LACENO (28 luglio) - Ufo sul Laceno, tre foto racchiudono il mistero. Tre scatti in rapida sequenza, in cui è tracciato il percorso dell’oggetto volante nel cielo dell’altopiano. Le ha scattate il geometra di Montella Rizieri Romaniello. Sono state realizzate in pochi secondi l’una dall’altra. Vi è stampata, in pratica, la traiettoria compiuta dall’oggetto. In una si nota la sagoma in lontananza spuntare dalla montagna, con una piccola coda di fuoco, in un’altra il «disco» è già all’altezza del lago e nell’ultima l’oggetto sta abbandonando il cielo del Laceno (come si rileva nella foto, ndr). Tutto in poche frazioni di secondo che danno anche una stima sulla velocità supersonica con cui si muoveva quella sagoma piatta a qualche centinaio di metri d’altezza dall’altopiano bagnolese.
A scoprire l'oggetto sulle tre foto sono stati proprio i militari, al computer. Il particolare era sfuggito anche al geometra che aveva notato la forma piatta tipica dei dischi volanti in una sola delle immagini digitali. Niente di visibile ad occhio nudo.
Le eventuali presenze aliene tra il Cervialto ed il Rajamagra potrebbero essere certificate anche da una delle 29 sezioni investigative scientifiche in cui si articola il Ris di Roma. Il materiale fotografico è stato difatti rapidamente acquisito dai carabinieri della Compagnia di Montella, diretta dal capitano Saccone. Le foto e le dichiarazioni del professionista montellese saranno inviate ai Ris, in particolare al Reparto tecnologie informatiche, che con i suoi potenti mezzi ad alta precisione potrebbe rilevare altri particolari utili.
La testimonianza del geometra. Il trentenne ha ribadito di non avere visto nulla a occhio nudo nel cielo caldissimo e limpido di Laceno, di avere scattato, verso le 11, una decina di foto in tutto in riva al lago. Il mistero dell’estate, insomma, è destinato ancora a far parlare sul Laceno e in Alta Irpinia turisti e residenti che s’interrogano in questi giorni sull’avvistamento. «Forse - dice qualcuno - ci vuole proprio un Ufo per risollevare le sorti del turismo sul Laceno».
A scoprire l'oggetto sulle tre foto sono stati proprio i militari, al computer. Il particolare era sfuggito anche al geometra che aveva notato la forma piatta tipica dei dischi volanti in una sola delle immagini digitali. Niente di visibile ad occhio nudo.
Le eventuali presenze aliene tra il Cervialto ed il Rajamagra potrebbero essere certificate anche da una delle 29 sezioni investigative scientifiche in cui si articola il Ris di Roma. Il materiale fotografico è stato difatti rapidamente acquisito dai carabinieri della Compagnia di Montella, diretta dal capitano Saccone. Le foto e le dichiarazioni del professionista montellese saranno inviate ai Ris, in particolare al Reparto tecnologie informatiche, che con i suoi potenti mezzi ad alta precisione potrebbe rilevare altri particolari utili.
La testimonianza del geometra. Il trentenne ha ribadito di non avere visto nulla a occhio nudo nel cielo caldissimo e limpido di Laceno, di avere scattato, verso le 11, una decina di foto in tutto in riva al lago. Il mistero dell’estate, insomma, è destinato ancora a far parlare sul Laceno e in Alta Irpinia turisti e residenti che s’interrogano in questi giorni sull’avvistamento. «Forse - dice qualcuno - ci vuole proprio un Ufo per risollevare le sorti del turismo sul Laceno».
LE FOTO
.
Fonte: link
http://noiegliextraterrestri.blogspot.com/2009/07/avvistamento-ufo-laceno-il-mistero-in.html
Nessun commento:
Posta un commento