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domenica 6 aprile 2008

Consigli per gli acquisti...

COMPOSIZIONE DEL RIFUGIO ANTIATOMICO

La struttura del rifugio è in cemento armato con spessori da valutare in base alla resistenza volute che vanno da 1 a 3 atmosfere, alla azione degli incendi e della radiazione nucleare primaria.

Nella progettazione bisogna considerare separatamente le solette di copertura delle pareti e dei pavimenti, se il rifugio si trova sotto o fuori dalla abitazione, se ha copertura in terra ecc.

Il rifugio è costituito da:

• un locale chiuso per la decontaminazione che serve a non mettere in contatto diretto con l'esterno il locale rifugio dove ci si protegge. Normalmente viene adibito a bagno e deposito

• un locale rifugio che ha la funzione di cellula di sopravvivenza e dove è posizionato l'impianto di filtrazione e depurazione dell'aria. Per una corretta aerazione dei locali vi sono altresì n° 2 valvole di sovrapressione che portano l'aria dal rifugio alla chiusa e all'esterno. Con questi dispositivi si introducono gli elementi vitali come l'ossigeno e vengono eliminati quelli nocivi quali l'anidride carbonica, l'umidità e il calore. Questo ricambio deve avvenire in modo che nessun elemento dannoso generato dalle armi possa penetrare attraverso le aperture per la ventilazione

• al rifugio si accede attraverso n° 2 porte corazzate a tenuta stagna. Una mette in comunicazione l'esterno con la chiusa e la seconda la chiusa con il rifugio. Nel locale rifugio vi è inoltre uno sportello corazzato stagno che funge da uscita di soccorso, portando le persone all'esterno attraverso dei cunicoli o pozzi di evasione resistenti alle sovrappressioni.

SOLLECITAZIONI DEL RIFUGIO NELLA FASE D'ATTACCO

Protezione contro armi atomiche

Al momento dell'esplosione si determina una potente emissione di calore e luce della durata di pochi secondi: nel contempo si sprigiona la radiazione nucleare primaria. L'onda di pressione investe il rifugio pochi secondi dopo l'esplosione e si manifesta come la forza di molti uragani: la sovra pressione generata ha la durata di alcuni decimi di secondo. Ingenti quantitativi di macerie vengono proiettati da ogni parte. La radiazione termica accende il materiale infiammabile e in meno di un'ora, se l'esplosione è avvenuta in prossimità del suolo, comincerà la ricaduta radioattiva che potrà durare ore o qualche giorno.

Protezione contro aggressivi chimici e biologici

La sovrappressione dell'aria che l'areazione artificiale mantiene costantemente all'interno del rifugio costituisce una efficace protezione contro l'infiltrazione di aggressivi biologici e chimici

Protezione contro armi convenzionali

I rifugi sono costruiti in conformità della Normativa Svizzera ITRP 66. Offrono una protezione efficace contro le armi convenzionali in quanto risultano equivalenti ai ricoveri in uso contro queste armi.

Protezione contro effetti secondari

Inondazioni di poca entità si possono verificare per rotture di condutture o rigurgiti di canalizzazioni. Le esplosioni nei laghi e la distruzione di dighe possono provocare inondazioni di varia durata sulle rive o a valle. Comunque l'ermeticità del rifugio garantisce protezione contro tali effetti.

Inoltre l'onda di pressione provocata dalla esplosione può causare frane o cadute di massi che possono ostruire le uscite di soccorso.

LE ESIGENZE CHE LE DIVERSE FASI OPERATIVE PONGONO ALLA STRUTTURA DEL RIFUGIO SONO SPESSO CONTRADDITTORIE. Quanto più il progettista avrà studiato a fondo le varie fasi del problema, tanto più gli sarà agevole trovare per ogni caso una soluzione adeguata.

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