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lunedì 29 settembre 2008

La moviola della gazzetta...

MILAN-INTER 1-0
Il derby inizia in modo molto corretto. Il primo fallo vero al 10’: Gattuso entra su Cambiasso al quale chiede subito scusa. Come Mancini che impedisce a Kaladze di saltare in difesa. Braccio di Materazzi su Kakà in area: Morganti lascia correre, uno fiscale fischierebbe (e vedremo che nella ripresa fa altrettanto in area milanista con Flamini su Adriano). Al 19’ tiro di Pato deviato da Burdisso: non con le mani fa segno Morganti e in effetti il tocco è di coscia, con braccio aderente. Al 25’ corner, Mancini dà un calcio alla bandierina invece che al pallone e ovviamente l’arbitro fa ripetere, perché il pallone non è certo tornato in gioco. Al 30’ fuorigioco dubbio sbandierato a Pato su lancio di Zambrotta: c’è un ginocchio di differenza con Cordoba. Al 39’ l’1-0 e l’assistente Niccolai è puntuale: Kakà lanciato da Zambrotta sembra proprio in linea con Matarezzi, anche se non si hanno immagini che diano certezze assolute. Poi si può parlare di qualche millimetro al di qua o al di là, ma nella sostanza i due sembrano in linea. Cross e testa di Ronaldinho per l’1-0 che decide la gara. Al 40’ Gattuso commette fallo su Quaresma, è il primo ammonito, il giocatore le sente da Ancelotti che gli aveva chiesto di stare calmo. Ronaldinho lancia Pato che cade a contatto con Materazzi: Morganti non vede fallo, è così. Finale di primo tempo, caduta di Kakà in area, senza fallo. Nella ripresa al 5’ Pato rientra, ma prende subito il pallone e Papi sbandiera: fuorigioco. Al 6’ Vieira mette fuori pensando che Ambrosini sia ancora a terra, si riprende e Jankolovski entra in scivolata su Quaresma: giallo giusto. Fermato ancora Pato: fuorigioco per una spalla. Regolare di un pelo la partenza di Ibrahimovic che poi si porta via la palla fuori da solo. Al 16’ Burdisso trattiene per la maglia Pato che sta per lanciarsi: giallo. Al 20’ ammonito Vieira: da dietro su Kakà. E giallo anche a Quaresma che prende pallone e Seedorf, ma protesta.... Al 30’ gol a gioco fermo di Adriano: spinge Maldini. Al 31’ secondo giallo Burdisso: in scivolata in ritardo su Kakà. Flamini con la mano ostacola Adriano, come nel primo tempo accaduto con Materazzi e Kakà. Materazzi che era già stato sostituito protesta con il quarto uomo De Marco che chiama via auricolare Morganti: rosso per il difensore. Al 39’ Stankovic stende Kakà che sta volando: giallo e gli va bene.

http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Primo_Piano/2008/09/29/moviola.shtml

Ma dov'è il Q-effect?

MOTEZUMA - DAY 181-197

Internet è tornato al momento giusto

POLEMICA - Sull'arbitraggio ha detto la sua anche Ibrahimovic, senza peli sulla lingua. "Oggi ha vinto l'arbitro, non il Milan", il secco commento dello svedese mentre abbandonava lo stadio Meazza.

mercoledì 24 settembre 2008

martedì 23 settembre 2008

Pessimismo e fastidio

Sono senza internet e lo sarò almeno per i prossimi 10 giorni /cry
Quando avrò di nuovo la linea posterò e come se posterò...

lunedì 15 settembre 2008

venerdì 12 settembre 2008

Good Morning v.0.8

Utsuro Fune: L'U.F.O. (U.S.O.) nella storia giapponese

Il Giornale OnlineSu stampe antiche del periodo EDO appare una storia con allegato un manuale tecnico dettagliato che ha dell’incredibile e venne chiamato Utsuro Fune.

Un giorno, una barca sferica è stata trainata in un villaggio giapponese dopo essere apparso sulla spiaggia. All’interno è stata trovata una donna che sembrava piu o meno come la gente del posto: aveva la pelle bianca, capelli rossi e bianchi, parlava una strana lingua ed aveva una scatola che sembrava di vetro vicino a lei con simboli sconosciuti.

La ‘barca’ aveva strani simboli su di essa, come mai la popolazione locale aveva mai visto. Il dr Kazuo Tanaka dell’Università di Gifu ha studiato questa storia su questa ‘ donna straniera’ e i suoi gadget artigianali, giungendo alla conclusione che quasi sicuramente era di origine extra-terrestre.

La storia della Utsuro-Fune (o Utsuro-bune) è apparsa più volte nel 19 ° secolo anche nella letteratura giapponese e molte rappresentazioni della donna e del suo artigianato, sono state impresse in stampe antiche su carta di riso con dettagli stupefacenti, tutte molto simili, come fossero fotografie di un tempo che fu ed alla fine un vero manuale dettagliato di tutte le parti dell’oggetto e gadgets.

I materiali sono stati studiati di recente ed erano conservati blindati all’interno di un monastero giapponese. Per gli appassionati del genere questa documentazione viene classificata U.S.O. (Unidentified Sea Object).





Fonte
http://www.altrogiornale.org/news.php

-1562

Johnny and June Carter Cash sing Jackson

MOTEZUMA - DAY 180

giovedì 11 settembre 2008

Contro "La Minchia Nel Pugno"

Mosca: "I siti dello scudo spaziale saranno i bersagli dei nostri missili"

Lo annuncia il capo delle forze strategiche missilistiche russe, colonnello generale Nikolai Solovtsov. Mosca alza così i toni e puntando il dito contro gli Stati Uniti, pone tra i suoi obiettivi Polonia e Repubblica Ceca. Militari russi uccidono un poliziotto georgiano

Missili lanciati dall'Iran Mosca, 10 settembre 2008 - I siti che accoglieranno gli elementi dello scudo antimissile Usa, in Polonia e Repubblica Ceca, diventeranno per la Russia un obiettivo delle testate missilistiche intercontinentali di Mosca. Lo annuncia il capo delle forze strategiche missilistiche russe, colonnello generale Nikolai Solovtsov. Mosca alza così i toni e puntando il dito contro gli Stati Uniti, pone tra i suoi obiettivi Varsavia e Praga.


"Non posso escludere - ha riferito Solovtsov - che, nel caso in cui la leadership politico-militare prenda tale decisione, entrambe le strutture di difesa missilistica in Polonia e Repubblica Ceca, e altri simili strutture future possano essere indicate come obiettivi dei nostri missili balistici", ha annunciato l'alto ufficiale.

GEORGIA:SOLDATI RUSSI SPARANO SU POSTO POLIZIA, UN FERITO

Soldati russi hanno sparato oggi contro un posto di polizia georgiano ferendo a morte un agente. L'ha annunciato il Ministero degli Interni di Tbilisi, precisando che la sparatoria ha avuto luogo in territorio georgiano, nelle vicinanze della repubblica separatista dell'Ossezia del sud.

Gli spari provenivano da un posto di blocco russo a Karaleti, nelle vicinanze dell'Ossezia meridionale.

Secondo quanto dichiarato dal portavoce del ministero degli Interni di Tbilisi, Shota Utiashvili, il poliziotto è morto in seguito alle ferite riportata alla testa e alla gola.

La tensione comprensibilmente è tornata a salire. Questo incidente, infatti, arriva in un momento particolarmente delicato nel processo di pacificazione tra Mosca e Tbilisi. Proprio ieri le forze armate russe hanno iniziato a ritirarsi dal territorio georgiano.


QUASI PRONTI 65 MISSILI TOPOL

Entro quest'anno, saranno 65 i sistemi mobili di missili strategici Topol a disposizione del comando missilistico russo: lo ha detto il generale Nikolai Solovtsov, precisando che entro quella data sono in programma altri quattro lanci di prova di missili intercontinentali balistici.


'''Quest'anno - ha detto il generale secondo l'agenzia Itar-Tass - abbiamo gia' fatto tre lanci, tutti con successo.
Altri quattro verranno effettuati, di cui uno dal cosmodromo di Plesetsk'', nel nord della Russia europea. Generalmente, da Plesetsk vengono testati missili balistici - fra cui i Topol - in grado di percorrere distanze superiori ai 10.000 chilometri, con punto di arrivo nel poligono di Gura, in Kamciatka.

http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/09/10/117185-mosca_siti_dello_scudo_spaziale.shtml

The Clash - Guns Of Brixton Video

E' arrivato il fratellino :-)


CERN (LHC) Cern LHC - La Particella di Dio parte 1-2-3-4-5-6 di 6











XFiles in Sicilia

Il Giornale Online
di Felice Cavallaro

Tra la costa di Caronia e le isole Eolie, scienziati e generali incaricati dallo Stato studiano fenomeni inspiegabili che dal 2004 tormentano gli abitanti.

Non chiamateli dischi volanti perché ingegneri, ammiragli e generali, architetti, geologi e fisici da quattro anni a caccia del mistero dell’acqua e del fuoco potrebbero decidere di continuare a tacere. E lasciare il top secret su una blindatissima banca dati con 350 eventi fra avvistamenti, rilievi di campi magnetici, bolle marine dal diametro di un chilometro, distese di melanzane colore arcobaleno e così via fino ad alcune inedite, ancora inspiegabili, foto mozzafiato con oggetti circolari sospesi sull’isola di Vulcano. Tutti strani fenomeni concentrati fra le Eolie e la costa di Caronia, quella segnata dall’angoscia di una piccola comunità di abitanti a partire dal 2004 strabiliati e allarmati davanti a incendi improvvisi, a Tv ed elettrodomestici che si accendevano da soli o prendevano fuoco, come le lampade e i ma- N terassi, mentre i cellulari si ricaricavano senza essere collegati a niente e sui display apparivano strambi caratteri.

Non chiamateli dischi volanti nemmeno con i carabinieri che hanno dovuto verbalizzare un collega testimone di una accecante “luce” in cielo, o l’altro al quale prese fuoco una scarpa. Vietata la tipica terminologia da ufologi anche con protezione civile, esercito, aeronautica e marina, università e vulcanologi, tutti timorosi di passare per matti e dubbiosi su cause e ipotesi, ma convinti di un solo dato comune: la concentrazione di fenomeni elettromagnetici in un’area ristretta.

Appunto, quella di Canneto, un pugno di case sul mare, cinquanta residenti, una striscia stretta fra la costa e la linea ferroviaria Palermo-Messina, un rettangolo sottoposto ai raggi X di servizi segreti e sentinelle elettroniche. Tutti impegnati a scoprire perché, soprattutto nell’inverno e nella primavera 2004, proprio in questo buco nero, si smagnetizzavano le pen drive, impazzivano le bussole, si aprivano e chiudevano senza impulsi i cancelli automatici e gli allarmi delle automobili, con sensori e rivelatori di fumo attivati anche senza scosse e fiamme, fino all’implosione dei vetri di una utilitaria e al foro su un parabrezza, «colpito dalla punta di un trapano invisibile», come dichiarò il proprietario e portavoce degli abitanti di Canneto, Nino Pezzino.

Anomalie elettromagnetiche ufficialmente spazzate via da una archiviazione della magistratura che nel 2007 ha impresso al caso il bollo di “un fenomeno di natura dolosa e umana”. Come dire che si sarebbe trattato di un piromane. Però, ancora ignoto. Spiegazione inaccettabile per le “vittime”di Canneto, con intere famiglie evacuate per mesi dalle loro case. Spiegazione insufficiente per gli abitanti fra i quali Antonino Spinnato, un agricoltore con la passione delle foto, tanti scatti finiti alla banca dati, certo di aver visto fino a metà agosto strani oggetti volanti fotografati come gli è capitato di fare con quello che seguiva un elicottero della Protezione civile costretto a un atterraggio per avaria alle pale.

Spiegazione precaria anche per chi scansa i termini da ufologo, ma continua a studiare i fenomeni da un osservatorio istituito con decreto della presidenza del Consiglio nel 2005, il cosiddetto “Gruppo interistituzionale” (vedi box a pag. 60). Una task force che ha come quartier generale un ufficio della Regione siciliana in pieno centro a Palermo, ottavo piano di un edificio moderno, le vetrate sulla cupola del Teatro Massimo e una banca dati che ha già interessato pure i servizi segreti perché un primo riservato fascicolo consegnato a Protezione civile e Palazzo Chigi avanza anche l’ipotesi di “test militari segreti o esperimenti alieni”.


Il tutto con mille dubbi legati a documenti mai pubblicati. È il caso di una foto scattata da un mezzo militare nelle acque di Vulcano il 2 agosto del 2004. Una clamorosa immagine che lascia interdetti perché sul profilo dell’isola sembrano sospesi due oggetti che fanno subito pensare ai dischi volanti. Ingrandito il fotogramma e studiato ogni dettaglio dell’istantanea con sofisticate attrezzature, i tecnici dei diversi enti presenti nel Gruppo hanno solo potuto escludere l’ipotesi del fotomontaggio. «Proprio perché sembrano due dischi volanti procediamo con i piedi di piombo in assenza di conclusioni scientificamente definite », commenta a denti stretti il coordinatore del Gruppo, Francesco Venerando, quando scopre che la foto è comunque arrivata al Corriere della Sera Magazine superando dopo quattro anni la barriera del top secret.

Nei documenti ufficiali si continua a parlare di “due Ovni”, termine che sta per “oggetti volanti non identificati”. Ma si aggiunge che quello stesso 2 agosto del 2004 un Ovni di forma analoga fu osservato nel cielo di Trapani, mentre il 29 luglio, appena quattro giorni prima, un altro dello stesso tipo era stato avvistato su Rometta Marea, a pochi chilometri da Caronia. Informazioni queste ultime arrivate dal Centro ufologico nazionale. Dati incamerati da Venerando con cautela: «Il Gruppo nasce per fare luce sui fenomeni, non per catalogare l’avvistamento di “Ovni”. Ma abbiamo dovuto applicarci anche a questo. E per ogni segnalazione abbiamo ovviamente cercato di controllare le registrazioni radar...», ammette Venerando, anche lui sorpreso perché gli “oggetti” non lasciano tracce. Bisogna però fare i conti con la magistratura che parla di ignoti “piromani” o con l’analogo parere di Enzo Boschi, il presidente dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia: «Penso che dietro ci sia un bel dolo...».

Non tutti comunque conoscono i contenuti di una banca dati con foto celate da vistosi “Riservato”. Come è accaduto per gran parte degli oltre trecento eventi. Tutti elencati su paginate elettroniche a colori. Pagine in viola per malesseri e morie di animali, a decine. In azzurro, gli avvistamenti di “Ovni”, più di 100. In giallo, gli incendi, 40. In verde, fenomeni di origine elettronica e elettromagnetica, 100. Non a caso una relazione tecnica fresca di stampa elenca «numerose testimonianze di avvistamenti diurni e notturni di Ovni, di improvvisi bagliori e scie, di forti luminescenze nello specchio di mare compreso tra le Eolie, in particolare le Isole Alicudi, Filicudi e la costa di Caronia, che iniziano nel 2004 e si ripetono abbastanza spesso, fino a oggi...».

Cauto, Venerando si limita a parlare di “una origine artificiale dei fenomeni”, di “emissioni elettromagnetiche impulsive” capaci di generare “una grande potenza concentrata in frazioni di tempo estremamente ridotte”. E quale sorgente potrebbe mai assicurare sto po’ po’ di roba? Sulla “fonte” o sul “soggetto” allarga le braccia: «Potrebbe anche trattarsi di applicazioni sperimentali di tecnologie industriali, non escludendo quelle finalizzate a recenti sistemi d’arma a energia elettromagnetica... ». Un modo forse per lasciar trapelare la possibilità di esperimenti da parte di una potenza militare. Ignota comunque la posizione della “fonte”. Forse, il mare. Forse, sott’acqua. Mistero profondo. Per questo si decise di installare una rete di telecamere e termocamere a infrarossi tutt’intorno a Canneto e diversi sensori sulla costa e sulle isole Eolie nel tentativo di dare la caccia non solo all’eventuale piromane mai trovato, ma a quello che nei rapporti riservati viene definito “l’impulso sorgente proveniente dal mare”.

Telecamere e sensori sono stati collegati per tre anni in tempo reale con i computer del “Gruppo” da una sala regia collocata sull’attico più vicino al mare, l’appartamento di una delle “vittime” di Cannetto, Antonio Caico, un signore stanco che però ha mollato e venduto la proprietà. Per continuare l’attività sarebbe bastato spostare le attrezzature costate 150 mila euro in un prefabbricato sul mare, come chiese Venerando. E invece stop, tutti “accecati”. Con le apparecchiature adesso ammassate in un magazzino del Comune di Caronia. Come rivela Venerando, irritato dall’interruzione del monitoraggio: «Non possiamo più controllare l’area, come facevamo a qualsiasi ora, via Intranet». Il tutto a costo zero, assicura, perché ogni componente del Gruppo opera senza rimborsi, senza budget, come dipendenti degli enti rappresentati. «Il sistema consentiva di rilevare molteplici dati attorno ai fenomeni », si rammarica Venerando. «Volevamo installare altri sensori anche alle spalle di Caronia, sulle vallate interne, a Lipari e Salina, per creare una rete capace di individuare il “punto sorgente”». Sarebbe stata così interrotta un’esperienza unica in Italia, «in un’area geografica oggettivamente sensibile», stando a Venerando che parla di «un’attività d’interpretazione scientifica coniugata con gli studi e le recenti esperienze della ricerca cosiddetta “di confine” ». E dire che sulle telecamere abbandonate in magazzino, sulla necessità di ripristinare il monitoraggio c’è pure un’interpellanza bipartisan in Senato presentata l’anno scorso da 17 parlamentari.


Fonte:

http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.3487

Cern, attivato l'acceleratore Lhc

Il Giornale OnlineGINEVRA - L'acceleratore è stato attivato e tutto è andato come previsto: nessuna apocalisse all'orizzonte. L'esperimento preliminare del Lhc (Large Hadron Collider) del Cern di Ginevra è partito come da programma poco dopo le 9 e 30, con l'obiettivo di verificare il funzionamento del più grande acceleratore di particelle del mondo, costato oltre 6 miliardi di euro. Per "vedere" i primi protoni scontrarsi tra loro e ricreare così le condizioni del Big Bang, bisognerà invece aspettare qualche giorno, mentre la piena efficenza del Lhc sarà raggiunta solo nel 2009.

La prova. Nel test di oggi per la prima volta un fascio di particelle, composto da un miliardo di protoni, ha percorso interamente l'anello di 27 chilometri, senza però essere "accelerato" dai magneti superconduttori e quindi con una velocità inferiore a quella prevista per gli esperimenti, che sfiora quella della luce. La prova preliminare procederà con l'iniezione di un altro fascio in direzione opposta, utile perchè si possa verificare la perfetta percorribilità del tunnel in entrambi i "sensi di marcia". Durante l'esperimento si è osservato anche un "lampo", creato dall'interazione tra i protoni del fascio e quelli del gas rimasto nell'acceleratore.

Le reazioni. Il direttore del Cern Robert Aymar esprime soddisfazione per l'esito della prova. "Abbiamo due emozioni: la soddisfazione per aver completato una grande missione e la speranza di grandi scoperte davanti a noi''.

Per il presidente del Cnr ed ex direttore del Cern, il test di oggi è "Estremamente importante. Con Lhc si apre una nuova generazione di macchine, inoltre - precisa Maiani - il principio delle collisioni che oggi viene applicato con Lhc è stato inventato in Italia negli anni '60, a Frascati, nell'anello dell'accelleratore Ada da un fisico austriaco che all'epoca si era trasferito a fare ricerca da noi".

Sottolinea il contributo italiano anche il presidente dell'istituto nazionale di fisica nucleare Roberto Petronzio: "E' una svolta per la scienza, oggi comincia un nuovo percorso e i 600 fisici italiani che hanno collaborato all'esperimento potranno dire di esserci stati".

Il problema tecnico. Nella notte, durante i preparativi per il test della mattina, il Cern aveva comunicato che erano stati rilevati alcuni "piccoli problemi elettrici", che non hanno tuttavia impedito lo svolgimento dell'esperimento preliminare.

I prossimi esperimenti. Nei prossimi giorni verranno iniettati nuovi fasci di protoni, che verranno poi accelerati e fatti scontrare. Sono 4 gli esperimenti principali su cui si concentreranno i circa 3.000 fisici coinvolti nel progetto: Atlas e Cms daranno la caccia al bosone di Higgs, la cosiddetta "particella di Dio" che ha dato massa a tutte le altre, Lhcb studierà le differenze tra materia e antimateria, mentre Alice si occuperà dello stato della materia nei primi istanti dell'universo.


Fonte:

http://www.altrogiornale.org/news.php

MOTEZUMA - DAY 179

MOTEZUMA - DAY 178

MOTEZUMA - DAY 177

MOTEZUMA - DAY 176

MOTEZUMA - DAY 175

MOTEZUMA - DAY 174

MOTEZUMA - DAY 173

- OWO - Old World Order

10.09.2008 - Rivelazione shock di Robbie Williams - "Un Ufo è entrato nel mio studio!"



"Avevo appena finito di scrivere un nuovo brano intitolato 'Arizona' - ha detto Robbie al tabloid The Sun -, quando è comparsa una luce fortissima nel mio studio. Era un Ufo!. E' stato fantastico".


Una volta entrato in sala di incisione, Robbie era totalmente immerso nelle note. Ma ad un tratto un forte bagliore ha accecato la vista e una volta riaperti gli occhi per un secondo l'artista ha visto un Ufo.

Per ora la popstar riesce a stabilire solo un contatto virtuale, ma sta facendo di tutto perchè terrestri e marziani possano "stringersi la mano". E così, ha versato cifre astronomiche del suo florido patrimonio agli scienziati della Nasa affinchè possano, al più presto, far luce sulle forme di vita esistenti su Marte.

Fonte: TgCOM

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mercoledì 10 settembre 2008

Anche Nostradamus sapeva... e scrisse




«Tutti dovrebbero lasciare Ginevra. Saturno si trasforma da oro in ferro. Il raggio opposto al positivo sterminerà ogni cosa».


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CERN time 00 - START - Sarà l'inizio della fine ??

giovedì 4 settembre 2008

- Q - effect

2009 - anno del PINO

CERN - LHC -5 day




"L'anno della patata"


Il Giornale OnlineSi è fatto molto sarcasmo sul 2008 proclamato dall'Onu «anno internazionale della patata». L'inflazione cervellotica delle dediche si presta a facili ironie e a maliziosi interrogativi su chi ha avuto la brillante idea (in questo caso, il Perù che produce un centinaio di specie diverse di patate). E invece con i prezzi dei cereali alle stelle, «l'umile tubero» - come lo definisce la Fao - si sta prendendo la rivincita.


Solo una frazione della produzione di patate finisce sui mercati internazionali.

Per questo il loro prezzo risente poco o niente delle tensioni dell'offerta e della domanda globali o delle puntate finanziarie sui futures. A determinare il prezzo sono i costi locali di produzione.

Basterebbe questo per capire perché la Fao raccomanda la patata come scudo protettivo dei piccoli agricoltori a basso reddito e dei consumatori dei paesi poveri. In più, è un concentrato di carboidrati, con l'aggiunta di proteine, vitamina C e potassio, che sfama. Cresce più velocemente dei cereali, ha bisogno di meno terra e di meno acqua, l'85% della pianta è buono per l'alimentazione umana (contro il 50% dei cereali). Ecco perché la patata si merita il titolo di «cibo del futuro».

Un futuro che si gioca in Asia, nei paesi del riso, dove la patata è arrivata da poco e ha preso rapidamente piede. La Cina è attualmente il primo produttore di patate. Con l'India, produce un terzo del raccolto annuo globale. Dei 315 milioni di tonnellate prodotte ogni anno, oltre la metà sono coltivate nei paesi in via di sviluppo. Ma essendo i paesi asiatici superpopolati, i consumi pro capite restano assai inferiori a quelli occidentali. In Bielorussia (record mondiale) il consumo pro capite annuo è di 338 chili, in Gran Bretagna di 114, in Bangladesh (140 milioni di abitanti) di 24 (un balzo consistente rispetto ai 7 chili a testa del 1991).

E proprio in Bangladesh, riferisce la Reuters, il governo ha lanciato una campagna a favore della patata, con tanto di festival di tre giorni nella capitale Dakka. Lo slogan della campagna suona così: «Pensate patata, coltivate patata, mangiate patata».

In un anno il prezzo del riso è raddoppiato. Un chilo ora costa 40 taka (58 centesimi di euro), l'equivalente del salario di mezza giornata di lavoro. Un chilo di farina costa 44 taka (+150%). Il prezzo di un chilo di patate è rimasto fermo a 13 taka nella capitale, in campagna si vendono a meno. Si stima che un terzo della popolazione salti un pasto a causa dell'aumento del prezzo dei cereali.

Cambiare le abitudini alimentari dalla sera alla mattina è impossibile, ammette il direttore del Servizio informazione dell'agricoltura del Bangladesh, il riso nonostante il prezzo alle stelle resterà l'ingrediente base della dieta. Però la popolazione si sta accorgendo che «la patata è un utile sostituto a basso costo». Inoltre, coltivando patate si risparmia su acqua e fertilizzanti. Il governo di Dakka ha ordinato all'esercito (mezzo milioni di uomini) di mangiare patate e il tubero è diventato la seconda coltura (dopo il riso) del Bangladesh.

Il raccolto di quest'anno supera gli 8 milioni di tonnellate, 3 in più rispetto all'anno scorso. Ma, scarseggiando nel paese i magazzini refrigerati in cui conservare le patate, c'è il rischio che l'incremento di produzione marcisca o si deteriori prima d'arrivare in tavola. Se «l'anno della patata» servisse a rimediare qualche magazzino sarebbe già qualcosa.

Tra gli ambiziosi obiettivi dell'anno della patata ci sarebbe pure quello di incrementare la ricerca per sconfiggere le fitopatologie mutanti che decimano i raccolti. Il settore privato non è interessato a questo tipo di ricerca a basso profitto. L'Onu dovrebbe sponsorizzare questa ricerca. Per evitare - facciamo le corna - che lo spendido futuro della patata finisca con un ritorno al passato. Alla paurosa carestia, causata da una malattia delle pateate, che alla metà dell'ottocento fece morire di fame qualche milione di irlandesi e costrinse qualche altro milione a emigrare negli Stati uniti.

Manuela Cartosio

http://www.altrogiornale.org/news.php?default.0.16


Fonte:

Capital-Scandal

Lucio Battisti - La Canzone del Sole

MOTEZUMA - DAY 172

mercoledì 3 settembre 2008

Good Morning V0.1

Putin: ''Più navi nel Mar Nero'' Abkhazia: ''No alle basi''

Non si placa la tensione tra Russia e Nato sulla crisi del Caucaso: il primo ministro russo Putin ha detto che Mosca risponderà al potenziamento della flotta del mar Nero con l'invio di nuove unità. Dall'Abkhazia la precisazione del neo presidente: "i militari russi restano, ma non ci saranno nuove basi". Accuse dal ministero degli esteri russo: la Gaorgia starebbne riarmando i territori vicino Gori
Putin: ''Più navi nel Mar Nero'' La Russia "risponderà" al rafforzamento della presenza navale della Nato nel Mar Nero, regione al centro delle tensioni tra Mosca e Occidente dopo il conflitto armato in Georgia. Lo ha detto oggi il primo ministro russo Vladimir Putin, citato dalle agenzie russe.

ABKHAZIA, NO A NUOVE BASI RUSSE. Il 'presidente' dell'autoproclamata repubblica dell'Abkhazia Sergei Bagapsh, ha annunciato oggi di voler mantenere i peacekeeper russi, ma ha escluso nuove basi di Mosca nel proprio territorio.
"Vogliamo mantenere la presenza militare russa, ma non ci saranno nuove basi russe", ha spiegato Bagapsh a Sukuhumi in una conferenza stampa nel palazzo presidenziale con i media stranieri, sostenendo che l'Abkhazia "cercherà di essere un paese smilitarizzato" auspicando che lo sia anche la Georgia. Bagapsh ha anche precisato che la base della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, in Crimea, non sarà un'alternativa alla presenza militare russa in Abkhazia. Il 'presidentè abkhazo ha infine annunciato che "entro due settimane sarà pronto il nuovo accordo di cooperazione con la Russia, in tutti i settori", compreso quello militare.

LA GEORGIA RIARMA GORI ? La Georgia sta riarmando alcune zone vicino a Gori, nei pressi del confine con l'Ossezia del sud, e sta spostando anche in altre zone uomini e materiale bellico. Lo sostiene il portavoce del ministero degli esteri russo Andrei Nesterenko, citato dall'agenzia Itar-Tass.
http://unionesarda.ilsole24ore.com/mondo/?contentId=40087

Lo Svarione degli Anelli - I Due porri (Condom caga)

MISTERIOSO OGGETTO VOLANTE FOTOGRAFATO IN NUOVA ZELANDA?

Cliccare sopra immagine per ingrandire

Questa fotografia è stata scattata il 26 Aprile 2008, da una persona anonima che si trovava sopra il tetto di casa sua a Christchurch, Nuova Zelanda. E' stata scattata alle ore 17:20, e stava scattando le solite foto del tramonto. Due giorni dopo ha notato qualcosa di anomalo sulle foto. Nello stesso giornoil testimone ha visto strane luci volanti di color arancio nei pressi di Porto Hills ( che domina tutte le colline di Christchurch.)

Fonte: www.ufocasebook.com

http://centroufologicotaranto.blogspot.com/

MOTEZUMA - DAY 171

martedì 2 settembre 2008

- Cern Rap -

CANTATO DAI LAVORATORI DEL CERN




FANTASTICO !!! (POST BY youtube)


Fermate il test sul Big Bang o la terra sparirà

Scritto da Sirius_Cily

Su segnalazione di Matteo Carello

LONDRA - Per gli studiosi che si apprestano a spingere il pulsante d'accensione, si tratta di ricreare le condizioni che esistevano una frazione di secondo dopo il Big Bang: ovvero di riportarci indietro nel tempo sino al momento della creazione del nostro universo, all'inizio del mondo.

Ma per un gruppo di preoccupati ricercatori l'esperimento che dovrebbe cominciare tra dieci giorni in un immenso laboratorio sotterraneo, sepolto a un centinaio di metri sotto il confine tra Francia e Svizzera, comporta il rischio della fine del mondo, la distruzione e anzi la letterale scomparsa del nostro pianeta. Così, all'ultimo momento, gli oppositori del progetto hanno presentato un ricorso davanti alla Corte Europea dei Diritti Umani, che in teoria potrebbe bloccare il più grande, ambizioso e costoso test scientifico di tutti i tempi.

Oggetto della contesa è il Large hadron collider, un acceleratore da 6 miliardi di euro che, facendo scontrare particelle atomiche ad alta velocità e generando temperature di più di un trilione di gradi centigradi, dovrebbe rivelare il segreto di come è cominciato l'universo. Venti paesi europei, più gli Stati Uniti, hanno finanziato il progetto, che dopo anni di preparativi dovrebbe prendere il via il 10 settembre al Centro di Ricerche Nucleari di Ginevra.

Qualcuno, tuttavia, teme che l'esperimento andrà ben oltre le aspettative, creando effettivamente un mini buco nero, che crescerà di dimensioni e potenza fino a risucchiare dentro di sé la terra, divorandola completamente nel giro di quattro anni. Gli scienziati di Ginevra ribattono che non c'è assolutamente nulla da temere: ci sono scarse possibilità che l'acceleratore formi un buco nero capace di porre una minaccia concreta al pianeta, dicono, perché la natura produce continuamente delle collisioni di energia più alte di quelle che saranno create artificialmente dall'acceleratore, per esempio quando i raggi cosmici colpiscono la terra. Esperimenti di questo tipo, inoltre, sono stati condotti per trent'anni, senza avere risucchiato nemmeno un pezzettino della terra né causato danni di qualsiasi genere.


Vero è che il nuovo acceleratore ha suscitato attenzioni e polemiche perché è il più grande mai costruito, con una circonferenza di 26 chilometri e la possibilità di lanciare particelle atomiche 11.245 volte al secondo prima di farle scontrare una contro l'altra a una temperatura 100mila volte più alta di quella che esiste al centro del sole. La speranza è individuare, così facendo, le teoriche particelle chiamate bosoni di Higgs, giudicate responsabili di avere dato massa, ovvero peso, a ogni altra particella esistente. Ma gli scienziati ammettono che ci vorranno anni prima di arrivare eventualmente a un risultato del genere, per le difficoltà nel trovare particelle così infinitesimamente piccole nel caos primordiale post-Big Bang creato dentro l'acceleratore.

Abbiamo ancora dieci giorni per salvare la terra?, si chiede, con leggera ironia, il Sunday Telegraph. "I miei calcoli indicano che il rischio che un buco nero mangi il pianeta a causa dell'esperimento è serio", afferma il professor Otto Rossler, un chimico tedesco della Eberhard Karls University che ha presentato il ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani insieme ad alcuni colleghi. Replica James Gillies, portavoce del Centro Ricerche Nucleari di Ginevra: "Il ricorso non introduce nessun argomento che non sia già stato esaminato e respinto in passato, se questi esperimenti fossero rischiosi lo sapremmo già".

In ogni caso lo sapremo con certezza dopo il 10 settembre, se la Corte Europea, come sembra di capire, darà luce verde all'iniziativa: che non sarà la "fine del mondo", ma un po' di curiosità al di fuori dei confini della scienza, in questo modo, l'ha ottenuta.

http://www.nibiru2012.it/content/view/285/1/

Fonte: www.repubblica.it

Nuove conferme sulla diminuzione del campo magnetico terrestre

Scritto da Annunaki2012

È largamente risaputo che il campo magnetico terrestre sia una fase di variazione che porterà il suo valore sino al Punto Zero, con conseguente rovesciamento dei poli magnetici. La differenza tra noi che ci stiamo interessando ai cambiamenti planetari al di fuori della comunità scientifica, e gli scienziati che lo stanno facendo dall'interno, è che mentre costoro prevedono un cambiamento dei poli magnetici tra un centinaio di migliaio d'anni, noi lo identifichiamo, stando alle più recenti misurazioni della frequenza Schumann (passata dagli anni 80 ad oggi da 7,5 a 11Hz ca.), in un periodo che va non oltre i prossimi 10 anni. Potremmo anche sbagliarci ma non deve passare inosservato il legame con il 2012 e la conoscenza dei cicli cosmici degli Antichi.

Intanto oggi una notizia scientifica a carattere internazionale conferma sempre di più la nostra visione, e avvicina le stime degli scienziati alle nostre, dopo che per anni questi le hanno derise. Infatti gli studiosi hanno scoperto che il campo magnetico cambia molto più velocemente di quanto previsto sinora e in alcune regioni vicino alla superficie questo cambiamento è più repentino. Nils Olsen, geofisico del National Space Center danese, co-autore di un nuovo studio sull'evoluzione del campo magnetico terrestre basata sulle rilevazioni del magnetismo del nucleo ferroso del pianeta, afferma che: «Ciò che sorprende è questa rapida, quasi improvvisa, variazione del campo magnetico». La prima prova di questi cambiamenti improvvisi e drammatici è arrivata nel 2003 quando gli scienziati registrarono una considerevole variazione nella regione Australe del pianeta, seguita da altri eventi, un anno dopo, in sud-Africa.

«Questo potrebbe suggerire la possibilità di un prossimo ribaltamento dei campi geomagnetici» ha affermato Mioara Mandea del Centro di Ricerca Tedesco per le Geoscienze, co-autore dello studio. Secondo i due studiosi il ribaltamento dei poli magnetici potrebbe avvenire entro i prossimi 2000 anni, che sono molti rispetto a quanto affermiamo noi studiosi di frontiera, ma sempre molto vicini in termini geologici e in termini di cicli cosmici, considerando che i loro colleghi parlavano sinora di 100.000 anni. I due hanno aggiunto però che si potrebbero verificare effetti significativi nel breve termine. Infatti il costante abbassamento del campo magnetico in alcune zone potrebbe portare alcune regioni del globo ad essere più esposte alle particelle sub-atomiche che arrivano dallo spazio esterno. «Queste regioni potrebbero subire una penetrazione di tali particelle sino a qualche centinaio di chilometri di altitudine dalla superficie» ha detto Mandea.

Le affermazioni dei due scienziati dunque si inseriscono perfettamente nei nostri studi sui segni dei cambiamenti planetari che annunciano il 2012, e/o comunque il prossimo ciclo. Questi hanno, come detto, confermato che la penetrazione delle particelle sub-atomiche sarà probabilmente uno degli eventi vicinissimi e prossimi ad accadere, anticipando addirittura di secoli lo stesso ribaltamento del campo magnetico. Io aggiungo che ciò favorirà la penetrazione delle particelle di raggi Gamma, generate dalle variazioni che il Sole sta manifestando nelle pulsazioni sulla scala Gamma dell'Idrogeno. Queste particelle Gamma possono influire su cambiamenti infinitesimali del DNA generando mutazioni benigne o maligne. I cerchi nel grano lo hanno già comunicato. Ne parlo alle conferenze sebbene non l'abbia ancora scritto da nessuna parte.

http://www.nibiru2012.it/content/view/284/1/


fonte: altrogiornale.org

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CAMPO PUNTO ZERO

TRASFORMAZIONE INTERIORE E..CAMBIAMENTO DIMENSIONALE

..sembra vi sia molto interesse oggi verso la bioelettricità e verso la nostra

connessione a qualche Divina Fonte energetica...

(Bryan O'Leary)

Conobbi Bryan O'Leary (Astrofisico ed ex Astronauta) nel 1995, durante una conferenza a Roma presso la facoltà di Ingegneria Aerospaziale all'Università La Sapienza e dopo aver colloquiato con lui su alcuni aspetti relativi alla disinformazione della NASA riguardo gli avvistamenti Ufo nello spazio, mi rispose dicendomi: "caro Massimo, se "loro" sono qui oggi e volano sulle nostre teste, evidente che noi in futuro saremo con loro nello spazio...Quello che ti voglio dire è che le loro tecnologie sono già in possesso della NASA della Difesa militare USA e di altre Nazioni come la Cina e la Russia. Gli UFO o Dischi volanti, sono in possesso di tecnologie Free Energy e sfruttano appunto una energia misteriosa e sconosciuta che per noi è attualmente impossibile riprodurre ma credo che gli scienziati sanno come sfruttarla. L'Ente governativo che svolge questo tipo di ricerca, sa che cos'è la Tecnologia Free Energy (o Campo del Punto Zero) e credo abbia già sperimentato alcuni velivoli sotto copertura militare che volano con motori non inquinanti ad Antigravità. Gli UFO e le EBE (Entità Biologiche Extraterrestri) sfruttano questo tipo di energia che è correlata con i campi di energia elettromagnetica, campi psicocinetici e meditazione".

Massimo Fratini

Titolo originale:

MIRACOLO NEL VUOTO

di Swami Virato

Intervista a Brian O'Leary, l'Indiana Jones della Nuova Scienza:
... ciò che ho appreso è che esiste un "etere", una condizione che oltrepassa materia e energia. Alcuni scienziati lo chiamano "Campo Punto Zero", un campo elettromagnetico che pervade tutto.

Secondo O'Leary, per lui tutto ebbe inizio quando visse un'esperienza mistica ad un "Lifespring" negli anni '70.
I Lifespring (Primavera della Vita) sono degli stages di trasformazione interiore durante i quali si praticano delle tecniche, come la meditazione o lo Yoga, atte ad introdurre i partecipanti in un'altra dimensione di consapevolezza. Fu allora che da astrofisico si trasformò in metafisico. O'Leary scoprì di possedere facoltà telepatiche, di poter ricevere e trasmettere il pensiero. Ho incontrato O'Leary per la prima volta ad un Lifespring a Philadelphia nel 1978. Autore di tre libri sull'interazione degli umani con gli UFO e su altri domini dell'esistenza e della coscienza, il Prof. Brian O'Leary venne addestrato dalla NASA per partecipare al programma Mission Mars. Trasformatosi da professore della Princeton University in attivista della nuova scienza, svolge conferenze in tutto il mondo.

Negli ultimi quattro anni ti sei interessato alla ricerca sui Crop Circles: come si collegano le tue attività a tale fenomeno e agli UFO?

Vidi per la prima volta un Crop Circle in Inghilterra, nel 1991. Scrissi dunque un intero capitolo sull'argomento nel mio saggio "The Second Coming of Science", in cui discutevo il processo fisico sotteso alla loro formazione. Credo si tratti di energia elettromagnetica o di campi di forza psicocinetica che, urtando sugli steli di grano, li rendono temporaneamente plastici in modo da piegarsi senza rompersi per poi risolidificarsi in fretta e continuare a crescere normalmente. Il manifestarsi dei Crop Circles, fatta eccezione per quelli fasulli, è un fenomeno molto reale causato da un intervento misterioso e probabilmente non umano. La ricchezza degli "arazzi" formati dai Crop Circles e la pura bellezza della simbologia rappresentata lasciano senza parole, così come l'energia in essi contenuta.

So del tuo impegno nella ricerca sulla Free Energy. Ancora prima di Tesla vennero avviati studi in tal senso, ma oggi alcuni studiosi hanno scoperto una correlazione, perlomeno matematica e scientifica, tra di essa e le altre forme di energia coinvolte nella formazione dei Crop Circles. Che tipo di energia potrebbe produrre un fenomeno simile?

L'energia della consapevolezza. Dopo aver visto i cerchi nel grano, diverse manifestazioni di psicocinesi, la grazia delle materializzazioni compiute da Sai Baba (sono stato quattro volte in India per incontrarlo di persona e ho assistito alla creazione di oggetti letteralmente dal nulla), varie dimostrazioni dell'esistenza di quel che noi chiamiamo free energy o "energia punto zero", dopo viaggi in tutto il mondo, dopo aver incontrato un ricercatore come Thomas Green Martin, ho capito che esiste un "etere", una condizione che oltrepassa materia ed energia.

Perché, secondo te, una così gran parte della società tende a soffocare l'evoluzione della conoscenza?

Ci troviamo nel mezzo di un mutamento degli schemi e di una rivoluzione della consapevolezza di proporzioni mai viste. Quando si instaura un nuovo modello, quelli che si aggrappano al vecchio modo di pensare puntano i piedi e diventano così recalcitranti da risultare ben poco scientifici. L'ho constatato tra i miei ex-colleghi. Quindi, prima di tutto bisogna vincere le resistenze. Poi, chiedersi: "cos'hanno in comune i Crop Circles, i cucchiai che si piegano, Sai Baba, la free energy e tutto il resto"? Il comune denominatore è la rivelazione che energia e materia possono essere create dal "nulla", e ciò significa che nulla è realmente qualcosa, e che questo "nulla" potrebbe essere la coscienza, ciò che gli scienziati chiamano "campo punto zero", un campo elettromagnetico che pervade tutto. Questo vuol dire che la natura fondamentale della realtà non è la materia o l'energia che rileviamo, ma la loro causa prima ed è il processo di interazione che avviene tra di esse che trovo affascinante.

Hai mai lavorato con l'esobiologo inglese Rupert Sheldrake? Sembra che tu stia definendo il suo stesso concetto di risonanza morfica.

Sì, ho collaborato con lui. Il concetto di risonanza morfica è molto significativo nell'ambito dei campi energetici della coscienza che, interagendo, provocano degli effetti nella realtà fisica. Sheldrake e le sue idee sono estremamente importanti ma vi sono anche altri, come David Bohm ed il suo Ordine Implicito, nonché tutti i fisici del 19° secolo che ci hanno fornito il concetto di etere.

Dici che sta avvenendo un mutamento di schemi. Nonostante ma Samuel Hahneman (il "padre" dell'Omeopatia), già nel secolo scorso, abbia espresso il medesimo concetto di energia nella medicina omeopatica, esso non viene ancora accettato dalla scienza ufficiale.

È vero. Gli studi di Nikola Tesla, di T. Henry Moiré e di altri pionieri, a parte il mio lavoro negli ultimi tre anni, hanno teso alla scoperta delle prove più evidenti dell'esistenza della "free energy". Gli esperimenti vengono condotti in tutto il mondo, ma ciò che mi rende triste è che in questo Paese (gli USA) molti degli scienziati e degli studiosi più brillanti sono stati costretti ad espatriare perché l'ambiente qui è ostile a questo tipo di evoluzione. Le forze di soppressione provengono da molte diverse fonti, inclusi gli stessi ricercatori. C'è carenza di fondi e di sostegno, gli inventori sono isolati, le nostre leggi sui brevetti sono antiquate e le strategie di investimento "bizantine": ci si aspetta di recuperare subito i propri capitali grazie al successo di un determinato nuovo strumento, ma i profitti possono variare da miliardi di dollari a zero. Fino ad ora, i ricavi sono mancati, ci vorranno probabilmente decine di milioni di dollari prima di trovare la soluzione giusta e nessuna compagnia americana si è dimostrata disponibile a stanziare tali somme. Il Giappone, invece, sta finanziando le ricerche sulla fusione fredda. I pionieri della chimica, Martin Fleischmann, della Southampton University e Stanley Pons, della University of Utah, avevano scoperto la fusione fredda alcuni anni fa. Rifiutati da questo Paese, ora vivono e lavorano a Parigi, finanziati dai Giapponesi per circa nove milioni di dollari. Il Dott. Suji Inumata, presidente dell'Istituto Giapponese di Psicotronica ed autore di svariate ricerche, ha sviluppato un prototipo, grazie a due milioni di dollari erogati dalla Toshiba Corporation per i magneti superconduttori.

Il Giappone è anche uno dei pochi Paesi che finanziano la ricerca sui Crop Circles.

Sì, sembrano essere più aperti verso tali tematiche. Alle mie conferenze, qui, partecipano cinquanta persone o poco più. Alcuni mesi fa ho parlato in Giappone davanti ad una platea di più di settecento persone, la maggior parte uomini d'affari, ingegneri e scienziati della Toshiba, della Toyota e di altre grandi compagnie. Sono interessati a trovare fonti energetiche non solo competitive ma anche più pulite ed ecologicamente compatibili. Ovviamente, il vero traguardo è quello. Per me la nuova tecnologia ci consentirà di risolvere i più gravi problemi ambientali, in particolare l'effetto serra. Tutti i climatologi concordano: l'effetto serra è alla base degli stravolgimenti climatici e meteorologici di oggi e forse perfino della recrudescenza di malattie aerotrasportate come la febbre gialla, la febbre dingo e la malaria. In molte zone del mondo esistono condizioni climatiche estreme, per colpa del consumo giornaliero di petrolio, dei motori a combustione interna e delle centrali elettriche.
Studiando la storia della free energy, con le sue vicende di smentite e vittoriose conferme, si vede che la sua repressione è tuttora un fenomeno sociale. Bertrand Russel lo chiarì molto bene: "La resistenza contro qualunque nuova idea è proporzionale al quadrato della sua importanza". Pertanto, quando trattiamo di cose come fonti di energia non inquinanti, quando parliamo di consapevolezza e della capacità di diventare dei potenti artefici nell'universo fisico, o quando affrontiamo l'intero fenomeno UFO, le domande vanno sempre incontro ad una interpretazione dualistica. Facciamo un esempio. I mezzi di comunicazione. Mi è quasi impossibile comunicare loro il concetto di free energy, un concetto che risulta perfino meno credibile del fenomeno UFO, semplicemente perché non è ancora stato accettato dallo Stato. Lo stesso mi accade se inizio ad affrontare la questione della credibilità personale, quando mi intervistano per i giornali o per la TV, figuriamoci riuscire a spiegare il concetto di free energy e come potrebbe cambiare il mondo. Eccomi qui, sono uno scienziato con tanto di dottorato, un fisico che insegnava alla Princeton University, uno scrittore noto, eppure devo ancora lottare con il problema della credibilità. Ho viaggiato ovunque, ho incontrato moltissimi scienziati, ho appena pubblicato un saggio, "Miracle in the Void" (Miracolo nel Vuoto) il terzo di una trilogia di testi dedicati alla nuova scienza, eppure…
Noi "siamo energia" e "torniamo all'energia"
Nel film" Powder" viene analizzata l'idea che noi "siamo energia" e "torniamo all'energia". Sembra vi sia molto interesse oggi verso la bioelettricità e verso la nostra connessione a qualche Divina Fonte energetica. Alcuni credono che l'Uomo sia parte di un Dio o di una Divinità ed abbia il potere di creare tutto. Un concetto, rimasto finora limitato entro i confini del misticismo e credo che, in questo senso, le religioni instaurate l'abbiano reso dogmatico, poi l'abbiano reso segreto e quindi abbiano instillato il terrore in chi osava credere diversamente. Il metodo scientifico è sempre consistito nell'essere atei o agnostici e così ci si aspetta che continui a combattere ciò che è mistico creando una dicotomia tra scienza e spiritualità. Ora che entriamo nel ventunesimo secolo, le cose stanno cambiando?

Nel mio libro "The Second Coming of Science", affermo che tutte le aree della scienza e tutti gli aspetti dei sistemi di fede esistenti lasciano che la gente partecipi alla nostra cultura a scatole cinesi, dove ogni scatola consiste in un sistema di credenze limitante. La scatola che accettiamo più facilmente, negli USA, è una scatola chiamata "scienza occidentale", divenuta un banale e limitante esempio di realtà. Immagina che la scatola sia legata al tempo ed allo spazio e che l'asse del tempo scorra dalla nostra nascita fino alla nostra morte. Qualunque quesito o congettura riguardante cosa avvenga prima della nascita o dopo la morte sono considerate tabù, nell'ambito di un tribunale o di una investigazione scientifica. La scatola è limitata dagli spazi interni ed esterni. Un dualismo. Dobbiamo riuscire a superare la separazione, è giunto il momento di costruire un ponte ed è stata una vera sfida, per gente come il Dott. Steven Greer (direttore del Cseti, Centro Studi Intelligenze ExtraTerrestri), e molti altri, incluso il sottoscritto, poter esprimere questa realtà in un modo che sia comprensibile, perché quando stai trattando con due paradigmi contrastanti che coesistono, ti trovi ad affrontare due realtà molto differenti. La "scatola della scienza" è una versione limitata della realtà. In certe circostanze è valida ma in circostanze più generali non lo è affatto. La chiave in questo caso è la coscienza. Purtroppo, scienziati come Stephen Hawking o Carl Sagan hanno a lungo ribadito l'idea che la coscienza non esiste. Ciò è assurdo e non c'è bisogno di essere un mistico per rendersene conto. Puoi essere uno scienziato ed osservare l'effetto della coscienza sul nostro mondo "reale" e provarlo in un laboratorio, come ho fatto io. Immagino mi si possa chiamare l'Indiana Jones della nuova scienza, sto cercando di dare una mano a ridestare il mondo e di dire alla gente che abbiamo il giusto potenziale dentro di noi, che sta giungendo proprio nel momento opportuno per salvarci da un disastro ecologico sul nostro pianeta.
Verso il problema provo sentimenti contrastanti. Mentre portavo avanti il lavoro di ricerca per l'ultimo libro pensavo che si sarebbe trattato semplicemente di un pezzo foto-giornalistico sui migliori risultati nel campo della free energy e che stavo svolgendo un servizio, ma mi sono trovato a vivere delle emozioni intense - un profondo cambiamento interiore - quando ho iniziato ad accogliere le nuove informazioni e a meditare sulle implicazioni. Mi sono reso conto di aver attraversato una serie di spiacevoli stati emotivi, una fase di "lutto", e che tutti noi stiamo condividendo quest'esperienza. La Dott.ssa Elizabeth Kübler Ross ha svolto un'ampia ricerca sul modo in cui affrontiamo la morte.
Il primo gradino nel nostro modo di affrontarla è la negazione. La memoria va alla mia prima esperienza di "Remote Viewing". Era il 1979 e mi trovavo ancora a Princeton. Ebbene, la vissi ma negai a me stesso di averla vissuta. Tornai al lavoro come se nulla fosse accaduto e ci vollero due esperienze consecutive, una di pre-morte ed una di guarigione per scuotermi al punto giusto - per risvegliarmi - sino al punto di dover ammettere che la scienza che avevo sempre insegnato come un dogma non era tutto,né la fine di tutto. Mi ci vollero diversi anni prima di accettare completamente questa evidenza. C'è uno slogan ideato da Chad O'Shay, un predicatore di Asheville, North Carolina, che dice: "La verità vi renderà liberi ma, all'inizio, vi farà infuriare". Infatti quando ho superato il periodo della negazione ed ho accolto le nuove informazioni, mi sono arrabbiato immensamente. Ero furibondo con quelli che cercavano di nascondere come stanno veramente le cose, mi veniva voglia di saltargli alla gola e a volte non nego di sentirmi ancora così. Dopo il periodo di rabbia segue quello delle "contrattazioni", una sorta di: "Posso adattare dei perni cilindrici a dei fori quadrati? Posso costruire un ponte tra questi due mondi? Posso conciliare il nuovo punto di vista con quello vecchio?" Di solito la risposta è negativa, il che è piuttosto demoralizzante. Così mi è capitato per un paio d'anni, mentre preparavo il libro, di attraversare una profonda depressione. Trovavo frustrante e difficile trasporre sulle pagine alcune idee per me solidamente scientifiche quanto qualunque altra cosa cui mi fossi dedicato durante la mia carriera di astrofisico. Ho attraversato la fase del lutto e, secondo la Ross, l'ultima parte della fase di lutto consiste nell'accettazione. Si tratta di una sorta di quieta accettazione di questa realtà, inclusa la coesistenza dei paradigmi vecchi e nuovi. Stiamo vivendo ora in un'epoca schizofrenica e va bene così. Alla conclusione del libro, non ho potuto fare altro che condividere la mia esperienza e osservare cosa sta accadendo culturalmente in questo momento. Ci troviamo sulla cuspide tra negazione e rabbia e la parte rabbiosa della rivoluzione attualmente in corso - la rivoluzione della consapevolezza - sarà quella più evidente. Tuttavia siamo sufficientemente saggi e compassionevoli per aiutarci l'un l'altro a superare queste fasi in modo da non confondere, ancora una volta, i mezzi con il fine. Il nuovo paradigma di cui parliamo è un mondo in cui possiamo tutti essere i potenti artefici di noi stessi e dove la massa e l'energia diventano sussidiari della coscienza. Avevamo messo il carro davanti ai buoi, adesso possiamo mettere i buoi sul sedile del guidatore ed entrare nella consapevolezza che diverrà la pietra angolare della nuova scienza. Ciò ci permetterà di scoprire chi siamo realmente, qualcosa che ci è sempre stato tenuto nascosto. È una cultura così strana la nostra!
Grazie a Dio esiste Internet e grazie a Dio esistono tipi come voi ed altri colleghi e stiamo tutti lavorando su questo progetto. Ai bei vecchi tempi, quando lavoravo per la NASA o quando insegnavo a Princeton, mi sostenevano tutti. Un'organizzazione che ti sostenga è molto importante. Avere un gruppo di supporto formato da nuovi colleghi, mentre attraversiamo le fasi di cambiamento, è ancora più importante.

C'è qualche osservazione, a conclusione di questa intervista, che vorresti porre alla nostra attenzione?
Il messaggio che voglio trasmettere è che la nostra realtà è infinitamente più grandiosa di quanto ci abbiano lasciato credere e dobbiamo impegnarci in prima persona e partecipare. Abbiamo bisogno di più persone disposte a correre dei rischi. Abbiamo tutti dei poteri psichici e ciò è misurabile e ripetibile in laboratorio. Alleandoci come colleghi, e in gruppi, possiamo veramente raggiungere quello stadio in cui le nostre vite diverranno molto più facili e, conseguentemente, il mondo sarà di gran lunga migliore. Nascoste da qualche parte esistono le tecnologie e gli strumenti che possiamo usare perché si affermi un mondo nuovo ma, probabilmente, dovremo affondare ed attraversare un lungo periodo di caos prima che la nuova fase si stabilizzi.

Speriamo che non sarà troppo doloroso. Grazie per averci concesso il tuo tempo, Brian, è stato bello rivederti.

Grazie, anche per me.

Note:
Swami Virato è scrittore, studioso di filosofie orientali ed editore della rivista New Frontier Magazine.
fonte: edicolaweb
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