WASHINGTON — Di solito, prima di lanciare le teorie alternative o cospirative su Internet si aspetta qualche ora. Più un evento è difficile da decifrare e più crescono le possibilità di offrire spiegazioni non ufficiali. Ombre che si sono allungate sulla tragedia dell’Airbus con molti dubbi e sospetti. Alcuni legittimi, sorretti da valutazioni tecniche. Altri partoriti dalla fantasia e dalla convinzione che vi sia sempre un segreto inconfessabile. Al primo partito appartengono gli appassionati di aeronautica che suggeriscono confronti con altri incidenti, citano rapporti, interrogano gli esperti. E ricordano, ad esempio, il volo Egyptair 990 finito nell’Atlantico nel 1999. Disastro provocato — a seconda dei pareri — dal gesto kamikaze del pilota egiziano o da un’avaria improvvisa. Spostando di molte miglia verso nord est la rotta del jet francese c’è chi pensa al misterioso Triangolo delle Bermuda, tomba marina per decine di navi e aerei. Scenario alternativo: il jet ha avuto un incontro ravvicinato con Ufo e le onde elettromagnetiche potrebbero aver causato il blocco degli apparati. Qualcuno rammenta di aver visto un documentario in tv sulla presenza di campi magnetici al largo delle coste brasiliane che avrebbero fatto impazzire i sistemi di bordo. Restano alla finestra i frequentatori dei siti pronti, in occasioni come questa, a mettere rivendicazioni sul Web o ad alludere a «punizioni divine ». Ma c’è ancora tempo e i commenti che parlano di possibile «esplosione» potrebbe ispirare qualche comunicato. E non manca chi riesce persino a scherzare sovrapponendo la passione per i polpettoni televisivi all’ultima fiammella di speranza: «Quando ho sentito la notizia ho subito pensato: ma è come Lost, forse il jet è ammarato e i passeggeri sono un’isola». L’isola che non c’è. fonte: Corriere.it http://www.segnidalcielo.it/mistero_airbus_ufo.html
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