Scritto da Annunaki2012
È largamente risaputo che il campo magnetico terrestre sia una fase di variazione che porterà il suo valore sino al Punto Zero, con conseguente rovesciamento dei poli magnetici. La differenza tra noi che ci stiamo interessando ai cambiamenti planetari al di fuori della comunità scientifica, e gli scienziati che lo stanno facendo dall'interno, è che mentre costoro prevedono un cambiamento dei poli magnetici tra un centinaio di migliaio d'anni, noi lo identifichiamo, stando alle più recenti misurazioni della frequenza Schumann (passata dagli anni 80 ad oggi da 7,5 a 11Hz ca.), in un periodo che va non oltre i prossimi 10 anni. Potremmo anche sbagliarci ma non deve passare inosservato il legame con il 2012 e la conoscenza dei cicli cosmici degli Antichi.
Intanto oggi una notizia scientifica a carattere internazionale conferma sempre di più la nostra visione, e avvicina le stime degli scienziati alle nostre, dopo che per anni questi le hanno derise. Infatti gli studiosi hanno scoperto che il campo magnetico cambia molto più velocemente di quanto previsto sinora e in alcune regioni vicino alla superficie questo cambiamento è più repentino. Nils Olsen, geofisico del National Space Center danese, co-autore di un nuovo studio sull'evoluzione del campo magnetico terrestre basata sulle rilevazioni del magnetismo del nucleo ferroso del pianeta, afferma che: «Ciò che sorprende è questa rapida, quasi improvvisa, variazione del campo magnetico». La prima prova di questi cambiamenti improvvisi e drammatici è arrivata nel 2003 quando gli scienziati registrarono una considerevole variazione nella regione Australe del pianeta, seguita da altri eventi, un anno dopo, in sud-Africa.
«Questo potrebbe suggerire la possibilità di un prossimo ribaltamento dei campi geomagnetici» ha affermato Mioara Mandea del Centro di Ricerca Tedesco per le Geoscienze, co-autore dello studio. Secondo i due studiosi il ribaltamento dei poli magnetici potrebbe avvenire entro i prossimi 2000 anni, che sono molti rispetto a quanto affermiamo noi studiosi di frontiera, ma sempre molto vicini in termini geologici e in termini di cicli cosmici, considerando che i loro colleghi parlavano sinora di 100.000 anni. I due hanno aggiunto però che si potrebbero verificare effetti significativi nel breve termine. Infatti il costante abbassamento del campo magnetico in alcune zone potrebbe portare alcune regioni del globo ad essere più esposte alle particelle sub-atomiche che arrivano dallo spazio esterno. «Queste regioni potrebbero subire una penetrazione di tali particelle sino a qualche centinaio di chilometri di altitudine dalla superficie» ha detto Mandea.
Le affermazioni dei due scienziati dunque si inseriscono perfettamente nei nostri studi sui segni dei cambiamenti planetari che annunciano il 2012, e/o comunque il prossimo ciclo. Questi hanno, come detto, confermato che la penetrazione delle particelle sub-atomiche sarà probabilmente uno degli eventi vicinissimi e prossimi ad accadere, anticipando addirittura di secoli lo stesso ribaltamento del campo magnetico. Io aggiungo che ciò favorirà la penetrazione delle particelle di raggi Gamma, generate dalle variazioni che il Sole sta manifestando nelle pulsazioni sulla scala Gamma dell'Idrogeno. Queste particelle Gamma possono influire su cambiamenti infinitesimali del DNA generando mutazioni benigne o maligne. I cerchi nel grano lo hanno già comunicato. Ne parlo alle conferenze sebbene non l'abbia ancora scritto da nessuna parte.
http://www.nibiru2012.it/content/view/284/1/
fonte: altrogiornale.org
Nessun commento:
Posta un commento