Segnalato da brig.zero
La civiltà di Nazca è una popolo del Perù meridionale vissuta tra il II e VI secolo d.C., il nome “Nazca” è preso appunto dalla zona in cui essi vivevano, l’altopiano di Nazca, un vasto deserto della pampa che estende per circa 50 Km che a quei tempi era molto fertile. I Nazca erano una civiltà molto sviluppata e intelligente, basti pensare al complesso sistema di acquedotti della città di Cahuachi, che nonostante i secoli è ancora funzionante. Questa civiltà nasconde alcuni segreti, perchè è fiorita all’improvviso e poi è scomparsa altrettanto repentinamente? Cosa sono le misteriose linee di Nazca?
La sensazionale scoperta risale al 1920, quando un piccolo aereo, allora ancora poco utilizzato, sorvolando la piana di Nazca scoprì vide sul terreno qualcosa di molto strano: la zona era piena di gigantesche figure stilizzate di animali, figure geometriche e lunghissime linee rette, se alcuni disegni sono relativamente piccoli altri raggiungo lunghezze di 200 m. Queste linee sono praticamente dei solchi, non molto profondi, praticati sul terreno ed è proprio per la loro grandezza che non si riescono a vedere da terra, rimanendo così nascoste per parecchi secoli. Pensate che sono stati contati più di 300 disegni per un totale di tredicimila Km di linee e che gli animali rappresentati fanno parte realmente della fauna della zona.
Ma come faceva una civiltà di quel tempo a creare delle opere così faraoniche e soprattutto che funzioni avevano queste linee?
L’aspetto stupefacente delle linee di Nazca è la precisione con la quale sono state fatte, degna dei più bravi ingegneri del nostro tempo; alcuni studiosi ipotizzano che i disegni venivano prima realizzati su stoffa e poi realizzati, chiaramente con proporzioni maggiori, sul terreno con l’aiuto di corde, paletti e compassi di legno. Il contrasto delle linee col terreno si otteneva rimuovendo le pietre superficiali lungo le linee, così facendo il colore più chiaro delle pietre sottostanti faceva da contrasto col terreno; si pensa inoltre che le linee fossero utilizzate come un percorso celebrativo, ecco perchè le linee sarebbero così ben marcate, in quanto ogni giorno erano percorse da centinaia di persone.
Quindi le linee di Nazca non sono altro che dei percorsi utilizzati in passato per celebrare gli Dei? Alcuni dicono di no, secondo questi le linee erano destinate a qualcosa di pù grande!
Secondo Gerald Hawkins, un astronomo dell’osservatorio di Washington, i disegni di Nazca hanno allineamenti stellari simili a quelli di Stonehenge e non solo, il disegno chiamato “il grande rettangolo” coinciderebbe con la costellazione delle Pleiadi nel periodo in cui è stato creato.Ad aumentare la dose di mistero ci pensa il famoso disegno del “Ragno”, l’animale in questione è una ragno che vive solo nell’Amazzonia e presenta una particolarità che non è sfuggita alla civiltà di Nazca: l’organo riproduttivo del ragno è una minuscola escrescenza posta sulla terza zampa, talmente minuscola che è visibile solo al microscopio! Fin qui niente di strano, peccato che questa piccola escrescenza è presente anche nel famoso disegno! E non mi sembra che 1500 anni fa il microscopio fosse uno strumento conosciuto, anzi!
Costellazioni, estrema precisione, conoscenze impensabili in quei tempi…..il tutto farebbe pensare ai soliti UFO! Secondo molti le linee di Nazca sarebbero delle vere e proprie piste di atterraggio per astronavi aliene, e nel guardare queste linee colossali l’ipotesi non mi sembra poi così tanto remota! Ci sono tante, troppe opere dell’antichità che hanno delle funzioni ben precise se si ha una prospettiva dall’alto, chi doveva guardare queste opere? Gli uccelli? Superman? Oppure curiosi visitatori da mondi lontani?
Se l’argomento vi ha incuriosito non potete perdervi un importante intervista fatta a Giuseppe Orefice, un vero esperto sulle linee di Nazca, raggingibile da questo link:
Fonte:
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.6015
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