La zolla tettonica Africana inverte la sua spinta millenaria e si allontana, la terra trema e sia apre... e iniziata l'inversione dei poli magnetici !!! da ipotesi a preoccupante realtà !!!
Che i poli magnetici della Terra si spostino nel tempo non è una
novità, le analisi geologiche mostrano che poco più di 700mila anni fa
Nord e Sud magnetico erano addirittura invertiti. Di solito il movimento
è abbastanza lento ma negli ultimi 150 anni ha mostrato una
preoccupante accelerazione. In particolare dal 1960 la velocità è
passata dai circa 9km all’anno ai 55km all’anno registrati nel 2007 fino
ai 64km all’anno calcolati quest’anno. La direzione sembra essersi
assestata in linea retta dal distretto canadese settentrionale verso la
Russia. Se questa sorta di fuga magnetica farà sorridere qualcuno, la
cosa è tutt’altro che divertente.
Le conseguenze di uno spostamento magnetico così rapido potrebbero
essere gravi non soltanto per le rotte migratorie di centinaia di specie
di animali che sfruttano il magnetismo terrestre per muoversi ma
soprattutto per quanto riguarda le rotte aeree e navali. Gli aerei in
particolare hanno una strumentazione di rotta che si basa soprattutto
sulla posizione dei poli magnetici e se questa posizione cambia in un
anno di ben 64km potete facilmente immaginare quali potrebbero essere le
conseguenze.
Per ovviate a possibili disastri negli atterraggi vanno infatti
ricalcolati continuamente i parametri ed i calcoli continui si sa
potrebbe generare degli errori. Ma c’è un problema decisamente maggiore,
secondo fonti più che attendibili, parliamo del NOAA il famoso National
Oceanic and Atmospheric Administration americano, l’accelerazione dello
spostamento potrebbe indicare un imminente cambio di polarità del
pianeta. In sostanza polo nord e polo sud potrebbero invertirsi. Il
processo richiederebbe comunque del tempo ma a preoccupare non è tanto
l’assestamento della polarità invertita quanto gli sconvolgimenti
magnetici che la precederebbero e queste anomale accelerazioni di
velocità potrebbero essere l’inizio del fenomeno.
L’effetto più disastroso sarebbe un annullamento od un quasi completo
annullamento del campo magnetico che pare precedere e seguire.
Indebolimento che si sta già verificando, nell’ultimo secolo è stato
nell’ordine del 10% ma con gli ultimi dati si parla quasi del 15%. Cosa
comporta un indebolimento del campo magnetico? Il campo magnetico ci
protegge dalle radiazioni solari più pericolose, non quelle
dell’abbronzatura per intenderci ma quelle che potrebbero distruggere
tutte le forme di vita animale e vegetale del pianeta se lo colpissero
continuamente. Un campo magnetico forte devia completamente la
radiazione solare producendo in caso di vento solare intenso le famose
aurore boreali ed australi. Un campo magnetico debole o addirittura
nullo consentirebbe alle radiazioni di penetrare l’atmosfera causando
danni incalcolabili ed incontrollati nel tempo a tutte le forme di vita
fino alla completa estinzione.
Ad aggiungere la ciliegina sulla torta il 2012 si preannuncia come
uno dei peggiori anni per l’attività solare, con un culmine della fase
proprio tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013 quando sono previsti
intensi brillamenti del nostro astro, brillamenti che stanno mettendo in
fibrillazione tutta la comunità scientifica e non solo per i motivi
sopraindicati. Le extra correnti indotte nelle linee elettriche da un
improvvisa variazione del campo magnetico potrebbero infatti far saltare
tutti i trasformatori gettando nel blackout interi paesi…..ma questa è
ancora un’altra storia…….
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martedì 29 maggio 2012
29.05.2012 - IL RISVEGLIO DEL MARSILI -
L'ipotesi inquietante è avanzata da esperti in simologia.
- Redazione- 29 maggio 2012- Il Marsili è un vulcano sottomarino che si trova nel Tirreno meridionale, a circa 140 km a nord della Sicilia e circa 150 km a ovest della Calabria, e appartenente all’arco insulare delle Eolie.
Fonti hanno dichiarato che le frane lungo i versanti del vulcano fanno presagire che si sia risvegliato.
Alcuni geologi e sismologi avanzano l’ipotesi non tanto che le scosse di terremoto siano imputabili all’attività sismica del Marsili, ma che possano averne accentuato l’intesità.
Franco Ortolani, ordinario di Geologia e Direttore del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio ha allarmato “Bisogna al più presto organizzare sistemi di difesa dei litorali”, in tempi non sospetti aveva lanciato un allarme tsunami per le coste tirreniche.
La chiave di tutto sta nelle isole Eolie che potrebbero svolgere il ruolo di “sentinelle” e annunciare con netto anticipo l’arrivo dell’onda di maremoto.
Riportiamo una dichiarazione del professor Ortolani ridalente alla metà dello scorso anno.
“Uno studio che ho avviato -spiega Ortolani – dopo il maremoto del 30 dicembre 2002 che interessò Stromboli, le isole vicine e la costa compresa tra Milazzo (Sicilia) e Marina di Camerota (Campania), ha evidenziato che, in base ai dati pubblicati (Tsunamis Research Team, Physics Dept – University of Bologna and National Institute of Geophysics and Volcanology (INGV) – Rome) negli ultimi 2000 anni vi sono stati 72 movimenti anomali del mare che hanno interessato le coste italiane. I risultati della ricerca eseguita con la collaborazione di Silvana Pagliuca del CNR, sono stati presentati al Congresso Internazionale di Geologia tenutosi a Firenze nell’agosto 2004. Il più recente maremoto italiano è stato quello che si è innescato poco dopo le ore 13 del giorno 30 dicembre 2002 nell’area di Stromboli, con conseguente inondazione della fascia costiera fino ad altezza di alcuni metri sul livello medio del mare. L’evento anomalo ha determinato seri danni ai manufatti più vicini al mare e ha provocato il ferimento di alcune persone; esso si è avvertito lungo la costa siciliana nella zona di Milazzo e in quella campana nel porto di Marina di Camerota. Il maremoto è stato innescato da una frana sottomarina”.
FONTE : "http://www.articolotre.com/2012/05/terremoto-e-risveglio-del-vulcano-sottomarino-marsili-ce-connessione/89500"
giovedì 24 maggio 2012
mercoledì 23 maggio 2012
Ammazzate il vitello grasso !!! (*)
La Pecora Nera è tornata !!!
(*) ["Oggi l'espressione ammazzare (o uccidere) il vitello grasso si adopera (spesso in senso parodico) per alludere a un grande festeggiamento, magari causato dal rientro più o meno improvviso di qualcuno."]
(*) ["Oggi l'espressione ammazzare (o uccidere) il vitello grasso si adopera (spesso in senso parodico) per alludere a un grande festeggiamento, magari causato dal rientro più o meno improvviso di qualcuno."]
martedì 22 maggio 2012
domenica 20 maggio 2012
Eclipse 20.05.2012 h.21.30
LIVE FROM FUJIYAMA
by SOLAR POWER PANASONIC
http://www.ustream.tv/channel/eclipse-live-from-fujiyama-by-solar-power
Day -214
“giorno 20 del Toro il suolo tremerà così forte, che aria, terra e cielo si oscureranno e i serpenti infedeli verranno sopraffatti da Dio. Grandi e improvvise inondazioni non permetteranno di trovare luoghi o terre sulle quali rifugiarsi, perchè l’onda raggiungerà il Fesulano olimpico“
Nostradamus
20 MAGGIO 2012 - La lunga notte -
20 maggio 2012
Domenica
20 maggio il cielo offrirà un altro spettacolo straordinario:
un’eclisse anulare di Sole. A differenza dell’eclisse totale, quando la
Luna oscura completamente il Sole, in questo caso la copertura sarà
parziale perché il nostro satellite si trova nella parte più lontana
dell’orbita intorno alla Terra. Quindi la sua sagoma apparirà più
piccola nel cielo, occultando soltanto l’88 per cento del disco solare.
L’effetto però è estremamente suggestivo: nella fase centrale
dell’eclisse, la Luna, sovrapponendosi al Sole, disegnerà un perfetto
cerchio illuminato nel cielo. Peccato che in Italia non sarà visibile:
il fenomeno interesserà parte dell’Asia, delle isole del Pacifico,
Giappone e alcune zone del Nord America.
ECLISSI DEL 20 MAGGIO 2012
L’eclissi di oggi, guarda caso, si verificherà sullo zenith della piramide di Chichén Itzá, eretta in onore di Kukulkan, una divinità venerata dal popolo mesoamericano, del quale gli stessi Maya attendevano il ritorno e il dono di pace e serenità.
Quella del 20 maggio 2012 è una data ciclica nel calendario Maya, anche perchè è il giorno in cui si stanno allineando le Pleiadi, il Sole e la Terra. Un allineamento, così come l’eclissi, che riuscirono a prevedere molto tempo fa con grandissima precisione.
Un detto di questo popolo antico recitava “come in alto, così in basso“: i Maya erano infatti convinti che quello che accadesse nell’universo condizionasse in modo determinante le dinamiche naturali della Terra, sia quelle meteo/climatiche che quelle geo/vulcaniche, come i terremoti.
Anche Nostradamus, molto tempo dopo, sembra aver previsto un forte terremoto proprio in questa data: “giorno
20 del Toro il suolo tremerà così forte, che aria, terra e cielo si
oscureranno e i serpenti infedeli verranno sopraffatti da Dio. Grandi e
improvvise inondazioni non permetteranno di trovare luoghi o terre sulle
quali rifugiarsi, perchè l’onda raggiungerà il Fesulano olimpico“.
giovedì 17 maggio 2012
La pecora nera !!!
Per associazione d'idee si definisce pecora nera della famiglia
o di un gruppo di conoscenti un individuo che ha imboccato una cattiva
strada o che non soddisfa le aspettative degli altri componenti.
È
l'opposto di mosca bianca.
giovedì 3 maggio 2012
STI CAZZI !!!
Vulcani: torna in attivita' quello di Santorini
La caldera vulcanica di Santorini e' cio' che rimane
di uno dei piu' grandi eventi vulcanici della storia, responsabile
della scomparsa della civilta' Minoica 4mila anni fa. Ora, nuove analisi
tramite GPS compiute dal Georgia Insistute of Technology negli Stati
Uniti sembrano indicare una ripresa dell'attivita' della zona dove si
trovava Santorini. 'Dall'esplosione di 4mila anni fa, la caldera
sottomarina, che oggi ospita un gruppo di isole greche, ha avuto una
serie di eventi vulcanici e geologici, l'ultimo dei quali un terremoto
nel Gennaio 2011', ha spiegato Andrew Newman, autore dello studio
pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters. 'I nostri
monitoraggi dallo scorso settembre fino a gennaio - ha continuato -
mostrano come l'espansione della caldera stia accelerando, a causa di un
influsso di 14,1 milioni di metri cubi di magma circa 5 chilometri
sotto la superficie'. Anche se per gli autori l'espansione non
rappresenta necessariamente un'eruzione imminente, affermano anche un
piccolo evento vulcanico potrebbe causare ceneri, frane o tsunami in
tutta l'area interessata .
Super vulcano di Yellowstone più attivo!
Secondo i recenti studi, il supervulcano di Yellowstone sarebbe un po'' meno super ma più attivo di quanto si pensasse in precedenza. I ricercatori della Washington State University e del Centro di Ricerca dell’Università Scottish Environmental hanno scoperto che la più grande eruzione dello Yellowstone,
che ha creato 2 milioni di anni fa il deposito di Huckleberry Ridge, è
avvenuta in realtà in due diversi momenti di almeno 6.000 anni di
distanza.
I loro risultati dipingono una nuova immagine di un vulcano
più attivo di quanto si pensasse e può aiutare a ricalibrare la
probabilità di un altra grande eruzione nel futuro. Prima che i
ricercatori dividessero l’eruzione in due, era considerata la quarta più
grande nota alla scienza.
"Il comportamento precedente del vulcano di Yellowstone è la migliore guida di ciò che farà in futuro", dice Ben Ellis, co-autore e ricercatore post-dottorato presso la Scuola Washington State University dell''ambiente."Questa ricerca suggerisce che le esplosioni dello Yellowstone sono più frequenti di quanto si pensasse".
Le
nuove età di ogni eruzione del Ridge Huckleberry riducono il volume del
primo evento a 2.200 chilometri cubici di magma, circa il 12 per cento
in meno di quanto si pensasse. Una seconda eruzione di 290 chilometri
cubi si è svolta più di 6.000 anni dopo.
Questa prima eruzione
merita ancora di essere chiamato "super", in quanto è una delle più
grandi conosciute che si sono verificate sulla Terra oscurando i cieli
con la cenere dalla California meridionale fino al fiume Mississippi. In
confronto, l’eruzione del 1980 del Mount St. Helens ha prodotto 1
chilometro cubo di cenere. L''esplosione più grande dell''Oregon del
Monte Mazama 6.850 anni fa ha prodotto 116 chilometri cubici di cenere.
Che sia super o meno, un’eventuale eruzione dello Yellowstone nella nostra epoca, sarebbe davvero un disastro naturale senza precedenti. Solo un meteorite potrebbe far peggio…
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