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giovedì 30 luglio 2009

Pasticche, cocaina e “Cyber drugs”: nel 2012 un milione di consumatori




Cocaina, sempre più italiani si rifanno il naso

Droga e crisi economica? Il binomio, purtroppo, rimane possibile (e praticabile).
Se non da un punto di vista dei soldi (il mercato dello spaccio sta subendo un contrazione ma la “piazza” dei consumatori continua ad allargarsi), almeno da un punto di vista psicologico, sociale e culturale.
Tanto che i dipendenti di droga in Italia continueranno ad aumentare, almeno nei prossimi 3 anni. E mentre la cocaina si attesta su valori di consumo standard (700mila gli italiani che snifferanno da qui a tre anni), entro il 2012 è previsto un prepotente ritorno sul mercato dell’eroina: il suo consumo dovrebbe crescere del 40%. Si ipotizza inoltre un boom per le droghe “da discoteca”, come ecstasy e anfetaminici, i cui consumatori abituali dovrebbero essere circa un milione nel 2012.

I dati, foschi e preoccupanti, sono contenuti nel rapporto (qui il .pdf) del centro studi Prevo.lab di Milano, il laboratorio previsionale sulle dipendenze della Lombardia ed è riportato dal sito droga.net di Riccardo Gatti (Medico, Psicoterapeuta e Specialista in Psichiatria, Direttore del Dipartimento delle Dipendenze della A.S.L. Città di Milano. Professore a contratto, all’Università Statale di Milano Bicocca.

Si diceva, mercato degli stupefacenti e crisi economica. Ecco cosa sostengono gli esperti di Prevo.Lab: la strategia dei sognori dello spaccio è cambiata. Se “fino a qualche mese fa, si è assistito a un allargamento della base di penetrazione del mercato e a una tendenza ad acquisire un elevato numero di consumatori – benché basso-consumanti – anche proponendo prodotti a un prezzo inferiore”, ora ell’attuale fase economica, invece, “sembra prevalere la logica economica di strategie a breve termine e guadagno immediato: alto-consumo, assuefazione, fidelizzazione e mantenimento del mercato”. La nuova tendenza dei trafficanti, che si comportano sempre più da imprenditori, è quella di “investire su clientele fidelizzabili (cioè uno “zoccolo duro” con elevata dipendenza, ndr) a sostanze come l’eroina, il cui potere di indurre tolleranza e, quindi, dipendenza, più facilmente di altre droghe, ne rende meno probabile un uso saltuario a basso dosaggio”.

Come si diceva, l’eroina sarà la protagonista del mercato degli stupefacenti da qui a tre anni. E ilperché gli analisti lo spiegano così: “In una situazione di crisi, recessione, negatività e passività (quale la fase attuale), di cosa ha bisogno il consumatore? Oggi si sente il bisogno di evasione, di fuga, di abbandono di una realtà che non soddisfa. Per questa ragione, chi compra droga si affida a sostanze in grado di dargli questa possibilità: la grande mamma eroina, la premorienza della ketamina, i viaggi degli acidi. L’eroina, nello specifico, è una sostanza che anestetizza e che sembra ben inserirsi in una società chiusa su di sé, che involve. Anche la persona si chiude su di sé, isolandosi così dal contesto opprimente”.

La conferma del nuovo trend viene dalle quotazioni. Secondo le stime di Prevo.lab per il triennio 2009-2012 gli eroinomani saranno 160 mila (40% in più ri­spetto ad ora). A partire dalle metropoli: Milano, Roma, Torino, Napoli. Diffusione garantita dal basso costo della dose: secondo i dati della Direzione centrale servizi antidroga, per un grammo di polvere bianca oggi si paga­no 74 euro, ma nel 2012 scende­anno a 67. Una dose di coca (0,20 grammi) costerà 13 euro, mentre per l’eroina si scenderà a 7 euro.

Costeranno di più invece gli spinelli: nel 2002 per comprarli ci volevano 6 euro, diventeranno 11 nel 2012 e la diffusione di hashish e marijuana si confermerà alta: tra i 5 e i 6 milioni di italiani (con una crescita del 5% contro il 20% entro il 2011 previsto dal rapporto dello scorso anno). Sul mercato arriveranno poi le cosiddette “Cyber drugs” che , come spiega il Gat, Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, agiscono direttamente sul cervello, sollecitandolo e provocando reazioni che vanno dall’eccitazione al rilassamento. Gli stessi effetti delle droghe, di cui questi file portano il nome, a seconda, appunto, del risultato.
Saranno 270mila, dice sempre il rapporto, a usare ecstasy e anfetaminici, cioè il 3% degli italiani tra i 15 e i 54 anni.

http://blog.panorama.it/italia/2009/07/24/pasticche-cocaina-e-cyber-drugs-nel-2012-un-milione-di-consumatori/

1 commento:

Onta ha detto...

Quando è crisi è crisi!!!!!!
Com'è che le statistiche si fermano al 2012?