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martedì 5 maggio 2009

LEMURIA, MU E ATLANTIDE DIETRO LE VISIONI DI EDGAR CAYCE



di Daniela Bortoluzzi
per Edicolaweb



Tra gli anni '20 e '40 dello scorso secolo, Edgar Cayce, il cosiddetto "Profeta Dormiente", divenne famoso soprattutto per le sue convinzioni su Atlantide.

I suoi monologhi avvenivano sempre durante uno stato di semi-trance e, al suo risveglio, non si ricordava nulla di quanto aveva detto. Durante questo inusuale processo, Edgar Cayce era convinto che la sua mente, o forse l'anima, fosse in grado di utilizzare quello che Carl Jung chiamava "inconscio collettivo", per attingere alle memorie del passato, inclusa Atlantide.
Molto meno note furono le descrizioni di Cayce d'una civiltà precedente: l'Impero di Mu nell'Oceano Pacifico o Lemuria. Diceva, per esempio, che l'Andrean, o la costa sul Pacifico del Sudamerica, occupava al tempo (in epoca antidiluviana) l'estrema porzione orientale della Lemuria.
Quando fece questa dichiarazione, circa 70 anni fa, gli oceanografi sapevano ben poco di quanto giacesse sotto il Pacifico. Solo recentemente confermano che la superficie sommersa di un arcipelago si connetteva con le coste Peruviane come terraferma, fino ad affondare in un momento imprecisato degli ultimi 10.000 anni. Noto oggi come Nazca Rise (Pendio di Nazca), esso calza perfettamente con la descrizione di Cayce della parziale locazione della Lemuria...
A cominciare dal marzo 1995, dei sub giapponesi cominciarono a scoprire i resti d'una città - completa di viali lastricati, archi in pietra, grandi piazze e scalinate - a una profondità di 6-30 metri al largo di Okinawa. Fotografate e sorvegliate, queste rovine sono state la prima prova fisica della civiltà perduta, da quando Cayce ne parlò oltre mezzo secolo fa.
Una prova come questa si combina perfettamente con le sue "Letture del Libro della Vita" (o "Cronache di Akasha") per descrivere grossolanamente Lemuria come una catena interrotta di arcipelaghi e isole che collegavano il Pacifico dalla costa del Sudamerica - secondo quanto diceva Cayce - fino al Giappone, dove i sub trovarono la città inabissata.
Dal momento che né Atlantide, né Lemuria erano continenti in senso stretto geologico, entrambe furono effettivamente "continentali" in quanto a lontana gettata d'influenza e vasta estensione culturale.
La civiltà del Pacifico era nota come "Lemuria" e "Mu". Entrambi questi nomi appaiono alternativamente attraverso le tradizioni mitologiche, ma non è stata riscontrata alcuna differenza nel significato tra di loro.
I rifugiati provenienti da Mu portarono con loro certi importanti documenti durante la fuga verso la più vicina terraferma. Cayce ci racconta che i Lemuriani di razza scura furono i primi della grande orda di stranieri che raggiunsero il Perù.
James Churchward, che per primo rese popolare Mu nelle sue serie di libri degli anni '20, scrisse che l'aristocrazia della Lemuria era regolata da una razza bianca. E infatti, le leggende Polinesiane parlano ancora di eroi dalla pelle bianca e capelli biondi, che approdarono alle isole del Pacifico dopo l'affondamento in mare della loro terra natale.
I Chumash della California mostrano molte caratteristiche caucasiche, come barbe folte e non rade come gli altri Indiani. Inoltre, queste tribù native di gente bianca raccontano l'arrivo dei loro antenati da un'isola sprofondata negli abissi e considerata una delle loro lontane isole sacre "Limu". Sembra anche che una popolazione nera risiedesse a Mu, discendente di quella migrazione proveniente dall'Est e stabilitasi nella Micronesia, dove divennero gli attuali Negritos.
Altri Lemuriani neri viaggiarono verso le Americhe, dove parteciparono alla civilizzazione Olmeca del Messico, e furono poi immortalati dalle enormi teste scolpite in pietra dai loro antichi arigiani.
La razza scura di cui parlava Edgar Cayce sembrerebbe esser stata la maggioranza della popolazione nativa di Lemuria, i cui discendenti comprenderebbero anche i moderni polinesiani, a dispetto delle importanti influenze dall'Asia e dall'India.
Churchward, che pubblicò i suoi libri decenni prima che il materiale di Cayce fosse universalmente noto, dichiarò a sua volta che una razza scura risiedeva a Mu.
Cayce divulgò le seguenti informazioni in risposta alla questione concernente l'aspetto della superficie terrestre durante lo Zenith della grandezza Atlantidea: "Quindi, questa porzione di terra, che era dunque il Sud Pacifico di Lemuria [Mu], iniziò a sparire ancor prima di Atlantide, a causa dei cambiamenti che si stavano verificando verso l'ultima parte di quel periodo, che sarebbe stato chiamato o 10.700 anni di luce o anni terrestri, o presentandoli come Adamo [nella Bibbia Adamo e i suoi discendenti avrebbero vissuto centinaia di anni, se si fosse trattato di anni terrestri attuali]."
Cayce sembra riferirsi al calendario solare (anni di luce o anni terrestri). È deducibile che il periodo di cui parla possa riferirsi a 10.700 anni di luce fa, dal momento che attualmente capiamo il tempo in relazione alla velocità con cui viaggia la luce.
La distruzione di Mu comincia a datarsi, pertanto, intorno all'8.700 a.C.; ma questa data è a sua volta piuttosto problematica. Infatti, se effettivamente esisteva una civiltà in quell'epoca, allora fiorì in un vuoto costiero americano, assolutamente tagliato fuori da entrambe le coste del Sud-Est Asiatico e Pacifico.
In quella posizione, infatti, gli archeologi non potranno trovare alcuna traccia di influenze culturali di qualche tipo fino a molto più tardi.
A quel tempo Mu probabilmente era sotto le onde, 107 secoli fa, e i suoi sopravvissuti lasciarono un "impatto zero" nell'attuale Perù, dove i primi centri cerimoniali noti non furono costruiti per almeno altri 5.200 anni, un periodo abbastanza contemporaneo ai primi risvegli di civiltà in Cina e Thailandia.
Se la comprensione degli archeologi sull'Asia e l'America (per non parlare delle Isole del Pacifico) nel IX millennio a.C. è corretta, allora o Cayce aveva torto, o non lo abbiamo capito. Per accettare la sua data, dovremmo riconoscere che la nostra concezione del mondo di 10.700 anni fa è assurda e disgraziatamente incompleta.
Geologicamente, tuttavia, il periodo temporale di Cayce è più credibile. Gli scienziati credono che i mari si siano alzati improvvisamente con la fine dell'ultima Era Glaciale a livelli sufficienti per affondare la città di pietra recentemente scoperta vicino a Okinawa.
Tornando a dare un'occhiata da vicino al suo "Libro della Vita", Cayce disse: "Lemuria iniziò a scomparire nell'8.700 a.C."
È assolutamente concepibile, e più lontano geologicamente, che il processo di totale inabissamento abbia impiegato millenni per completarsi, piuttosto che con qualche improvviso sconvolgimento naturale.
Infatti, le rovine di Okinawa, che sono in condizioni relativamente buone, rispecchiano proprio una graduale inondazione: non ci sono evidenti segni di catastrofismo, implicando una lenta "sepoltura" sotto la superficie di un oceano in continuo aumento.
Così come l'arcipelago di Mu cedette davanti alla forza usurpatrice del mare, anche i Lemuriani si ritrovarono con meno territorio e furono costretti a migrare, come risulta dalle prime civilizzazioni dell'Asia e delle Americhe.
Cayce ci racconta che i Lemuriani erano molto diversi dagli imperialistici Atlantidei e potevano essere riluttanti a farsi valere in terra straniera.
Il loro auto-imposto isolamento avrebbe potuto essere parte della personalità culturale di Mu, molto vicina a quella feudale giapponese fino al XIX secolo.
Se accettiamo questa interpretazione della data di Cayce, insieme con le prove archeologiche in Perù e a Okinawa, allora Lemuria emerge come probabile "prima" civiltà del mondo, forse precedente Atlantide, con cui era - almeno parzialmente - contemporanea.
Scrive Carlson: "Secondo Churchward, Mu era un continente nel Pacifico. Ci furono - scrisse - quattro grandi cataclismi; il primo databile al Miocene, quindi a circa 800.000 anni fa; il secondo fu un episodio meno violento, circa 200.000 anni fa; e il più grande di tutti avvenne intorno a 80.000 anni fa. Un quarto e finale evento fu la catastrofe di 12.000 anni fa, che spedì Mu e milioni di suoi abitanti nelle profondità in un 'vortice di fuoco e acqua'".
Carson qui confonde il Teosofista di Madame Blavatsky, W. Scott-Elliot, con James Churchward. Costui scrisse che la civiltà del Pacifico fu distrutta verso il 10.000 a.C. e che qualcosa come 64 milioni di abitanti perirono in una catastrofe naturale di inaudita violenza.
Ma se preso alla lettera, come Churchward sembra aver fatto, i suoi parametri di datazione per la distruzione di Mu sono ancor più incredibili di quelli di Cayce. Le sue prime fonti furono certi documenti trovati in un tempio indiano, dei quali usò la traduzione letterale per le sue fondamentali conclusioni.
Quasi di sicuro, quei primi materiali furono scritti originalmente da cronisti la cui concezione del tempo non era la stessa nostra. Molto spesso, possedevano calendari lunari o siderali, e capivano gli "anni lunari" per contare i mesi o gli "anni stellari" per dei passaggi di tempo più lunghi o più brevi.
Non sappiamo quale tipo di scala temporale fosse usata nei documenti trovati da Churchward. Accettando la data di 12.000 anni fa come letteralmente vera, questa colloca Mu nell'ultima era Glaciale, quando le condizioni tropicali che descrive non esistevano.
Nessuna traccia di alcunché databile a quel periodo che possa suggerire una vita civilizzata è stata mai trovata da nessuna parte, men che meno nel Pacifico.
È interessante notare che Platone scrisse che Atlantide fu distrutta 11.500 anni fa, proprio cinque secoli dopo la Mu di Churchward. È stato inoltre ipotizzato recentemente che gli anni di Platone fossero "lunari" e non "solari". La sua data del 9.500 a.C. andrebbe quindi a piazzarsi molto più in là, verso il 1.200 a.C., alla fine dell'Età del Bronzo.
Se anche le fonti di Churchward avessero usato un calendario lunare (infatti gli storici religiosi Hindu calcolano spesso il tempo in anni lunari), la loro attuale data della distruzione di Mu potrebbe essere stata circa il 1.250 a.C., due generazioni prima dell'attuale perdita di Atlantide.
Questa data è possibile secondo il pensiero convenzionale, non solo perché si adatta molto bene nel contesto delle altre civiltà, ma perché coincide anche con i massicci sconvolgimenti geologici che si sono manifestati in giro per il mondo.
Cayce diceva sempre che Lemuria fu distrutta prima di Atlantide, ma non indicò mai quanti anni prima, e gli investigatori hanno sospettato a lungo che il destino di entrambe fosse stato in qualche modo legato alla stessa catastrofe.
Se la data del 10.700 di Cayce rappresentava l'inizio dell'affondamento di Mu, un calcolo lunare per il periodo posto da Churchward poteva aver segnato la sua distruzione finale.
Secondo Cayce, quella catastrofe colpì effettivamente anche il continente del Sudamerica: "Nella vita precedente questa, troviamo l'Entità nei giorni in cui la gente proveniente dalle acque nell'area sommersa delle porzioni meridionali dell'attuale Perù, quando la Terra fu divisa e la gente cominciò di nuovo ad abitare la Terra. L'Entità era tra coloro che riuscirono a raggiungere le zone più alte e poi nel nome di Omrui, e cambiò in Mosé, in quanto l'Entità divenne il legislatore e la guida, o il patriarca di quell'Era e diede molta assistenza a quei pochi che si erano raccolti attorno all'Entità."
A nord di Trujillo, sulla costa settentrionale del Perù, si trovano le rovine di una estesa città pre-incaica nota come Chan Chan. Durante gli scavi del Palazzo del Governatore, gli archeologi scoprirono un'estensione incredibilmente vasta di pareti decorate con un particolare "murale": raffigurava una città sommersa di forma piramidale con dei pesci che nuotavano sulla sua sommità.
Churchward avrebbe potuto riferirsi al murale di Chan Chan, quando scrisse: "Esistono rovine che, per la loro locazione, e i simboli che le decorano, ci raccontano del continente perduto di Mu, Madre Terra dell'Uomo." Che questa scena rappresenti la perduta Mu è sottinteso dal vero nome del popolo che aveva creato Chan Chan: i Chimu.
Raccontavano che la loro civiltà era stata fondata dall'eroe della loro cultura primitiva, Taycanamu, come lascito del "grande dio dell'oltremare", che gli aveva dato la reale commissione di costruire una città grandiosa. Egli fondò Chan Chan, e fu dai suoi discendenti che tutti i successivi monarchi Chimu trassero la loro linea dinastica.
Che questa storia della fondazione Nativa Americana rappresenti l'apporto della cultura Lemuriana fino al Perù è evidente e conferma le dichiarazioni di Cayce nel descrivere le migrazioni da Mu alle coste Sudamericane del Pacifico.
Raccontano le descrizioni spagnole dei nativi peruviani, che decisero che Chimu fosse scelto come centro amministrativo di Pacatnamu, dopo il suo primo legislatore.
In un altro sito archeologico negli altopiani della Andahuaylas Valley, nei pressi di Cuzco, gli scavatori trovarono un bacile di pietra vecchio di 3.440 anni, contenente manufatti metallici con sottili lamine d'oro battuto, la più antica prova di lavorazione di preziosi nelle Ande. Il nome del sito dove fu fatta quest'importante scoperta è Muyu Moqo.
Chimu, Taycanamu, Pacatnamu e Muyu Moqo incorporano nei loro caratteri e nomi la sorgente lemuriana della civiltà Peruviana. Benché le tradizioni contengono ovviamente molti miti e allegorie, esse nominano anche luoghi ed eventi identificabili nelle documentazioni archeologiche.
I pochi e scontati confronti tra questa documentazione archeologica e il "Libro della Vita" di Edgar Cayce non fanno altro che affermare la credibilità del "Profeta Dormiente". Dimostrano che la perduta Lemuria era un luogo reale, la Madre Terra dell'Umanità.
http://www.edicolaweb.net/icone08a.htm

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