Le Forze Militari americane decidono di d'interrompere il rilascio della documentazione fotografica satellitare sui fenomeni dei bolidi e delle palle di fuoco in atmosfera.
Cosa si cela dietro questa decisione?
di Luca Scantamburlo per Misteritalia
Chi ha avuto la fortuna di assistere ad un bolide in atmosfera, sicuramente ricorderà il fascino che questo fenomeno celeste esercita: solca il cielo illuminando la notte e – se si verifica alla luce del Sole – non passa inosservato, in quanto dura diversi secondi e lascia spesso una lunga scia. In termini scientifici un bolide può essere definito come l'ingresso in atmosfera di materiale proveniente dallo Spazio capace di resistere a lungo alla disintegrazione per attrito, al punto da dare luogo ad una spettacolare meteora più brillante del pianeta Venere (emissione di energia radiante, sotto forma di luce ed intenso calore).
Ciò è dovuto alla dimensione di tale materiale roccioso o metallico, da pochi centimetri ad alcuni metri (quindi superiore ai piccoli granelli di polvere cosmica che danno luogo alle celebri stelle cadenti, o meteore). La luminosità di alcuni bolidi può superare anche quella della Luna piena. Essi – durante la loro caduta sulla Terra - possono esplodere e frammentarsi, dando luogo a suggestivi colori in funzione della particolare composizione del meteoroide (che, giunto a terra, prende il nome di meteorite).
Recentemente (giugno 2009) una strana decisione del Ministero della Difesa statunitense ha imposto la classificazione di segretezza sui bolidi (e sulle “fireballs” - in lingua inglese - più in generale).
Il titolo dell'articolo che ha diffuso la notizia è “Military Hush-Up: Incoming Space Rocks Now Classified”, a firma di Leonard David, il quale è stato caporedattore delle riviste americane Ad Astra e Space World, della Società Nazionale dello Spazio. Da una decina d'anni egli scrive per il sito Space.com – dove è apparso il suo articolo sulla classificazione dei dati sui bolidi e sulle palle di fuoco in atmosfera. La notizia è stata ripresa anche dal network americano Fox.
Per 15 anni – ci racconta l'articolo – gli scienziati di tutto il mondo hanno potuto usufruire dei dati ottenuti dalla rete satellitare militare statunitense di sorveglianza, a proposito di questi eventi in atmosfera. Tale improvvisa decisione – hanno sottolineato alcuni esponenti della comunità scientifica – ci priva di importanti fonti d'informazioni sulla minaccia di piccoli asteroidi in rotta di collisione con la Terra. L'uso duale della rete satellitare – a scopi di ricerca scientifica civile e dunque non solo per uso spionistico o di difesa – ora è stato interrotto, ed è un vero peccato, ci spiegano alcuni scienziati, poiché si era creata una bella sinergia.
Le domande che mi pongo sono le seguenti: possibile che alla base di questa decisione ci sia soltanto il timore che potenze straniere comprendano la posizione dei satelliti militari da cui vengono effettuate le osservazioni? Oppure c'è il concreto rischio che determinati eventi futuri connessi a segni nel cielo possano in qualche modo diventare protagonisti delle cronache dei mass media? Si vogliono forse celare specifiche informazioni all'opinione pubblica ed alla comunità scientifica, che potrebbero condurre alla comprensione di determinati ed anomali meccanismi del Sistema Solare, caratterizzati da un andamento ciclico e destinati a presentarsi a breve? Una pioggia intensa di meteore? L'arrivo di una cometa massiccia e potenzialmente pericolosa per la Terra? Entrambe le cose?
© Luca Scantamburlo
Fonte originale della notizia:
By Leonard David
SPACE.com
10 giugno 2009
Bibliografia: Osservare il cielo. Corso di Astronomia Pratica, a cura del Gruppo Astrofili Lariani
Fonte:
http://www.altrogiornale.org/news.php
Cosa si cela dietro questa decisione?
di Luca Scantamburlo per Misteritalia
Chi ha avuto la fortuna di assistere ad un bolide in atmosfera, sicuramente ricorderà il fascino che questo fenomeno celeste esercita: solca il cielo illuminando la notte e – se si verifica alla luce del Sole – non passa inosservato, in quanto dura diversi secondi e lascia spesso una lunga scia. In termini scientifici un bolide può essere definito come l'ingresso in atmosfera di materiale proveniente dallo Spazio capace di resistere a lungo alla disintegrazione per attrito, al punto da dare luogo ad una spettacolare meteora più brillante del pianeta Venere (emissione di energia radiante, sotto forma di luce ed intenso calore).
Ciò è dovuto alla dimensione di tale materiale roccioso o metallico, da pochi centimetri ad alcuni metri (quindi superiore ai piccoli granelli di polvere cosmica che danno luogo alle celebri stelle cadenti, o meteore). La luminosità di alcuni bolidi può superare anche quella della Luna piena. Essi – durante la loro caduta sulla Terra - possono esplodere e frammentarsi, dando luogo a suggestivi colori in funzione della particolare composizione del meteoroide (che, giunto a terra, prende il nome di meteorite).
Recentemente (giugno 2009) una strana decisione del Ministero della Difesa statunitense ha imposto la classificazione di segretezza sui bolidi (e sulle “fireballs” - in lingua inglese - più in generale).
Il titolo dell'articolo che ha diffuso la notizia è “Military Hush-Up: Incoming Space Rocks Now Classified”, a firma di Leonard David, il quale è stato caporedattore delle riviste americane Ad Astra e Space World, della Società Nazionale dello Spazio. Da una decina d'anni egli scrive per il sito Space.com – dove è apparso il suo articolo sulla classificazione dei dati sui bolidi e sulle palle di fuoco in atmosfera. La notizia è stata ripresa anche dal network americano Fox.
Per 15 anni – ci racconta l'articolo – gli scienziati di tutto il mondo hanno potuto usufruire dei dati ottenuti dalla rete satellitare militare statunitense di sorveglianza, a proposito di questi eventi in atmosfera. Tale improvvisa decisione – hanno sottolineato alcuni esponenti della comunità scientifica – ci priva di importanti fonti d'informazioni sulla minaccia di piccoli asteroidi in rotta di collisione con la Terra. L'uso duale della rete satellitare – a scopi di ricerca scientifica civile e dunque non solo per uso spionistico o di difesa – ora è stato interrotto, ed è un vero peccato, ci spiegano alcuni scienziati, poiché si era creata una bella sinergia.
Le domande che mi pongo sono le seguenti: possibile che alla base di questa decisione ci sia soltanto il timore che potenze straniere comprendano la posizione dei satelliti militari da cui vengono effettuate le osservazioni? Oppure c'è il concreto rischio che determinati eventi futuri connessi a segni nel cielo possano in qualche modo diventare protagonisti delle cronache dei mass media? Si vogliono forse celare specifiche informazioni all'opinione pubblica ed alla comunità scientifica, che potrebbero condurre alla comprensione di determinati ed anomali meccanismi del Sistema Solare, caratterizzati da un andamento ciclico e destinati a presentarsi a breve? Una pioggia intensa di meteore? L'arrivo di una cometa massiccia e potenzialmente pericolosa per la Terra? Entrambe le cose?
© Luca Scantamburlo
Fonte originale della notizia:
By Leonard David
SPACE.com
10 giugno 2009
Bibliografia: Osservare il cielo. Corso di Astronomia Pratica, a cura del Gruppo Astrofili Lariani
Fonte:
http://www.altrogiornale.org/news.php
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