WIWANYAG WACIPI – DANZA DEL SOLE
Nonno Caga Mato Wambli, Eagle Bear, conosciuto come Frank Fools Crow, così parlò a riguardo della Danza del sole “ è la più potente delle nostre sacre cerimonie e non si può dire di conoscere né di capire il nostro modo di vita tradizionale, senza conoscere né capire la danza del sole, il sole non è Dio ma insieme alle quattro direzioni e alla Sacra Pipa è uno strumento al servizio di Wakan tanka per il bene di tutto il mondo, ringraziamo il sole attraverso le nostre preghiere e la nostra sofferenza perché vegli sul mondo e si prenda cura di noi e continua…..le preghiere inviate sono per il bene del popolo, non solo il nostro, ma per tutti i popoli del mondo”.
Per i Lakota e altri popoli delle pianure la Danza del sole è un mezzo per elevarsi, rappresenta la più alta espressione spirituale.
Tutti partecipano alla preghiera al digiuno, alla sofferenza dei propri cari e amici che danzano e pregano ed è per questo che la nazione Lakota e tutti i popoli del mondo ricevano le benedizioni di Wakan Tanka.
Dato il fatto che ci sono alcune differenze nel modo di eseguire la danza del sole tra un popolo delle pianure ed un altro, né parlerò in forma generale senza scendere nei particolari della cerimonia.
La Danza del sole si svolge nei mesi estivi in coincidenza della luna piena, in una struttura in legno non coperta che forma un perfetto cerchio chiamato “cerchio del mistero” e dove i danzatori pregano e soffrono per quattro giorni e quattro notti.
A una certa distanza dal sacro cerchio viene adibita una cucina per le necessità dei bambini, dei vecchi e i malati durante lo svolgimento della cerimonia.
Nei luoghi d’ombra si costruiscono accampamenti dove le persone trovano un po’ di fresco e di riparo durante la notte.
All’interno del cerchio sacro esattamente al centro, viene scavata una buca e in quel punto viene piantato un albero di pioppo di circa 12, 15 metri.
L’ albero è individuato da alcuni esploratori e definitivamente scelto dal Wicasa Wakan ( uomo sacro), una giovane donna vergine con un ascia sferra quattro colpi ciascuno per le sacre direzioni, dopo di ché viene abbattuto da alcuni uomini e ripulito dei rami lasciandone soltanto sulla parte superiore.
La sofferenza dell’albero e la sua morte dopo quattro giorni, rappresentano lo spazio di tempo che vi è tra il gettare via la nostra passata ignoranza, il peccato, per ritrovare l’inizio di un nuovo ciclo vitale fatto di speranza e nuova conoscenza.
I danzatori come prima cosa si purificano più volte con il rito inipi dopo di ché vengono introdotti nel Cerchio Sacro.
I danzatori vestono soltanto di una gonnella, al collo un fischietto d’osso d’aquila e una corona di salvia sulla fronte ai polsi e alle caviglie.
Il terzo giorno di preghiera generalmente si effettua a chi lo desidera le trafitture sul proprio petto.
Sul petto del danzatore vengono fatte due incisioni pressoché parallele e vi si infila un bastoncino di legno di ciliegio delle lunghezza di circa dieci centimetri.
All’estremità dei bastoncini viene fissata una corda a forma di Y mentre l’altra estremità della corda è fissato all’albero sacro.
I danzatori avanzando e poi retrocedendo verso l albero e con questo movimento lento ma costante fanno sì che la corda si tiri tanto ché la pelle del proprio petto si sollevi.
In un lasso di tempo di circa due ore ( il tempo può variare da danzatore a danzatore ) il danzatore si libera dalla corda lacerando la pelle del suo petto.
Sia nella preparazione che nel suo svolgimento fino alla fine delle trafitture, il danzatore viene assistito dall’intercessore della Danza del sole.
Sempre Frank Fools Crow in merito alle trafitture disse “ molti pensano che sia una cosa terribile ma i sioux appresero la danza del sole da Wakan tanka e la onorano celebrandola come ci è stato insegnato, da quando l’ uomo bianco è venuto tra noi e ci ha spiegato che Dio inviò suo figlio perché si sacrificasse, abbiamo compreso che il nostro sacrificio è simile a quello di Gesù Cristo.
Riguardo all’opinione dell’uomo bianco in merito a quello che facciamo, Gesù Cristo fece qualcosa di molto più terribile.
Sopportò pene e sofferenze maggiori e fu ferito anche ad un fianco.
Anche la corona di spine di Cristo si ritrova nel cerchio di salvia che i danzatori portano intorno alla testa.
Tutto anche la pelle si considera un’ offerta a Dio, da cui la pelle proviene”.
Molto spesso nella Danza del sole si celebrano anche altre cerimonie come il rito dell’ unka e della foratura delle orecchie.
http://www.sentierorosso.com/Pagine/danzadelsole.htm
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