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venerdì 9 maggio 2008

GW : Carenza di ossigeno negli oceani !

Foto Aumentano le zone carenti di ossigeno negli oceani
Studio di "Science" sugli effetti del surriscaldamento globale sulle acque oceaniche

Aumentano le zone carenti di ossigeno negli oceani

Un team di esperti ha analizzato come il riscaldamento degli oceani stia causando una diminuzione della concentrazione dell'ossigeno nelle acque e una desertificazione estesa del fondo marino

Milano, 4 mag. - Il giornale americano di divulgazione scientifica "Science” ha pubblicato, nel numero di maggio, un articolo dal titolo “Expanding Oxygen-Minimum Zones in the Tropical Oceans” dove sono esposte le conclusioni di una recente ricerca sugli effetti del surriscaldamento del pianeta sugli oceani, condotta da una squadra internazionale di scienziati capitanata da Lothar Stramma e dai colleghi dell'Università di Kiel e del Leibniz Institute for Baltic Sea Research Warnemünde di Rostock, in collaborazione con la National Oceanic and Atmospheric Administration di Seattle e della Scripps Institution of Oceanography in California.

Questo studio conferma le previsioni realizzate precedentemente attraverso computer, ovvero le zone con livelli minimi di ossigeno si stanno espandendo negli oceani tropicali, molto probabilmente a causa dei cambiamenti climatici.
Dalle osservazioni fatte dai ricercatori si nota che la diminuzione della concetrazione dell'ossigeno più pesante è avvenuta ad una profondità compresa tra i 300 e i 700 metri nelle acque della parte tropicale nord-orientale dell'oceano Atlantico, mentre i cambiamenti verificatisi nella parte orientale dell'oceano Indiano sono molto meno evidenti.
Purtroppo queste aree caratterizzate da scarsità di ossigeno possono spostarsi verso le zone costiere attraverso le correnti marine.

Ma cosa significa tutto ciò? L'aumento delle zone povere d'ossigeno non permette ai pesci predatori e ad altri organismi marini di vivere o semplicemente di entrare alla ricerca di cibo, andando a minare la biodiversità della fauna e della flora marina. È dunque importante intervenire con tempestività per scongiurare il pericolo di profondi e irreparabili cambiamenti negli ecosistemi costieri.

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