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mercoledì 22 aprile 2009
giovedì 9 aprile 2009
LightPot
Un sistema elegante e semplice per far crescere le vostre piante sotto le lampade
Per prima cosa, lasciateci dire che no, non ci stiamo riferendo a “quel” tipo di piante. La LightPot è una lampada da tavolo minimalista con un letto di terra per prendersi cura di piccole forme di vita vegetali. Carina, no?
La LightPot usa luci a LED e può richiudersi su se stessa quando non la usate. Creata dai designer di Studio Shulab, la LightPot, purtroppo, è ancora un prototipo, ma hanno grandi progetti per portare questo prodotto sugli scaffali dei negozi prima possibile. Non vediamo l’ora.
[Fonte: Gizmodo USA]
http://www.gizmodo.it/2009/04/09/lightpot-un-sistema-elegante-e-semplice-per-far-crescere-le-vostre-piante-sotto-le-lampade.html#more-9818venerdì 9 maggio 2008
iPhone

martedì 15 aprile 2008
Incredibile: Non può mancare...
Quest'oggi sarà una giornata ricca per WAIT! Mag, Oltre a quanto già postato, vi regalerò altri gadget, giocattoli e curiostà, in vista del natale, una sorta di guida web per gli acquisti. Troverete di tutto, dai gadget più stupidi ad oggetti di grandissimo lusso. Mi raccomando seguiteci, fino a Natale potrete trovare di tutto! In questo post intanto vi segnalo la ruota da criceto usb. Se amate i gadget da scrivania questo piccolo animaletto di pelouche che gira sulla sua ruota non potrà mancare alla vostra collezione. Il costo è di 47,20 dollari.

By Pier

By Pier
mercoledì 9 aprile 2008
Mr. Kraft & le razioni per la guerra
Il signor Kraft: un tedesco, immigrato negli USA, che tirava a campare, fornendo formaggio e generi alimentari
ai minatori, agli inizi dello scorso secolo. Per favorirne la conservazione e sveltire la vendita, divise ogni forma
in otto fette triangolari avvolgendole nella stagnola. La trovata si dimostrò pratica: le razioni K, dal suo nome,
adottate, nella prima Guerra Mondiale, dall'esercito americano, sono in uso ancora oggi. Definite,
con una semplicissima modifica C, Combat, dovrebbero rappresentare l'alimentazione sufficiente a nutrire
per 24 ore un soldato in zona di combattimento.
In realtà, la formula è stata superata con la diffusione anche tra il pubblico, e con l'affermarsi di confezioni,
più complete e non troppo costose, dei liofilizzati: leggeri, compatti, non deperibili e senza conservanti.
La razione K pesa, ancora oggi, circa un chilo: un pacco squadrato, cm 30 x 20 x 20, avvolto in spessa
stagnola sigillata verde-oliva; contiene due scatole di cartone, pranzo e cena, con alimenti poco dissimili.
I soldati risolvono l'ingombro distribuendolo nelle capaci tasche della tuta da combattimento.
Dopo la seconda Guerra Mondiale, razioni speciali vengono confezionate per le unità di pattugliamento
a lungo raggio: pasti leggeri, precotti e liofilizzati, in sacchetti di plastica di ridottissimo ingombro.
L'esercito italiano adotta razioni K alquanto diverse da quelle americane, con scatole di raviolini e di carne
in gelatina piuttosto che tacchino e burro di arachidi. In commercio non sono reperibili; ma qualche
azienda alimentare confeziona razioni di emergenza per corpi speciali delle forze armate e per l'Unicef.
Vengono spesso adottate nelle gare, nelle esercitazioni di sopravvivenza e nei wargames organizzati dalla Federazione italiana survival.
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