aliena sarebbe intervenuta a Tunguska sottraendoci da una catastrofe ben maggiore.

Vediamo chi ha ideato questa teoria. Si tratta di due ricercatori che in maniera del tutto indipendente sono arrivati a conclusioni simili:

- il Dr. Costantino Paglialunga

Laureato in Chimica presso l’Università di Camerino. Svolge attività di libero professionista dopo aver insegnato, per oltre 20 anni, chimica. Ha condotto una serie di ricerche, in particolare nel territorio russo. Ha frequentato per svariati anni l’ambiente cosmonauticorusso.

- il Dr. Valery Mikhailovich Uvarov

Capo del Dipartimento di Ricerche Ufologiche, Paleoscienza e paleotecnologia al National Security Academy di San Pietroburgo Russia.

Come funziona l’impianto?

La distruzione o la deviazione dei corpi celesti afferma Uvarov, si ottiene utilizzando enormi globi di plasma, prodotti dal “macchinario alieno”.

“Quello che nel 1908 migliaia di persone videro in gran parte della Siberia era il loro volo, con il risultato che i testimoni dell’evento di Tunguska attribuirono l’intero fenomeno alla comparsa di una serie di fulmini globulari! Apparentemente le sfere di “Plasma” sono prodotte da un generatore di energia situato nelle profondità della Terra”. Troviamo importanti conferme dell’esistenza di questa installazione nei racconti tradizionali della popolazione locale situata vicino alla zona dell’esplosione di Tunguska. Le leggende narrano di “fulmini ardenti”, “sfere fiammeggianti” e di tremende esplosioni col risultato che per centinaia di chilometri la superficie circostante si è ridotta ad un deserto disseminato di rocce. Il nome antico di questi luoghi in lingua Yakuta è Ulyuyu Cherkechekh, che significa “Valle della Morte”.


Cartina elaborata da Costantino Paglialunga, il cerchio rosso rappresenta l'area dei testimoni dell'evento di Tunguska, quello blu l'ubicazione dell'installazione aliena.


Ma una teoria come questa deve necessariamente avere riscontri concreti che la rendono credibile. A tal proposito si potrà trovare nelle frasi seguenti una raccolta esaustiva di informazioni.

Parametri di riscontro

L’evento accaduto a Tunguska è solo l’apice di una serie di manifestazioni cominciate ben due mesi prima. Questi fenomeni "anomali" sono imputati secondo Valery Mikhailovich Uvarov a effetti collaterali dell’impianto siberiano mentre attingeva energia dal pianeta, al fine di produrre enormi globi di plasma destinati a distruggere il corpo cosmico.

1) L’ubicazione stessa dell’installazione non sembra essere casuale: il periodico scientifico Russo Tekhnika Molodiozhi (numero 1, 1984) avrebbe pubblicato l'esito di una ricerca che parla di una "super-amomalia" magnetica (definita il terzo polo magnetico terrestre) le cui origini arrivano da una profondità di mezzo raggio terrestre, sotto la Siberia orientale. Questa sembrerebbe l’ubicazione e la fonte dalla quale si alimenta il macchinario alieno.

2) L’effetto dell’installazione fu così potente che nei giorni precedenti l’esplosione del 30 giugno, in molti paesi d’ Europa, così come nella Siberia Occidentale, l’oscurità notturna fu sostituita da un’insolita luminosità, come se quelle aree stessero sperimentando il fenomeno delle “notti bianche” tipico dell’estate ad alta latitudine. Ovunque facevano la loro comparsa nubi argentee che si estendevano da est a ovest lungo le linee di forza, risplendenti nella luce dell’alba e del crepuscolo. Probabilmente questa enorme energia sprigionata era un effetto collaterale dell’installazione che stava immagazzinando una grande quantità di energia dal pianeta.


Fenomeno delle notti bianche a San Pietroburgo


“Un’attenta disamina delle anomalie ottiche riscontrate nel periodo tra giugno e luglio del 1908 conferma la supposizione che i primi segni fossero ravvisati già diversi giorni prima della caduta del meteorite: si suppone il 23, 25 o 29 giugno. Tali anomalie includono anomali bagliori nel cielo, nubi nottilucenti luminose non viste prima, disturbi nel normale cammino dei punti neutri Arago e Babinet e la comparsa di aloni solari prolungati. All’inizio del 1° luglio scomparvero in maniera esponenziale”. (Vladimir N. Vasilyev Planet.Space Sci., vol.46, N.2/3., 1998)


Il grafico elaborato da Vladimir Vasilyev evidenzia le anomalie riscontrate nei giorni precedenti l’evento


3) Prima e dopo l'esplosione di Tunguska furono registrate in Antartico delle Aurore Boreali non previste, cioè non provocate dal sole. Lo studio è stato pubblicato negli anni '60 dagli studiosi Kovalevsky, Ivanov, Plehkhanov,Zhuravlyov e Zolotov. La domanda è questa: Come possono esserci aurore boreali se non è il Sole a provocarle? Forse è un altro "effetto collaterale" dell'impianto Siberiano?


Aurora Boreale


4) Il professor L. Weber dell’ Università di Kiel osservò deviazioni regolari, periodiche e inusuali dell’ago della bussola. Questo effetto si ripeté ogni pomeriggio dal 27 giugno fino al 30 giugno 1908 (il giorno dell’evento). Le registrazioni sembravano quelle di tempeste geomagnetiche, in genere associate con l’attività elettrica solare, che però non erano previste per quel periodo. Da cosa furono generate queste anomalie: un altro effetto collaterale dell’impianto siberiano?


Università di Kiel


5) Secondo le ricerche del geofisico Andrei Ol’khovatov proprio il giorno della immane catastrofe in quella zona erano in corso sia perturbazioni simiche che meteorologiche di grande entità. Come ha notato E. Krinov, uno dei ricercatori che si è occupato di Tunguska: “Vi era la sensazione dell’avvicinarsi di qualche insolito fenomeno naturale”. E’ lecito pensare che tutta quella zona fosse soggetta a sconvolgimenti ambientali dovuti all’enorme energia raccolta dall’installazione.

6) Nei prossimi punti di questo paragrafo si elencheranno vari avvenimenti che fondano la loro attendibilità sulle dichiarazioni dei testimoni, quindi senza alcun riscontro scientifico che ne sostenga la veridicità:

A) I primi a venire a conoscenza dell’incombente calamità furono gli sciamani delle tribù locali: due mesi prima dell’esplosione nella taiga iniziarono a circolare voci sulla prossima fine del mondo. Gli sciamani (dopo aver appreso dagli antenati il volere degli dei) cominciarono a spostarsi da un insediamento all’altro, avvertendo le popolazioni limitrofe dell’imminente cataclisma, le quali cominciarono a trasferirsi con le proprie mandrie in posti più sicuri.

L’esodo degli Evenki iniziò subito dopo il raduno, avvenuto nel mese di maggio, di tutti i clan nomadi. “Gli anziani stabilirono che bisognava cambiare il tracciato ciclico delle loro emigrazioni e che i clan dovevano spostarsi assieme lungo quello nuovo. Vi fu quindi un’importante circostanza rituale nella quale il annunciò la . Anche gli animali selvatici, rispondendo istintivamente all’influsso negativo del crescente campo elettromagnetico, cominciarono ad andarsene. Gli uccelli abbandonarono le loro aree di nidificazione, i cigni lasciarono i laghi, i pesci scomparvero dai fiumi. Un’immensa distesa di taiga, estesa varie decine di migliaia di chilometri quadrati, perse la propria fauna; nelle zone di pericolo rimasero soltanto coloro che non credevano alle parole degli sciamani.


Sciamano fotografato durante un rito


B) Uvarov riferisce la generazione delle sfere di plasma riportando i resoconti dei testimoni: “A nord-ovest comparve una colonna infuocata a forma di lancia di circa 6 metri di diametro. Una volta scomparsa, si udirono cinque forti e secche detonazioni, come colpi di cannone, distinte e a breve distanza le une dalle altre”. “Dalla stazione commerciale di Teteria furono avvistate colonne di fuoco in direzione nord. Anche in altri luoghi (Kezma, Nizhne-Ilimsk,Vitim) che non si trovavano lungo un’ unica direttrice, si osservarono "colonne di fuoco".



C) Presso la miniera di Stepanovsky (vicina alla città di yuzhno-Eniseisk), trenta minuti prima della caduta del meteorite iniziò un terremoto…

In questo istante un testimone che si trovava nei pressi di un piccolo lago improvvisamente vide questi prosciugarsi e dal fondo aprirsi come dei battenti di una porta. Sui bordi delle due gigantesche ante erano visibili delle dentellature. Il testimone preso dal panico fuggì e solo dopo aver percorso una considerevole distanza cadde; potè quindi osservare da lontano che al posto del lago ora si innalzava una "colonna di luce splendente", alla cui sommità si trovava una sfera, il tutto accompagnato da un terribile rimbombante ronzio. I suoi abiti presero fuoco ma senza fiamma e le radiazioni gli bruciarono viso e orecchi.

D) Persone sbalordite asseriscono di aver visto volteggiare sopra il sito dello schianto i globi di plasma sino a tarda sera. Questo fatto fu notato da gran parte degli osservatori.

E) La “Valle della Morte”, il luogo dove sarebbe ubicata l’installazione aliena, si estende per oltre 100000 chilometri quadrati. Il territorio è una massa uniforme di acquitrini, alternati da una taiga pressoché inaccessibile. In quest’area esistono testimonianze della presenza di oggetti metallici di origine ignota, realizzate con un metallo sconosciuto che assomiglia al rame, ricoperte da una patina simile allo smeriglio talmente dura che neanche uno scalpello è in grado di graffiarla.

Intorno a questi “calderoni” la vegetazione crescerebbe in maniera abnorme e all’interno la temperatura sarebbe mite anche al clima più rigido. In tempi passati i cacciatori che vi hanno pernottato sono morti o si sono ammalati gravemente, il che fa pensare ad una qualche forma di radiazione. Non esistono foto che provino l’esistenza di queste costruzioni, gli unici riscontri, oltre alle testimonianze, sono antiche denominazioni di luoghi parzialmente tramandate nel tempo: “torrente del calderone”, “casa di ferro”, “posto del calderone”, “il grande calderone affondato”, “luogo della fiocina a tre lati” ecc. che però risultano introvabili dato che ognuno di questi toponimi rappresenta centinaia se non migliaia di chilometri quadrati in un ambiente tra i meno ospitali del pianeta.

Costantino Paglialunga ci riferisce di un’importante testimonianza: «Fu il generale dell'aeronautica russa Vasily Alekseev, ex agente del Kgb, a svelarmi quella che forse è la parte più importante dell'enigma. Mi disse che nella zona più disabitata della Siberia esistevano costruzioni metalliche che non erano terrestri». «Mi raccontò che i militari russi sono da molti anni al corrente dell'esistenza in Siberia di strane costruzioni metalliche non terrestri. La zona è stata per molto tempo sotto segreto militare con il divieto di sorvolo. E quella zona è tuttora superprotetta perché vi sono stati trovati importanti giacimenti di diamanti e d'oro».


“In tempi passati i più audaci tra i cacciatori locali presero a trascorrere la notte in quelle stanze; perché al loro interno la temperatura era mite, poi però costoro iniziarono ad ammalarsi gravemente e quelli che avevano passato li diverse notti di seguito ben presto morirono”.


6) Negli archivi dell’ex osservatorio meteorologico e magnetico di Irkutsk, sono state scoperte annotazioni scritte da A. K. Kokorin, osservatore meteorologico, a circa 600 chilometri di distanza dal luogo dell’esplosione di Tunguska. Nel suo registro, nella sezione “Note”, è contenuto un commento di eccezionale importanza, il quale indica che nella circostanza in questione vi era più di un corpo in volo.

“Alle 7.00 due cerchi (sfere) infuocati di dimensioni gigantesche ( 60 metri di diametro secondo le testimonianze oculari) sono apparsi In direzione nord, per poi scomparire a distanza di 4 minuti; subito dopo il loro allontanamento si è udito un forte rumore , simile a quello dl vento, che si propagava da nord a sud e che è durato circa 5 minuti, ad esso sono seguiti suoni e tuoni, come detonazioni di enormi armi da fuoco, che hanno fatto tremare le finestre. Queste sono durate 2 minuti …. e ad esse è seguito un suono secco come quello di un colpo di fucile, questi ultimi suoni sono durati 2 minuti. Tutto è avvenuto in piena luce del giorno.”

Si tratterebbe delle sfere che si stavano dirigendo sul luogo dell’esplosione; da notare l’ora dell’ avvistamento: le 7,00 AM. L’esplosione di Tunguska avvenne alle 7,14.



7) Il geofisico Andrei Ol’khovatov afferma che la disposizione degli alberi attorno all’epicentro dell’esplosione, non suggerisce in alcun modo l’idea del violento impatto di un corpo celeste, bensì l’effetto vorticoso di un plasma di altissima energia: infatti questo effetto di vortice che avrebbe fatto letteralmente ruotare gli alberi – come di fatto si è verificato nell’area dopo l’esplosione – è maggiormente pronunciato nell’epicentro che non a 20 chilometri di distanza da esso. Invece, se la causa dell’esplosione fosse stata un corpo celeste si sarebbe dovuto osservare l’esatto contrario.

Tratto da “L’interpretazione tettonica dell’evento di Tunguska del 1908”.


Cartina elaborata da Ol’ Khovatov che mostra la disposizione non regolare degli alberi abbattuti


8) E’ risaputo che alcune chiazze di vegetazione nel luogo dell’esplosione sono rimaste misteriosamente intatte. Merito probabilmente delle nuvole a “pecorelle”, che avrebbero protetto alcuni sprazzi di terreno dal rogo irradiante. I testimoni raccontano dell’esplosione come una grande luce improvvisa “cinquantamila volte più luminosa del sole” accompagnata da un “calore terribile” e da una “spaventosa lingua di fumo nero”.
L’ astronomo Felix Zigel scrisse nel 1961 su Znaniye-Sila: “Secondo le testimonianze raccolte si può affermare che l’ energia radiale dell’esplosione di Tunguska era pari a un’ alta percentuale dell’ energia totale.

Un esplosione chimica è da escludersi perché in un scoppio di questo genere il rapporto dei parametri è molto inferiore”. Zigel ha stimato la temperatura: essa fu di decine di milioni di gradi. Guardando i rami bruciati nella zona del disastro Zigel capì inoltre che il calore fu istantaneo e non causato da un incendio. Zolotov, eminente geofisico, durante una spedizione da lui guidata a Tunguska tra il 1959-1960 osservò un alternarsi di parti bruciate e parti intatte in tutta la zona e un alternarsi di rami bruciati e rami incolumi nello stesso albero completamente arso. Zigel commentò: “Ciò significa che la bruciatura degli alberi fu causata da una radiazione luminosa proveniente dalla zona dell’esplosione e che le bruciature sugli alberi furono possibili solo la dove rami e foglie non schermavano la corteccia.

9) Secondo le testimonianze raccolte, la mattina dell’evento il popolo dei Tungusi osservò scariche elettriche a cielo sereno “come fulmini” che colpirono violentemente il terreno. In corrispondenza dell’epicentro gli scienziati hanno scoperto luoghi in cui l’80% degli alberi sono stati colpiti. A riprova di quanto accaduto il ritrovamento di una folgorite atipica nei pressi dell’epicentro.


Rappresentazione dei fulmini a cielo sereno prima dell’impatto del meteorite



A destra dell’immagine la folgorite ritrovata a Tunguska. La parte mancante sulla sinistra è stata usata per le relative analisi. (Fonte Costantino Paglialunga )

La folgorite è un ammasso di vetro creato dall' energia rilasciata da un fulmine o da un'analoga scarica elettrica su un terreno sabbioso ricco di quarzo. (DaWikipedia, l'enciclopedia on-line)


Da notare la differenza nell’immagine tra le folgoriti “classiche” sulla sinistra e quella anomala sulla destra recuperata a Tunguska, indice che i fulmini caduti quella mattina nella taiga non avevano un’origine naturale.

10) Si scoprì che gli alberi e le piante cresciute dopo l’esplosione del 1908 invece di raggiungere i 7-8 metri d’altezza nella loro crescita, in realtà hanno raggiunto l’altezza di 17-22 metri, dimensioni che in natura si possono conseguire solo dopo duecento o trecento anni. Il suddetto risultato è stato ottenuto in circa 60 anni. La circonferenza dei tronchi degli stessi alberi, inoltre, ha raggiunto un valore quattro volte superiore quello normale giacché gli anelli, prima del 1908, avevano uno spessore medio di 0,42 mm e dopo l’esplosione presentavano anelli dell’ordine di 5- 10 mm.

Lo scienziato Sobolev ha parlato di un cambiamento genetico per spiegare queste anomalie che hanno causato una velocità d’accrescimento come minimo 100 volte superiore a quella normale; tale effetto però afferma lo studioso, “Non può essere attribuito esclusivamente ad una esplosione nucleare o qualcosa di simile. Viene spontaneo però credere che delle radiazioni particolari, con un livello molto intenso, abbiano colpito quella vasta area ed abbiano dato uno stimolo notevole alla crescita d’ogni genere di vegetazione. Nella Tunguska non si sono verificati effetti di natura nucleare, naturalmente per come noi li conosciamo, per il semplice fatto che la vita in quella zona si è perpetuata ed accresciuta, pur avendo avuto un impulso nell’aumento di ritmo riproduttivo cellulare”.


Anelli di accrescimento di una pianta nella zona dell’esplosione di Tunguska, notare la crescita anomala dell’albero dopo il 1908. Fonte CNR Bologna


11) Sono state trovate lievi tracce di radioattività negli alberi e negli strati di ghiaccio polare risalenti al 1908.
Il Dr. N. Deskov ha raccolto voci relative ad alcune malattie che hanno interessato la popolazione locale dopo l’evento di Tunguska.

Nel 1927 i testimoni raccontarono ai ricercatori russi di una strana malattia che aveva colpito le renne: presentavano strane cicatrici sulla pelle. Si racconta di un testimone che si addentrò nella zona degli alberi abbattuti e che morì successivamente tra dolori lancinanti come se qualcosa lo stesse bruciando internamente.

Come potrebbero essersi svolti i fatti.

Sono le ore 7, 14 di quel nefasto 30 giugno 1908, un gigantesco corpo celeste penetra a gran velocità nell’atmosfera terrestre. Prima di impattare al suolo una schiera di enormi globi di plasma lo intercettano e lo distruggono. La deflagrazione produce un ' energia pari a 1000 bombe atomiche a fissione nucleare. La colonna di fuoco alta 80 Km ed il boato vengono osservati ed uditi a centinaia di chilometri di distanza, l'onda d'urto, registrata dai sismografi, compie due volte il giro della Terra.

La foresta viene rasa al suolo per oltre 2000 chilometri quadrati, ogni forma di vita rimasta nella taiga soccombe brutalmente. Ottanta milioni di alberi sono barbaramente mutilati, abbattuti, molti altri carbonizzati. Mentre ancora il mondo frastornato si domandava cos’era successo, gli sciamani insieme alle tribù sopravvissute compivano riti di ringraziamento a favore di quegli antichi quanto provvidenziali dèi che li avevano salvati. L’uomo civilizzato prenderà coscienza dell’evento solo 20 anni dopo quando nel 1927 verrà organizzata una spedizione capitanata da Leonid Kulik, geologo dell'Accademia delle Scienze, che partirà alla ricerca di un cratere che non troverà mai. Ad aspettarlo però uno scenario desolante e spettrale.

In questa indagine ho cercato di elencare tutte quegli studi che rendono ammissibile l’ipotesi appena discussa, per ulteriori informazioni e approfondimenti invito il lettore alla visione delle ricerche di: Costantino Paglialunga e Valery Mikhailovich Uvarov Nexus n°51-57-58-59. Quest’ ultima reperibile in versione inglese su


Bibliografia:

J.Baxter/T.Atkins – Il fuoco venuto dal cielo - Sperling & Kupfer/Milano 1978 Jack Stoneley - Tunguska: la dallo spazio - Longanesi & C. Milano 1978.

Furneaux Rupert - Spaziali in Siberia - Sugarco Edizioni 1979.

Andrei Yu. Ol'khovatov- The tectonic interpretation of the 1908 Tunguska event-Russia, Moscow 1991
N.V. Vasilyev – Il problema del meteorite di Tunguska oggi (tradotto in italiano dalla D.ssa Ilaria Alfieri) 1998.

Jonn Gribbin – Enciclopedia di Astronomia e Cosmologia – Garzanti 1998.

Nanni Riccobono - Tunguska - Rizzoli 2000.

Valery Uvarov - La misteriosa valle della morte siberiana - Nexus n° 51-57-58-59 2003-2004.

Mircea Eliade – Lo Sciamanesimo- Edizioni Mediterranee 2005.

Costantino Paglialunga – Il mistero della Tunguska 2° Edizione - 2008.

Giorgio Pattera – Dopo 100 anni il mistero di Tunguska continua – Notiziario Ufo N°74 2008.

Luca Gasparini, Enrico Bonatti e Giuseppe Longo- Il mistero di Tunguska- Le scienze N°479 2008.

Massimo Teodorani – Sfere di luce – Macro Edizioni 2008

Antonio de Blasi, Angelo Piemontese, Fabio Stefanelli- Dal caso Tunguska a 99942 Aphohis -Clueb Bologna 2008



Fonte: tunguska-siberia.blogspot.com - (Autore: Gianluca Viappiani)

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.5095

giovedì 30 luglio 2009

Pasticche, cocaina e “Cyber drugs”: nel 2012 un milione di consumatori




Cocaina, sempre più italiani si rifanno il naso

Droga e crisi economica? Il binomio, purtroppo, rimane possibile (e praticabile).
Se non da un punto di vista dei soldi (il mercato dello spaccio sta subendo un contrazione ma la “piazza” dei consumatori continua ad allargarsi), almeno da un punto di vista psicologico, sociale e culturale.
Tanto che i dipendenti di droga in Italia continueranno ad aumentare, almeno nei prossimi 3 anni. E mentre la cocaina si attesta su valori di consumo standard (700mila gli italiani che snifferanno da qui a tre anni), entro il 2012 è previsto un prepotente ritorno sul mercato dell’eroina: il suo consumo dovrebbe crescere del 40%. Si ipotizza inoltre un boom per le droghe “da discoteca”, come ecstasy e anfetaminici, i cui consumatori abituali dovrebbero essere circa un milione nel 2012.

I dati, foschi e preoccupanti, sono contenuti nel rapporto (qui il .pdf) del centro studi Prevo.lab di Milano, il laboratorio previsionale sulle dipendenze della Lombardia ed è riportato dal sito droga.net di Riccardo Gatti (Medico, Psicoterapeuta e Specialista in Psichiatria, Direttore del Dipartimento delle Dipendenze della A.S.L. Città di Milano. Professore a contratto, all’Università Statale di Milano Bicocca.

Si diceva, mercato degli stupefacenti e crisi economica. Ecco cosa sostengono gli esperti di Prevo.Lab: la strategia dei sognori dello spaccio è cambiata. Se “fino a qualche mese fa, si è assistito a un allargamento della base di penetrazione del mercato e a una tendenza ad acquisire un elevato numero di consumatori – benché basso-consumanti – anche proponendo prodotti a un prezzo inferiore”, ora ell’attuale fase economica, invece, “sembra prevalere la logica economica di strategie a breve termine e guadagno immediato: alto-consumo, assuefazione, fidelizzazione e mantenimento del mercato”. La nuova tendenza dei trafficanti, che si comportano sempre più da imprenditori, è quella di “investire su clientele fidelizzabili (cioè uno “zoccolo duro” con elevata dipendenza, ndr) a sostanze come l’eroina, il cui potere di indurre tolleranza e, quindi, dipendenza, più facilmente di altre droghe, ne rende meno probabile un uso saltuario a basso dosaggio”.

Come si diceva, l’eroina sarà la protagonista del mercato degli stupefacenti da qui a tre anni. E ilperché gli analisti lo spiegano così: “In una situazione di crisi, recessione, negatività e passività (quale la fase attuale), di cosa ha bisogno il consumatore? Oggi si sente il bisogno di evasione, di fuga, di abbandono di una realtà che non soddisfa. Per questa ragione, chi compra droga si affida a sostanze in grado di dargli questa possibilità: la grande mamma eroina, la premorienza della ketamina, i viaggi degli acidi. L’eroina, nello specifico, è una sostanza che anestetizza e che sembra ben inserirsi in una società chiusa su di sé, che involve. Anche la persona si chiude su di sé, isolandosi così dal contesto opprimente”.

La conferma del nuovo trend viene dalle quotazioni. Secondo le stime di Prevo.lab per il triennio 2009-2012 gli eroinomani saranno 160 mila (40% in più ri­spetto ad ora). A partire dalle metropoli: Milano, Roma, Torino, Napoli. Diffusione garantita dal basso costo della dose: secondo i dati della Direzione centrale servizi antidroga, per un grammo di polvere bianca oggi si paga­no 74 euro, ma nel 2012 scende­anno a 67. Una dose di coca (0,20 grammi) costerà 13 euro, mentre per l’eroina si scenderà a 7 euro.

Costeranno di più invece gli spinelli: nel 2002 per comprarli ci volevano 6 euro, diventeranno 11 nel 2012 e la diffusione di hashish e marijuana si confermerà alta: tra i 5 e i 6 milioni di italiani (con una crescita del 5% contro il 20% entro il 2011 previsto dal rapporto dello scorso anno). Sul mercato arriveranno poi le cosiddette “Cyber drugs” che , come spiega il Gat, Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, agiscono direttamente sul cervello, sollecitandolo e provocando reazioni che vanno dall’eccitazione al rilassamento. Gli stessi effetti delle droghe, di cui questi file portano il nome, a seconda, appunto, del risultato.
Saranno 270mila, dice sempre il rapporto, a usare ecstasy e anfetaminici, cioè il 3% degli italiani tra i 15 e i 54 anni.

http://blog.panorama.it/italia/2009/07/24/pasticche-cocaina-e-cyber-drugs-nel-2012-un-milione-di-consumatori/

AVVISTAMENTO UFO A LACENO. IL MISTERO IN TRE FOTO


LACENO (28 luglio) - Ufo sul Laceno, tre foto racchiudono il mistero. Tre scatti in rapida sequenza, in cui è tracciato il percorso dell’oggetto volante nel cielo dell’altopiano. Le ha scattate il geometra di Montella Rizieri Romaniello. Sono state realizzate in pochi secondi l’una dall’altra. Vi è stampata, in pratica, la traiettoria compiuta dall’oggetto. In una si nota la sagoma in lontananza spuntare dalla montagna, con una piccola coda di fuoco, in un’altra il «disco» è già all’altezza del lago e nell’ultima l’oggetto sta abbandonando il cielo del Laceno (come si rileva nella foto, ndr). Tutto in poche frazioni di secondo che danno anche una stima sulla velocità supersonica con cui si muoveva quella sagoma piatta a qualche centinaio di metri d’altezza dall’altopiano bagnolese.

A scoprire l'oggetto sulle tre foto sono stati proprio i militari, al computer. Il particolare era sfuggito anche al geometra che aveva notato la forma piatta tipica dei dischi volanti in una sola delle immagini digitali. Niente di visibile ad occhio nudo.

Le eventuali presenze aliene tra il Cervialto ed il Rajamagra potrebbero essere certificate anche da una delle 29 sezioni investigative scientifiche in cui si articola il Ris di Roma. Il materiale fotografico è stato difatti rapidamente acquisito dai carabinieri della Compagnia di Montella, diretta dal capitano Saccone. Le foto e le dichiarazioni del professionista montellese saranno inviate ai Ris, in particolare al Reparto tecnologie informatiche, che con i suoi potenti mezzi ad alta precisione potrebbe rilevare altri particolari utili.

La testimonianza del geometra. Il trentenne ha ribadito di non avere visto nulla a occhio nudo nel cielo caldissimo e limpido di Laceno, di avere scattato, verso le 11, una decina di foto in tutto in riva al lago. Il mistero dell’estate, insomma, è destinato ancora a far parlare sul Laceno e in Alta Irpinia turisti e residenti che s’interrogano in questi giorni sull’avvistamento. «Forse - dice qualcuno - ci vuole proprio un Ufo per risollevare le sorti del turismo sul Laceno».
LE FOTO







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Fonte: link
http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/2009/07/avvistamento-ufo-laceno-il-mistero-in.html

UFO NEI CIELI DI AVELLINO? LE FOTO AL RIS


Il Giornale Online27 Luglio 2009

AVELLINO - Saranno gli esperti del Ris di Roma ad accertare l'autenticità delle foto digitali che ritraggono un oggetto misterioso nei cieli dell'altopiano del Laceno, in Irpinia. Già nelle prossime ore i carabinieri del comando provinciale di Avellino gireranno le foto scattate nei giorni scorsi da un geometra di Montella, in cui compare un oggetto di colore scuro e dalla forma affusolata, ai colleghi romani. Sarà quindi il personale del Reparto Investigazioni Scientifiche, grazie a macchinari ad alta tecnologia, a verificare se c'é un fotomontaggio alle spalle del misterioso avvistamento.


Fonte:
http://www.altrogiornale.org/news.php?default.0.8

ma che caldo fà?

lunedì 27 luglio 2009

Shaped By Fate

CITTA' DEL MESSICO: FILMATO VELIVOLO ALIENO CHE EMETTE UN RAGGIO DI LUCE

Video di 8 minuti girato da Gabriel Martinez e che mostra un oggetto non terrestre di grande dimensione, molto luminoso volare sullo fondo dietro gli alberi. Il velivolo alieno si sposta in cielo facendo varie evoluzioni ed emette ad un certoSun chiaro fascio di luce che si propaga orizzontalmente. Si tratta di una edizione delle migliori scene e il video originale non ha tagli. L'avvistamento è avvenuto alla Colonia di Santa Maria Nuova dal balcone della casa del padre dell'autore del video. Il fascio di luce emesso dal velivolo è visibile al minuto 2:50. L'edificio sull sfondo è la Bolsa Mexicana de Valores (Borsa Valori Messicana).

Fermo immagine del fascio di luce



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VIDEO


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Fonte: link
http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/2009/07/citta-del-messico-velivolo-alieno.html

Omicidio di massa?


VIRUS A/H1N1: PROGRAMMA DI BIOTERRORISMO


Una giornalista accusa l’OMS e l’ONU di bioterrorismo e dell’intento di provocare un massacro

DI BARBARA MILTON


Con l’avvicinarsi della data prevista per la distribuzione del vaccino anti virus influenzale pandemico A/H1N1 della Baxter, una giornalista investigativa austriaca avvisa il mondo che sta per essere commesso il più grande crimine della storia dell’umanità. Jane Burgermeister ha recentemente sporto denuncia presso l’FBI contro l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le Nazioni Unite (ONU) e molti dei funzionari di più alto rango di governi e società in merito al bioterrorismo e ai tentativi di provocare massacri. Ha inoltre preparato un’ingiunzione contro l’obbligo di vaccinazione, che è stata presentata in America. Queste azioni seguono le accuse che ha lei stessa presentato lo scorso aprile contro la Baxter AG e l’austriaca Avir Green Hills Biotechnology per aver prodotto un vaccino contaminato contro l’influenza aviaria, sostenendo che sia stata un’azione intenzionale per causare una pandemia e trarne profitto.


Riassunto delle accuse e allegazioni presentate all’FBI in Austria il 10 giugno 2009


Nelle sue accuse la Burgermeister presenta prove di atti di bioterrorismo, ossia in violazione della legge degli USA, da parte di un gruppo operante all’interno degli USA secondo le direttive di banchieri internazionali che controllano la Federal Reserve, come pure l’OMS, l’ONU e la NATO. Tale bioterrorismo è finalizzato a provocare un genocidio di massa contro la popolazione statunitense mediante l’uso del virus della pandemia influenzale geneticamente ingegnerizzato con l’intento di causare la morte. Questo gruppo si è impossessato di alti uffici governativi negli USA. In modo specifico vengono portate le prove che gli imputati come Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, David Tabarro, coordinatore ONU per l’influenza umana e aviaria, Margaret Chan, direttore generale dell’OMS, Kathleen Sibelius, segretario alla salute e ai servizi sociali, Janet Napolitano, segretario del dipartimento di sicurezza nazionale, David de Rotschild, banchiere, David Rockefeller, banchiere, George Soros, banchiere, Werner Faymann, cancelliere austriaco, e Alois Stoger, ministro della sanità austriaco, ed altri fanno parte di questo gruppo criminale internazionale che ha sviluppato, prodotto, accumulato ed utilizzato armi biologiche per eliminare la popolazione degli USA e di altri paesi per motivi economici e politici.

I capi d’accusa sostengono che questi imputati abbiano cospirato tra loro e con altri per ideare e finanziare, nonché partecipare alla fase finale dell’attuazione di un programma internazionale segreto di armi biologiche, che avrebbe coinvolto le società farmaceutiche Baxter e Novartis. Hanno fatto questo bioingegnerizzando e poi distribuendo agenti biologici letali, specificamente il virus dell’influenza “aviaria” e il “virus dell’influenza suina” per avere il pretesto di attuare un programma di vaccinazione obbligatoria di massa che sarebbe stato il mezzo per poter somministrare un agente biologico tossico per provocare la morte e altre lesioni alla popolazione degli Stati Uniti. Quest’azione è in diretta violazione del Biological Weapons Anti-terrorism Act.

(nella foto a destra il virus A/H1N1)

Le accuse mosse dalla Burgermeister comprendono le prove che la Baxter AG, la sussidiaria austriaca della Baxter International, ha deliberatamente fatto uscire 72 chili di virus vivo dell’influenza aviaria, fornito dall’OMS durante l’inverno del 2009 a 16 laboratori in quattro paesi. Sostiene che ciò offra una chiara prova che le società farmaceutiche e le stesse agenzie governative internazionali sono attivamente impegnate nella produzione, nello sviluppo, nella fabbricazione e nella distribuzione di agenti biologici classificati come le più letali armi biologiche sulla terra al fine di provocare una pandemia e causare una strage.


Nei capi d’accusa di aprile, ha notato che il laboratorio della Baxter in Austria, uno dei presunti laboratori di biosicurezza più sicuri al mondo, non ha rispettato le norme più basilari ed essenziali per la conservazione dei 72 chili della sostanza patogena classificata come arma biologica in modo sicuro separandola da tutte le altre sostanze secondo le rigorose regolamentazioni del livello di biosicurezza, ma ha lasciato che venisse mischiata con il virus dell’influenza comune e l’ha inviata dai suoi stabilimenti di Orth nel Donau.


A febbraio quando un membro dello staff al BioTest nella Repubblica Ceca ha testato su dei furetti il materiale destinato ai vaccini candidati, i furetti sono morti. Questo incidente non è stato seguito da alcuna investigazione da parte dell’OMS, né dell’UE o delle autorità sanitarie austriache. Non c’è stata alcuna indagine sul contenuto del materiale virale, e non vi è alcun dato sulla sequenza genetica del virus messo in circolazione.


In risposta alle domande del parlamento il 20 maggio Alois Stoger, ministro della sanità austriaco ha rivelato che l’incidente non era stato trattato come un errore di biosicurezza, come avrebbe dovuto essere, ma come un’infrazione del codice veterinario. È stato mandato un medico veterinario al laboratorio per una breve ispezione.


Il dossier della Burgermeister rivela che la messa in circolazione del virus sarebbe stata un passo essenziale per provocare una pandemia che avrebbe permesso all’OMS di dichiarare una pandemia di livello 6. Elenca le leggi e i decreti che avrebbero permesso all’ONU e all’OMS di prendere il controllo degli Stati Uniti nel caso di una pandemia. Sarebbero inoltre entrate in vigore leggi che richiedono di osservare l’obbligo di vaccinazione negli Stati Uniti in condizioni di pandemia dichiarata.


La Burgermeister sostiene che l’intera questione della pandemia di “influenza suina” si poggia su un’enorme menzogna e che non esista virus in natura che rappresenti una minaccia per la popolazione. Porta le prove che inducono a credere che sia l’influenza aviaria che l’influenza suina siano state in effetti bioingegnerizzate in laboratorio usando i finanziamenti forniti dall’OMS e da altre agenzie governative, insieme ad altri. Questa “influenza suina” è un ibrido in parte dell’influenza suina, in parte dell’influenza umana e in parte dell’influenza aviaria, una cosa che può solo venire da un laboratorio secondo molti esperti.
L’asserzione dell’OMS che l’“influenza suina” si sta diffondendo e che deve essere dichiarata la pandemia ignora le cause fondamentali. I virus che sono stati messi in circolazione sono stati creati e messi in circolazione con l’aiuto dell’OMS, e l’OMS è enormemente responsabile della pandemia in primis. In aggiunta i sintomi della presunta “influenza suina” sono indistinguibili da quelli della comune influenza e del raffreddore. L’“influenza suina” non provoca la morte più spesso di quanto faccia la comune influenza.


[La Burgermeister] nota che i dati relativi ai decessi registrati per l’“influenza suina” non sono coerenti e che non c’è chiarezza in merito a come è stato documentato il numero dei “decessi”.


Non c’è potenziale per una pandemia a meno che non vengano effettuate vaccinazioni in massa per usare l’influenza come un’arma con il pretesto di proteggere la popolazione. Esistono motivi ragionevoli per credere che i vaccini obbligatori saranno contaminati deliberatamente con malattie che sono progettate specificamente per provocare la morte.


Viene fatto riferimento ad un vaccino approvato della Novartis contro l’influenza aviaria che ha ucciso 21 persone senza tetto in Polonia durante l’estate del 2008 e che aveva come “misura primaria di outcome” un “tasso di eventi avverso”, rientrando pertanto nella definizione di arma biologica dello stesso governo statunitense (un agente biologico progettato per causare un tasso di eventi avversi, ossia morte o lesioni gravi) con un delivery system[1] (iniezione). [la Burgermeister] sostiene che il medesimo complesso di società farmaceutiche internazionali e di agenzie governative internazionali che hanno sviluppato e messo in circolazione il materiale della pandemia abbia tratto profitto dall’aver causato la pandemia mediante contratti per la fornitura dei vaccini. I media controllati dal gruppo che sta ingegnerizzando l’intero ordine del giorno dell’ “influenza suina” sta diffondendo notizie false per convincere la popolazione degli Stati Uniti a sottoporsi alle pericolose vaccinazioni.


I cittadini degli USA subiranno danni e lesioni sostanziali ed irreparabili se verranno obbligati a sottoporsi a questa vaccinazione [di efficacia] non provata senza il loro consenso secondo il Model State Emergency Health Powers Act, il Natonal Emergency Act, la National Security Presidential Directive/NSPD 51, la Homeland Security Presidential Directive/HSPD-20, e l’International Partnership on Avian and Pandemic Influenza.


La Burgermeister accusa coloro che sono menzionati nelle sue allegazioni di aver attuato e/o accelerato a partire dal 2008 negli USA l’implementazione di leggi e regolamentazioni ideate per togliere ai cittadini statunitensi i loro legittimi diritti costituzionali di rifiutare un’iniezione. Queste persone hanno creato disposizioni o hanno lasciato in essere disposizioni tali da rendere criminale il rifiuto di un’iniezione contro i virus pandemici. Hanno imposto altre sanzioni eccessive e crudeli come l’imprigionamento e/o la quarantena nei campi FEMA impedendo al tempo stesso ai cittadini americani di presentare domanda di risarcimento per lesioni o morte causati dalle iniezioni forzate. Questo viola le leggi che disciplinano la corruzione federale e l’abuso di ufficio, come pure [quelle] della costituzione e della Bill of Rights. Attraverso queste azioni, gli accusati citati hanno gettato le basi di un genocidio di massa.


Usando l’ “influenza suina” come pretesto, gli accusati hanno prepianificato la strage della popolazione statunitense per mezzo della vaccinazione forzata. Hanno installato una rete estesa di campi di concentrazione FEMA nonché identificato siti per tumulazioni di massa, e sono stati coinvolti nell’ideazione e nell’attuazione di uno schema per consegnare il potere in tutta America ad un sindacato criminale internazionale che usa l’ONU e l’OMS come una facciata per coprire le attività criminali organizzate influenzate da un racket illegale, in violazione alle leggi che disciplinano il tradimento.


[La Burgermeister] accusa il complesso di società farmaceutiche di cui fanno parte la Baxter, la Novartis e la Sanofi Aventis di essere coinvolto in un programma di armi biologiche basato all’estero con un duplice scopo, finanziato dal predetto sindacato criminale e progettato per attuare stragi di massa e ridurre la popolazione mondiale di oltre 5 bilioni nei prossimi dieci anni. Il loro piano è di spargere il terrore per giustificare l’atto di obbligare la gente a rinunciare ai propri diritti, e per costringerla a quarantene di massa nei campi FEMA. Le case, le società e le fattorie, le terre di quelli che venissero uccisi saranno nelle mani di questo sindacato.


Eliminando la popolazione del Nordamerica, l’elite internazionale avrà accesso alle risorse naturali della regione quali l’ acqua e le terre con giacimenti di petrolio non sviluppate. Ed eliminando gli USA e la loro costituzione democratica includendoli in un’unione nordamericana, il gruppo criminale internazionale avrà il controllo totale del Nordamerica.


I punti salienti del dossier completo


Il dossier completo dell’azione del 10 giugno è un documento di 69 pagine che porta le prove per corroborare tutte le accuse.

Queste comprendono:

-un insieme di fatti che delineano linee temporali e fatti che stabiliscono la “causa probabile”[2] , definizioni e ruoli dell’ONU e dell’OMS, e la storia e gli incidenti dal momento dello scoppio dell’ “influenza suina” nell’aprile del 2009.

-Le prove che i vaccini per l’ “influenza suina” sono definiti come armi biologiche dalle agenzie governative e nelle regolamentazioni che classificano e limitano le vaccinazioni, e la paura dei paesi esteri che i vaccini contro l’ “influenza suina” saranno usati per la guerra biologica.

-Le prove scientifiche che il virus dell’ “influenza suina” è stato bioingegnerizzao in modo da sembrare come il virus influenzale spagnolo del 1918, con citazioni tratte da Swine Flu 2009 is Weaponized 1918 Spanish Flu di A. True Ott, Ph.D., N.D., e da una relazione della rivista Science Magazine di Dr. Jeffrey Taubenberger et. Al.

-La sequenza del genoma dell’ “influenza suina”.

-Le prove della deliberata messa in circolazione del virus dell’ “influenza suina” in Messico.

-Le prove del coinvolgimento del presidente Obama che descrivono il suo viaggio in Messico che ha coinciso con il recente scoppio dell’ “influenza suina” e con la morte di molti ufficiali che hanno partecipato al viaggio. Viene avanzata l’ipotesi che il presidente non sia mai stato sottoposto ai controlli per l’ “influenza suina” perché era già stato vaccinato.


-Le prove in merito al ruolo della Baxter e dell’OMS nella produzione e messa in circolazione di materiale virale pandemico in Austria comprendono una dichiarazione di un funzionario della Baxter che asseriva che l’H5N1 distribuito per errore nella Repubblica Ceca è stato ricevuto da un centro di riferimento dell’OMS. Questo comprende la descrizione di prove e allegazioni dalle accuse della Burgermeister presentate in Austria ad aprile che sono al momento in corso di indagine.

-Prove che la Baxter è un elemento di una rete segreta di armi biologiche.

-Prove che la Baxter ha deliberatamente contaminato il materiale vaccinico.

-Prove che la Novartis sta usando i vaccini come armi biologiche.

-Prove del ruolo dell’OMS nel programma di armi biologiche.

-Prove della manipolazione da parte dell’OMS dei dati della malattia per giustificare la dichiarazione della pandemia di livello 6 al fine di prendere il controllo degli USA.

-Prove del ruolo della FDA [Food and Drug Administration] nella copertura del programma di armi biologiche.

-Prove del ruolo del Canada’s National Microbiology Lab nel programma di armi biologiche. Prove del coinvolgimento di scienziati che lavorano per il NIBSC nel Regno Unito [National Institute for Biological Standards and Control]e per il CDC [center] nella creazione dell’ “influenza suina”.

-Prove che le vaccinazioni hanno provocato l’influenza letale spagnola del 1918, tra cui il parere del Dott. Jerry Tennant che l’uso diffuso dell’aspirina durante l’inverno che è seguito alla fine della prima guerra mondiale potrebbe essere stato un fattore chiave che avrebbe contribuito all’anticipo della pandemia sopprimendo il sistema immunitario ed abbassando la temperatura corporea, consentendo al virus influenzale di moltiplicarsi. Anche il Tamiflu e il Relenza abbassano la temperatura corporea, e ci si può pertanto aspettare che contribuiscano alla trasmissione della pandemia. Prove della manipolazione del contesto legale per consentire il genocidio con impunità.

-Questioni costituzionali: la legalità o l’illegalità di mettere a rischio la vita, la salute e il bene collettivo con le vaccinazioni di massa.

-La questione dell’immunità e del risarcimento come prova dell’intento di commettere un crimine.

-Prove dell’esistenza di un sindacato criminale corporativo internazionale.

-Prove dell’esistenza degli “ Illuminati”.

-Prove dell’ordine del giorno di riduzione della popolazione degli Illuminati/Bilderberg e del loro coinvolgimento nell’ingegnerizzazione e messa in circolazione del virus dell’ “influenza suina” artificiale.

-Prove che l’uso dell’influenza come arma è stato discusso durante l’incontro del gruppo Bilderberg ad Atene dal 14 al 17 maggio 2009, come parte del loro ordine del giorno di genocidio, compreso un elenco dei partecipanti che, secondo una dichiarazione fatta una volta da Pierre Trudeau, si considerano geneticamente superiori al resto dell’umanità.


I media tengono gli Americani allo scuro sulla minaccia che incombe su di loro


Jane Burgermeister ha la doppia nazionalità irlandese/austriaca ed ha scritto per la rivista Nature, per il British Medical Journal, e per American Project. È corrispondente europea del sito web Renewable Energy World. Ha scritto molto sul cambiamento climatico, la biotecnologia e l’ecologia.


Oltre alle accuse contro la Baxter AG e la Avir Green Hills Biotechnology di aprile che sono attualmente sottoposte a indagine, ha sporto denuncia contro l’OMS e la Baxter insieme ad altri riguardo al caso delle fiale di “influenza suina” destinate ad un laboratorio di ricerca che sono esplose in un affollato treno intercity in Svizzera.


A suo parere il controllo dei media da parte dell’elite dominante ha consentito al sindacato criminale mondiale di portare avanti indisturbato il suo ordine del giorno, mentre il resto della gente rimane allo scuro su quello che succede realmente. Le sue denunce sono un tentativo di aggirare il controllo mediatico e di portare alla luce la verità.


La sua maggiore preoccupazione è che “nonostante il fatto che la Baxter sia stata colta in flagrante vicina al provocare una pandemia, stanno andando anche loro avanti, insieme alle loro società farmaceutiche alleate, con la fornitura del vaccino per le pandemie”. La Baxter si sta affrettando per far arrivare questo vaccino sul mercato a luglio.

NOTE:

[1] ndt via di somministrazione
[2] ndt ‘probable cause’ o sussistenza probabile della causa


Barbara è una psicologa scolastica e autrice di libri di finanza personale, è guarita da un tumore al seno usando trattamenti “alternativi”, è un’esistenzialista nata, studia la natura in tutti i suoi aspetti.


Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di MICAELA MARRI

http://www.segnidalcielo.it/virus_Ah1n1_bioterrorismo.html

Fonte:
www.comedonchisciotte.org/ - altr
ogiornale.org

http://www.segnidalcielo.it/virus_Ah1n1_bioterrorismo.html

domenica 26 luglio 2009

ufo santa margherita ligure 25 luglio 2009



Un video è stato diffuso su Internet per testimoniare l’avvistamento di tre misteriosi luci nel cielo di Santa Margherita Ligure. Il fatto è avvenuto ieri sera e numerose sono le persone che avrebbero visto i tre oggetti non identificati volare in maniera irregolare sopra il Tigullio. Nella sequenza filmata probabilmente con un cellulare si vedono tre punti arancioni che sobbalzano e procedono in linea. Chi ha inserito il video su Youtube dice trattarsi di “ufo”,ma è più probabile che si trattasse di tre elicotteri militari che viaggiavano in formazione. Senza comunicazioni ufficiali, però, resta il “giallo”.

Fonte: Secolo XIX

sabato 25 luglio 2009

venerdì 24 luglio 2009

Ufficiali della Marina della Russia dichiarano : gli UFOs esistono e prediligono l’acqua

Il Giornale OnlineLa “Russian Navy” ha declassificato relazioni di incontri con UFOs (Unidentified Flying Objects), la cui tecnologia supera quello che l’umanità ha mai costruito, riporta il quotidiano online “Svobodnaya Pressa”. Le registrazioni risalgono al periodo in cui uno speciale gruppo della Marina ha collezionato rapporti di incidenti inesplicati, consegnati da sottomarini e navi militari.

Il gruppo fu diretto dal vice-comandante della Marina, Ammiraglio Nikolay Smirnov, nonchè numerosi documenti rivelano casi di possibili incontri con UFOs, afferma il sito web. Vladimir Azhazha, ex ufficiale della Marina e famoso ricercatore UFO afferma che il materiale divulgato è di grande valore. “Il 50% degli incontri con gli UFOs è connesso con gli oceani. Quindici per cento in più con i laghi. Quindi gli UFOs tendono a mantenere l’ acqua.” Ha riferito. In un occasione un sottomarino nucleare, che era in missione di combattimento nell’Oceano Pacifico, rilevò sei oggetti sconosciuti. Dopo che l’equipaggio non riuscì a liberarsi degli inseguitori, il comandante ha ordinato di uscire in superficie. Dopo di chè videro gli oggetti uscire dall’ acqua e sparire via.

Molti eventi misteriosi avvennero nella regione del Triangolo delle Bermuda, ricorda il comandante dei sottomarini in pensione, Ammiraglio Yury Beketov. Strumenti malfunzionanti senza nessun apparente motivo oppure rilevazione di forti interferenze. L’ufficiale della Marina russa in pensione afferma che potrebbe essere stata una deliberata interruzione causata dagli UFOs. “In varie occasioni gli strumenti rilevarono oggetti che si muovevano a incredibile velocità. Il calcoli hanno dimostrato una velocità di circa 230 nodi, 400 km/h. Accelerare in questa maniera è una sfida anche in superficie. Ma la resistenza nell’ acqua è molto più elevata. E’ come se gli oggetti sfidassero le leggi della fisica. C’è una sola spiegazione: questi oggetti sono materiali e costruiti, molto superiori rispetto ai nostri, costruiti da una antica civiltà, aliena o di altri mondi, nascosti dai nostri occhi in acque profonde“. Il veterano dell’Intelligence della Marina russa, 1° Capitano, Igor Barklay afferma che: “gli UFOs oceanici appaiono dove ci sono concentrazioni di flotte NATO. Vicino Bahamas, Bermuda, Portorico. Sono più spesso visti nella parte più profonda dell’Oceano Atlantico, nella parte meridionale del Triangolo delle Bermuda e anche nel Mar dei Caraibi. Secondo alcuni esperti nella zona di Portorico esisterebbe una base UFO sottomarina“.

Un altro posto dove la gente vede molti UFOs è nei pressi del lago Baikal, in Russia, il più profondo lago di acqua dolce al mondo. Marinai hanno continuamente visto nella profondità luci, simili a proiettori, lampeggianti come un “lampo” di saldatura elettrica. Oppure dischi o cilindri argenti e luminosi, che emanavano raggi di luce nell’ acqua. In un caso, nel 1982. un gruppo di sommozzatori militari, notano nelle profondità del lago Baikal un gruppo di creature umanoidi, vestite in abiti argentei. L’incontro ravvicinato avvenne ad una profondità di circa 50 metri e i sub hanno cercato di prendere gli alieni. Tre dei sette uomini morirono, mentre altri quattro furono gravemente feriti.

Altre informazioni sul sito (in russo)

Fonte:
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http://www.altrogiornale.org/news.php?default.0.8