Cerca nel blog

domenica 10 gennaio 2010

Ufo: Progetto Serpo

Ufo: Progetto Serpo
Un informatore dei servizi segreti americani rivela che una squadra di umani è stata inviata per 13 anni in missione esplorativa presso il pianeta degli alieni di Roswell.
 
www.satorws.com/ufo-progetto-serpo.htm
 

 
 
Molti di voi ricorderanno le scene finali dello splendido film di Steven Spielberg "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo", risalente al 1978. In quella pellicola si narrava di un'ondata di avvistamenti Ufo che aveva colpito la tipica provincia americana: il protagonista era un operaio (interpretato da Richard Dreyfuss) che, dopo essere stato testimone di un avvistamento del primo tipo con una luce nella notte che compiva incredibili evoluzioni, ridicolizzato e abbandonato dalla famiglia e dagli amici a cui aveva rivelato il fatto, sognava intensamente una montagna peculiare degli Stati Uniti, il Devil's Peak, al punto da sentire l'irrefrenabile impulso di recarvisi. Dopo aver superato le immaginabili peripezie ed aver oltrepassato le misure di sicurezza imposte dal governo americano, il protagonista riesce ad assistere al primo contatto di un'immensa astronave aliena e al suo atterraggio in una base posta proprio dietro la montagna che lo ossessionava nei suoi sogni. Lì assiste attonito, assieme a scienziati e militari, allo sbarco sulla Terra di dolcissimi alieni grigi, evidentemente non cattivi ma interessati, come noi, alla conoscenza e allo sviluppo di rapporti con civiltà evolute nella galassia... Il protagonista, ignorato a quel punto dai militari, si avvicina all'astronave aliena e viene riconosciuto dai piccoli grigi che come bambini lo accolgono festosamente, facendolo salire con entusiasmo sulla loro nave-base. E così, tra la sorpresa e la curiosità, il nostro testimone bistrattato viene arruolato sul posto come astronauta dalla Nasa e parte per il mondo sconosciuto diventando, attraverso la sua bontà e la sua intraprendente tenacia di credere al suo sogno, l'ambasciatore dell'umanità presso questi alieni esploratori...Fantasia? Pare proprio di no, anche se forse i termini della questione appaiono un po' meno poetici. Pare infatti che un'equipe di umani abbia effettivamente operato per tredici anni, dal 1965 al 1978, su un pianeta distante 42 anni-luce da noi. Forse che Spielberg, per il suo film, si sia ispirato a un fatto accaduto realmente? I termini della questione però sono assai complessi. Le rivelazioni su quanto diremo infatti provengono da un ufficiale militare della DIA (Defense Intelligence Agency) in pensione, che si autodefinisce "Anonimo" e che per un anno e mezzo ha contattato via email un funzionario governativo americano chiamato Victor Martinez. Le informazioni ricevute da Martinez attraverso uno specifico forum ufologico privato sono sbalorditive, anche se ovviamente non possono in alcun modo trovare conferma certa.
Tali informazioni oggi sono integralmente contenute negli articoli di un sito web curato dall'ufologo Bill Ryan (www.serpo.org) a cui vi rimandiamo per approfondimenti. Tuttavia la questione rimane assai interessante, anche per via di alcuni commenti effettuati da un ex agente speciale dell'AFOSI (Ufficio per le investigazioni speciali dell'U.S. Air Force, l'aeronautica americana). Richard Doty, questo il nome del secondo informatore, ha confermato che le notizie rivelate da "Anonimo" sono vere, per quando non del tutto complete. Insomma, che sta accadendo? 
Possibile che l'America sia piena di ex agenti segreti in preda ai dubbi di coscienza? Mentre gli ufologi tendono a screditare il tutto ritenendolo solo un'opera di disinformazione effettuata dal Governo americano, noi di Sator ws pensiamo che questa storia presenti alcuni aspetti interessanti e per certi versi illuminanti. Come è nostro modo di fare, non riteniamo che ciò che mostriamo sia la verità assoluta, ma pensiamo possa essere un valido spunto di riflessione, che se fosse vera chiarirebbe molti punti oscuri delle vicende ufologiche degli ultimi sessant'anni. "Anonimo" racconta come la storia ebbe inizio proprio sessant'anni fa, nel 1947. L'ex ufficiale parla di un Ufo-crash in cui una nave aliena di piccole dimensioni si schiantò al suolo nel Nuovo Messico. E' chiaro il riferimento al celebre incidente di Roswell che ha fatto scrivere fiumi di inchiostro: ma secondo il nostro informatore, le cose non andarono come è stato divulgato, e poi di schianti ce ne furono ben due. Il primo è quello noto a sud-ovest di Corona, non distante appunto dalla cittadina di Roswell. L'altro invece sarebbe avvenuto a Pelona Peak, a sud della città di Datil. Del primo si sa molto, anche se probabilmente alcune informazioni rilasciate anche a distanza di anni sugli alieni di Roswell sono false, per depistare ciò che accadde in realtà. "Anonimo" afferma che l'Ufo si era schiantato provocando un solco molto profondo: quando le autorità giunsero sul posto, trovarono cinque corpi di alieni morti e uno ancora vivo, seppur ferito e disidratato. L'alieno, alto poco più di un metro, con la pelle bianco-grigiastra, occhi neri e cranio gigante su una struttura corporea esile, fu subito catturato e curato: gli venne data dell'acqua che bevve, mentre rifiutò il cibo. Dopo la sosta alla base di Roswell per le prime cure, l'entità biologica (in gergo ufologico definita EBE, anche se il termine preciso usato da "Anonimo" è "Eben") venne trasferita ai laboratori di Los Alamos assieme ai corpi dei compagni e ai frammenti dell'astronave raccolti dagli uomini dell'aviazione. A Los Alamos si provvide a conservare gli alieni deceduti in speciali celle frigorifere e iniziò il loro studio; contemporaneamente, si iniziarono i tentativi di comunicare con l'extraterrestre. Dopo alcuni mesi si decise di portarlo nella base aerea di Wright-Patterson nell'Ohio, quartier generale dell'Usaf. Qui l'alieno ebbe visite importanti: scienziati, politici e militari di rilievo, tra cui il presidente Truman.

Nessun commento: