Ipotesi avveniristiche e ricostruzioni tra scienza e fantascienza
di MARINA CAVALLIERI
LA CRONOLOGIA DEL FUTURO
La storia del futuro inizia da una data precisa, dal 2019 di "Blade Runner, il film di Rydley Scott tratto da un romanzo di Philip Dick, racconta di una megalopoli multietnica, popolata da un'umanità errante e da replicanti, un mondo governato dai codici dell'informatica e dalla bioingegneria, è questo il futuro più riconoscibile, la visione più prossima al presente che viviamo. "Blade Runner è la porta d'accesso alla nuova epoca, è un film che ha colto il senso profondo del trapasso, il grande paradosso è che abbiamo superato il 2000 ma forse non ce ne siamo ancora accorti", spiega Sergio Brancato, sociologo, uno degli organizzatori. La storia prosegue poi con "Star trek", la serie televisiva che racconta la conquista dello spazio profondo e remoto, poi sospingendosi sempre in avanti, muovendosi tra letteratura cinema e fumetto, si arriva al futuro estremo, raccontato da scrittori come Robert A. Heilen e Isaac Asimov, siamo nel 50.000, ai limiti estremi dell'evoluzione umana. La Storia si conclude con la morte della terra e gli umani che si diffondono nell'Universo.
"C'è poi una sezione dedicata all'antropologia aliena, ritratti recuperati dall'immaginario, una campionatura significativa di alieni che abbiamo immaginato d'incontrare nel nostro futuro", spiega Andrea Pollarini, della Scuola superiore del Loisir, "abbiamo anche organizzato l'incontro con un astrofisico, Steno Ferluga, per confrontare il futuro immaginato nella fantasia e quello previsto dagli scienziati. Perché le forme di futuro ipotizzate dalla fantascienza non sono mai casuali e antiscientifiche". E in tutto ciò che si è immaginato, tra paure, sogni, desideri e fobie, c'è sempre inspiegabilmente una traccia di vero.
(28 giugno 2008)
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/spettacoli_e_cultura/mostra-futuro-riccione/mostra-futuro-riccione/mostra-futuro-riccione.html
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