La Chiesa ritorna sul tema e ancora una volta sceglie una data di grande valore simbolico...
Come già accaduto nel 2008, in una ormai celebre intervista a Padre Funes, apparsa sulle pagine dell’Osservatrore Romano, nella quale la Chiesa prendeva pubblicamente posizione sul tema UFO sostenendo che la presenza di tali fenomeni non sarebbe in contraddizione con la religione cattolica, il Vaticano torna ancora una volta a parlare in termini molto concreti dell’esistenza di una vita extraterrestre.
E per farlo sceglie una data che a molti sarà passata inosservata: il 6 novembre, lo stesso giorno in cui, 55 anni fa, nel 1954, una formazione composta da decine di oggetti luminosi fu vista disporsi a forma di croce greca, proprio sulla verticale dello Stato del Vaticano.
Solo una coincidenza? Oppure l’ennesima prova che il Vaticano, al pari di tutte le altre potenze mondiali, sta assumendo pian piano una precisa posizione “politica” rispetto alla questione della presenza extraterrestre?
Faccio soltanto notare che la precedente intervista(*) di Padre Funes fu pubblicata nel giorno dell’anniversario del miracolo di Fatima…
In ogni caso vi suggerisco di leggere molto attentamente quanto riportato nell’articolo reso pubblico dall’agenzia ASCA.
Citta’ del Vaticano, 6 nov – Si e’ aperta oggi in Vaticano una settimana di studi dedicata all’Astrobiologia, ovvero allo studio della vita fuori dalla terra, un’iniziativa che rientra nell’ambito dell’attuale Anno dell’Astronomia e organizzata dalla Pontificia Accademia delle Scienze insieme alla Specola Vaticana. Lo studio della possibilita’ di un’altra vita intelligente nell’universo oltre all’uomo, ha detto il card. Giovanni Lajolo che ha portato il saluto del Papa agli studiosi che partecipano all’incontro, e’ ”un compito che esige serieta’ scientifica e che non va confuso con la fantascienza”. ”Nella ricerca nessuna verita’ puo’ farci temere”, ha aggiunto, perche’ ”le scienze, proprio mentre aprono l’uomo a nuova conoscenza, contribuiscono a realizzare l’uomo come uomo”.
Per p. Jose’ Funes, direttore della Specola Vaticana, ”finora sappiamo che ci sono circa 350 stelle che hanno pianeti che girano loro intorno; tra questi pianeti, potrebbero essercene di simili alla terra. Ecco, questo e’ lo scopo dell’astrobiologia: cercare possibilita’ di vita nell’universo, al di fuori della terra”. Durante la settimana di studio, ‘’si presenteranno gli ultimi risultati per aiutarci a capire meglio a che punto siamo nella ricerca della vita nell’universo; e anche per fare il punto della situazione in una disciplina in cui crediamo che sia molto importante che la Chiesa sia coinvolta in questo tipo di ricerca, almeno nel seguire i principali risultati riconosciuti dalla comunita’ scientifica”.
Finora, spiega, ”non abbiamo nessuna prova dell’esistenza di vita, nemmeno nelle forme piu’ primitive, nell’universo.
Ancor piu’ si puo’ dire della vita intelligente al di fuori della terra”. Pero’, aggiunge, ”questo e’ un confine, una frontiera della scienza; credo che il paragone tra gli studi che compiono i biologi sulla terra, come le forme di vita anche molto primitive che possano sopravvivere a condizioni estreme, come ad esempio nelle profondita’ degli oceani, ci possono aiutare a comprendere anche le possibilita’ che esista la vita anche in altri mondi. Allo stesso tempo, se riuscissimo a scoprire se c’e’ vita fuori dalla terra, questo potrebbe aiutarci a comprendere meglio come si e’ formata e sviluppata la vita sul nostro pianeta”.
Fonti: Ansa.it - Ivanceci.it
Come già accaduto nel 2008, in una ormai celebre intervista a Padre Funes, apparsa sulle pagine dell’Osservatrore Romano, nella quale la Chiesa prendeva pubblicamente posizione sul tema UFO sostenendo che la presenza di tali fenomeni non sarebbe in contraddizione con la religione cattolica, il Vaticano torna ancora una volta a parlare in termini molto concreti dell’esistenza di una vita extraterrestre.
E per farlo sceglie una data che a molti sarà passata inosservata: il 6 novembre, lo stesso giorno in cui, 55 anni fa, nel 1954, una formazione composta da decine di oggetti luminosi fu vista disporsi a forma di croce greca, proprio sulla verticale dello Stato del Vaticano.
Solo una coincidenza? Oppure l’ennesima prova che il Vaticano, al pari di tutte le altre potenze mondiali, sta assumendo pian piano una precisa posizione “politica” rispetto alla questione della presenza extraterrestre?
Faccio soltanto notare che la precedente intervista(*) di Padre Funes fu pubblicata nel giorno dell’anniversario del miracolo di Fatima…
In ogni caso vi suggerisco di leggere molto attentamente quanto riportato nell’articolo reso pubblico dall’agenzia ASCA.
Citta’ del Vaticano, 6 nov – Si e’ aperta oggi in Vaticano una settimana di studi dedicata all’Astrobiologia, ovvero allo studio della vita fuori dalla terra, un’iniziativa che rientra nell’ambito dell’attuale Anno dell’Astronomia e organizzata dalla Pontificia Accademia delle Scienze insieme alla Specola Vaticana. Lo studio della possibilita’ di un’altra vita intelligente nell’universo oltre all’uomo, ha detto il card. Giovanni Lajolo che ha portato il saluto del Papa agli studiosi che partecipano all’incontro, e’ ”un compito che esige serieta’ scientifica e che non va confuso con la fantascienza”. ”Nella ricerca nessuna verita’ puo’ farci temere”, ha aggiunto, perche’ ”le scienze, proprio mentre aprono l’uomo a nuova conoscenza, contribuiscono a realizzare l’uomo come uomo”.
Per p. Jose’ Funes, direttore della Specola Vaticana, ”finora sappiamo che ci sono circa 350 stelle che hanno pianeti che girano loro intorno; tra questi pianeti, potrebbero essercene di simili alla terra. Ecco, questo e’ lo scopo dell’astrobiologia: cercare possibilita’ di vita nell’universo, al di fuori della terra”. Durante la settimana di studio, ‘’si presenteranno gli ultimi risultati per aiutarci a capire meglio a che punto siamo nella ricerca della vita nell’universo; e anche per fare il punto della situazione in una disciplina in cui crediamo che sia molto importante che la Chiesa sia coinvolta in questo tipo di ricerca, almeno nel seguire i principali risultati riconosciuti dalla comunita’ scientifica”.
Finora, spiega, ”non abbiamo nessuna prova dell’esistenza di vita, nemmeno nelle forme piu’ primitive, nell’universo.
Ancor piu’ si puo’ dire della vita intelligente al di fuori della terra”. Pero’, aggiunge, ”questo e’ un confine, una frontiera della scienza; credo che il paragone tra gli studi che compiono i biologi sulla terra, come le forme di vita anche molto primitive che possano sopravvivere a condizioni estreme, come ad esempio nelle profondita’ degli oceani, ci possono aiutare a comprendere anche le possibilita’ che esista la vita anche in altri mondi. Allo stesso tempo, se riuscissimo a scoprire se c’e’ vita fuori dalla terra, questo potrebbe aiutarci a comprendere meglio come si e’ formata e sviluppata la vita sul nostro pianeta”.
Fonti: Ansa.it - Ivanceci.it
*Articolo correlato: Padre Funes, 13 Maggio 2008:"Possibile credere in Dio e negli Extraterrestri"
http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/2009/11/il-vaticano-e-la-vita-extraterrestre.html
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