I telescopi puntati al cielo e il nuovo astro in arrivo
Recenti ricerche hanno portato ad ipotizzare l'esistenza di un corpo celeste oltre il sistema solare che influisce sull'orbita di comete e provoca anomalie nelle orbite di Urano e Nettuno. Ufficialmente i primi articoli sulla ricerca da parte della Nasa di un nuovo e misterioso pianeta, il pianeta X, sono usciti all'inizio degli anni '80, ma da voci trapelate tra gli addetti ai lavori, non solo sarebbe stato scoperto ma il suo avvicinamento rientrerebbe nei massimi livelli di segretezza della CIA e del Vaticano.
Nell'82 la Nasa rilasciò un comunicato in cui metteva le mani avanti lasciando intendere che probabilmente c'era un oggetto misterioso oltre i pianeti del nostro sistema solare e la stampa si riempi di articoli più o meno realisti che abbinavano la scoperta al Pianeta X.
L'anno dopo, grazie ai dati ottenuti con il telescopio orbitale IRAS (ricerca a raggi infrarossi), fu decisivo per la divulgazione pubblica delle nuove scoperte grazie ai media, ormai in allerta scoop. La risposta alle urgenti richieste di spiegazioni fu questa, data da uno scienziato dell'IRAS: 'Tutto ciò che posso dire è che noi non sappiamo cosa sia...Abbiamo calcolato che potrebbe essere a solo 80 miliardi di km e ipotizziamo sia in fase di avvicinamento alla Terra'.
Ma veniamo ai dati che sono stati divulgati da fonti ufficiali e non.
IRAS scoprì un planetoide con un orbita contraria a quella degli altri pianeti e grande 5 volte la Terra nella zona di Orione (da sud quindi) oltre il nostro sistema solare, difficile per gli studiosi definire se fosse un pianeta, una mega-cometa o una giovane galassia distante. Orbiterebbe intorno a due soli come in un sistema binario, il nostro Sole e una 'stella morta' invisibile a noi. La seconda osservazione a infrarossi (sei mesi dopo) rivelò che la sua temperatura era di 270° sotto zero e che l'oggetto non era una cometa poiché il suo spostamento di traiettoria sarebbe stato maggiore mentre sembrava quasi immobile. Secondo le prime dichiarazioni l'oggetto era in fase di avvicinamento alla Terra, ma evidentemente lo scalpore fu tale da portare il direttore dell'IRAS a negare con fermezza una tale ipotesi.
L'oggetto produce una forza non visibile che sembra trascinare Urano e Nettuno accelerandoli e trattenendoli mentre passano causando anomalie nelle loro orbite, quindi è cosi vicino da poter far parte del nostro sistema solare. Quando l'anomalia orbitale di Urano e Nettuno fu notata, gli astronomi pensarono che la causa fosse Plutone, ma negli anni settanta si scopri che la massa di Plutone era minore di quella della Luna e quindi non poteva sicuramente esercitare una tale influenza di gravità.
Una decina di anni fa venne data comunicazione che 'una forza oscura generata da un grande oggetto non identificato rallenta il viaggio delle sonde lanciate dalla Terra verso l'esterno del Sistema Solare e probabilmente è responsabile anche della deviazione delle comete'. Già nel '70 gli astronomi avevano notato osservando la cometa di Halley che la sua orbita era 'disturbata'.
Forse è un caso che a partire dagli anni '80 partirono nuovi progetti per la costruzione di mega-telescopi? Il Pianeta X era in arrivo nell'emisfero sud e i telescopi erano tutti a nord..
In diverse zone del mondo spuntarono nuovi e avanzati telescopi, sia a sud che a nord. Anche il Vaticano in quegli anni costruì il VATT (Vatican Advanced Technology Telescope) in Arizona. La maggior parte degli osservatori dell’ESO si trovano in Cile, in Sudafrica venne avviato il Southern African Large Telescope (SALT), il VLT si trova nel Cile settentrionale, HAWK-I (High Acuity, Wide field K-band Imaging) per lo studio di quali galassie lontane, pianeti e stelle di piccole dimensioni è stato progettato dall’ESO. Nel 2006 in Antartide parte il South Pole Telescope (SPT) che secondo indiscrezioni sarebbe stato progettato dagli USA per rilevare il Decimo Pianeta.
Insomma sembra che lo scopo primario di questi telescopi di ultima generazione sia di tracciare una mappa precisa degli astri nell’emisfero Sud.
Altre dichiarazioni di scienziati che operano all'interno, rivelano che un altro progetto, il D.O.C.L., starebbe monitorando l'attività extraterrestre in entrata e uscita dal nostro pianeta, con la copertura del Pentagono.
Anche la NASA è partecipe di censure ed insabbiamenti sulle ultime scoper
http://blog.libero.it/Nepthys/commenti.php?msgid=6759502&id=66253
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