Sembra che i propositi del Doctor Escort fossero tutti reali...
Sotto a chi tocca!!!
Ho corso per circa cinque minuti finché mi sono fermato e mi sono voltato. Non c'era nessuno. Ho aspettato ancora qualche minuto, poi sono tornato indietro e ho trovato centinaia di orme stranissime che ho fotografato con il mio cellulare. Sulla battigia erano presenti molte tipologie di orme appartenenti di sicuro a creature molto grosse - che grazie al cielo non ho incrociato - insieme ad altre, più piccole e riconducibili ai due omini intravisti Ho fotografato, poco più avanti, anche un piccolo fortino fatto di pietre e bacchette di legno che ricordava le costruzione celtiche, oltre a un'altra costruzione piccola lì vicino. Erano troppo curate ed armoniose per esser fatte da un bambino. E poi si trovavano vicino alla battigia, che nella notte era stata bagnata dall'acqua con l'alta marea. Dunque erano manufatti appena realizzati. Infine, intorno a tutta quell'area, c'erano sabbia e sterpaglie bruciacchiate, alberi con rami tagliati perfettamente a 90° e con una superficie liscia e mirabilmente levigata."
Ecco la foto nuova di Alberto.
Su precisa richiesta mia, ecco una foto di Alberto relativa alla sequenza di orme (presunte) strane.
MILANO - «La minaccia è grave, urgente e crescente: se non agiremo rischiamo di consegnare alle future generazioni una catastrofe irreversibile». Il presidente americano Barack Obama lancia l'allarme sul futuro del pianeta da New York, dove è in corso il summit dell'Onu sul clima: «Il tempo rimasto per correre ai ripari sta per scadere. La sicurezza e la stabilità di tutte le nazioni e di tutti i popoli sono a rischio». Obama non nasconde che un nuovo accordo sul clima, anche se possibile, «non sarà facile». «Non ci facciamo illusioni, la parte più dura del lavoro resta ancora da fare in vista di Copenaghen - ha detto il presidente americano -. Anche gli Stati Uniti hanno fatto poco, ma questo è un nuovo giorno, questa è una nuova era e posso dire con orgoglio che gli Stati Uniti hanno fatto di più per l’energia pulita e per ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera negli ultimi otto mesi che in qualsiasi altro periodo della storia». Quindi ha invitato anche i Paesi emergenti coma la Cina e l'India «a fare la loro parte, adottando misure vigorose». Barack Obama (Reuters)
HU: «RIDUZIONE CO2» - E proprio la Cina, come atteso, ha lanciato un segnale positivo. Il presidente Hu Jintao ha detto che il Paese intende ridurre le emissioni di anidride carbonica per ogni unità di prodotto nazionale lordo di un «margine notevole» entro il 2020. Davanti a una platea di oltre cento leader mondiali, Hu ha precisato che il suo governo sta portando avanti enormi sforzi e che continuerà ad agire «con determinazione»: ha parlato di un importante aumento della superficie boschiva, di tecnologie eco-sostenibili e di un aumento del 15% della quota di energia non fossile nel totale del consumo grazie a uno «sviluppo vigoroso» delle energie rinnovabili e nucleare. Ad oggi la Cina è considerata il Paese maggiormente responsabile dell'inquinamento globale dell'atmosfera assieme agli Usa: ai due Paesi è riconducibile il 40% delle emissioni di Co2. Il primo ministro giapponese Yukio Hatoyama, dicendosi in totale accordo con il «Green New Deal» di Obama, ha ricordato che il suo Paese intende ridurre del 25% le emissioni di gas serra entro il 2020.
BAN KI-MOON - L'incontro al Palazzo di Vetro è stato aperto dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che ha rimproverato la comunità internazionale per la «lentezza glaciale» dei negoziati verso un nuovo trattato che sostituisca il protocollo di Kyoto nel 2013. «Abbiamo meno di dieci anni per evitare gli scenari peggiori - ha detto Ban di ritorno da una missione al Polo Nord -. Sull'Artico i ghiacci potrebbero sparire entro il 2030 e le conseguenze sarebbero sentite dai popoli di ogni continente». Il cambiamento climatico colpisce soprattutto i Paesi meno sviluppati e in particolare l'Africa, dove «il cambiamento climatico minaccia di cancellare anni di sviluppo, destabilizzando Stati e rovesciando governi». Ban ha lanciato un appello ai Paesi industrializzati, invitandoli «a fare il primo passo», perché così «altri adotteranno misure audaci». Il nuovo trattato deve includere «obiettivi per la riduzione di emissioni entro il 2020 e supporto finanziario e tecnologico» ai Paesi in via di sviluppo. Un fallimento alla conferenza sul clima di Copenaghen di dicembre, ha concluso, sarebbe «moralmente ingiustificabile, economicamente miope e politicamente avventato».
PAM: «FAME IN AUMENTO» - Anche il Programma alimentare mondiale dell'Onu si è unito all'appello del segretario generale. «Il cambiamento climatico riguarda tutti noi. Ogni giorno al Pam osserviamo gli effetti dei danni che la fame, causata dagli eventi atmosferici, infligge alle persone che ricevono il nostro aiuto. Ogni giorno assistiamo persone colpite da siccità e inondazioni - dichiara il direttore esecutivo Josette Sheeran -. Sulla scia della crisi finanziaria e di quella alimentare, la fame causata dagli eventi atmosferici sta ora colpendo senza tregua le comunità povere e affamate. L'Obiettivo di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite per sconfiggere la fame è quello a maggior rischio. Esso sta perdendo terreno, con 150 milioni di nuovi affamati negli ultimi due anni».
http://www.corriere.it/esteri/09_settembre_22/clima-summit-onu-ban-ki-moon_ba66365c-a77e-11de-84dd-00144f02aabc.shtml
L'ERA DEL SESTO SOLE
"... dopo cinquecento anni di oscurità, il sole del Dio azteco Quetzalcóatl ricomincerà a brillare.
La notte finirà, splenderà il giorno e saranno riscoperti i valori positivi...
In preparazione a questo evento è necessario che l'uomo impari ad avere
più cura del pianeta e a dare più allo spirito che al corpo".
La quarta profezia Maya, spiegata dall’ingegner Rodolfo Garrido, intervistato dal giornalista messicano Jaime Maussan , preannuncia che a causa dell’aumento della temperatura planetaria provocata dal comportamento anti-ecologico dell’uomo e della maggiore attività solare avverrà lo scioglimento dei poli. Infatti se il sole aumenta i suoi livelli di attività rispetto alla norma si verifica una maggiore produzione di vento solare, un maggior numero di eruzioni in massa dalla corona del sole, un aumento della radiazione con la conseguente crescita della temperatura del pianeta. Attualmente l’umanità è testimone di un aumento dell’intensità e del numero di uragani che periodicamente lasciano con il loro passaggio distruzione, caos, dolore e desolazione. I Maya predissero che nel periodo dei tredici cieli, che è quello in cui viviamo, sarebbe iniziato un processo di disgelo nel pianeta. Attualmente i satelliti geo-atmosferici della Nasa hanno comprovato la diminuzione dello spessore dei ghiacciai in Antartide. In questa regione è avvenuto il distacco di una massa di ghiaccio di dimensioni colossali paragonata, per estensione di superficie, allo stato del Texas.
I ghiacciai, nei punti più elevati delle cime del mondo, come le Alpi e le Ande, stanno registrando una diminuzione del ghiaccio in maniera continua e irreversibile. Alcuni paesi come Colombia, Perù e Uruguay, che oggi si riforniscono di acqua potabile proprio da questi ghiacciai, hanno rilevato che per l’anno 2020 non avranno fonti naturali di acqua potabile per coprire il fabbisogno delle loro popolazioni. Il cambiamento accelerato del clima planetario sta generando tempeste insolite dove prima quasi non pioveva, inondazioni in alcuni paesi, cosi come gelate altrettanto insolite e di proporzioni quasi apocalittiche. Nei mesi di ottobre e novembre dell’anno 2003 il Centro America, la Spagna, la Cina, il Bangladesh e la zona centrale della Comunità europea sono state vittime di inondazioni che superarono di molto quelle avvenute almeno cent’anni prima. L’aumento della temperatura sta determinando una crescente desertificazione in diverse parti del mondo che, insieme alla deforestazione naturale e a quella provocata dall’uomo, sta accentuando la perdita di terre utili per la semina. Ciò impedisce che il pianeta possa generare i raccolti sufficienti per sconfiggere la fame che ogni giorno diviene uno spettro di morte per milioni di persone. La deforestazione mondiale interrompe i cicli ecologici essenziali per preservare la vita nel nostro mondo.
L’interruzione del suo equilibrio sta creando squilibri spettacolari in tutti i regni provocando sovrappopolazione in alcune specie ed estinzione in altre. La comparsa sempre più frequente di “piaghe” come quella delle locuste avvenuta in Africa lo scorso mese di luglio 2004 è stata di una entità tale da avere precedenti soltanto nei racconti biblici. Questo è un segnale della quarta profezia Maya. Questo squilibrio ecologico è anche all’origine di malattie che si stanno diffondendo tra cui le epidemie di aids, colera, morbillo, febbre gialla, meningite, ebola e antrax che si stanno convertendo in uno dei cavalieri dell’Apocalisse nel nostro mondo. Il Pentagono stesso avrebbe consigliato all’ex presidente George W. Bush di includere nel suo progetto sulla sicurezza nazionale degli Usa i provvedimenti da prendere per combattere il surriscaldamento mondiale perché, secondo i loro studi, sarà il focolaio di conflitti e disordini sociali nel mondo. Per calibrare i loro calcoli e quindi comprendere il comportamento del sole e del nostro pianeta nel futuro, i Maya presero come riferimento il tempo che il pianeta Venere impiega per girare intorno al sole, in media 584 giorni. Venere è facilmente visibile nel cielo dato che la sua orbita si trova tra la terra e il sole.
Bisogna aprire gli occhi e comprendere dove può portarci un mondo nel quale tutti incolpano gli altri di quello che succede.
Tutte le profezie Maya cercano di spingere la mente dell’uomo verso un cambiamento giacché l’Universo sta generando tutti questi processi affinché l’umanità si espanda per la galassia e comprenda così l’integrità fondamentale con tutto ciò che esiste. Per preparare l’umanità a fare questo passo finale, un passo verso il Sesto Sole”.
fonte: segnidalcielo - nonsiamosoli
http://www.segnidalcielo.it/2012_sesto_sole.html