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lunedì 7 aprile 2008

Il piano di sopravvivenza:




Procuratevi un mezzo come un furgoncino dove poi posizionerete al suo interno un materasso e tutti gli utensili segnati qui di seguito


E una scialuppa di salvataggio in gomma autogonfiabile piú grossa é meglio é!
E non dimenticatevi i giubbotti di salvataggio




1 Trovare un luogo sicuro sulle montagne come grotte naturali perché credo che le case verranno spazzate via dai venti e dalle forti burrasche, cercate grotte in zone rocciose a media altitudine
























2 le scorte di cibo vanno fatte solo all'ultimo momento (i cibi in scatola hanno una scadenza fino a tre anni, iniziare da adesso è inutile) e non vanno sotteratte (il peso del terreno può deformare le scatole facendo fuoriuscire il contenuto) cercate invece in nicchia naturale che potete nasconderle facilmente con un telo o delle assi). Acquistate molti legumi secchi li potete conservare in una semplice anfora per vari anni e sono una grande risorsa di proteine e vitamine. Alle bottigliette d'acqua preferite un depuratore d'acqua di quelli solari, per garantirvi sempre acqua pulita. Portate anche dei contenitori stile bacinelle e lastre di plexiglass, scavando una buca nel terreno mettete il contenitore e coprite l'ingresso del foro con il plexiglass in modo che sia esposto al sole, in tal modo potete raccogliere fino a mezzo litro d'acqua al giorno per foro sfruttando la condensa dell'umidità del terreno.

3 Fate una grande scorta di medicinali, cerotti, stringhe, ago per sutura, alcol ecc e di manuali di come curarsi con le piante in modo naturale e sopratutto di manuali di primo intervento.


4 Portate con voi attrezzi di vario tipo come martelli, chiodi, seghe ecc..






















5 Procuratevi alcuni coltelli da pesca, ciotole di plastica, ami, corde, pietre focaie e forni solari e imparate ad usarli, grande scorta di fiammiferi, accendini, coperte, sacchi a pelo, tesuto di vario tipo ecc..


6 Nel vostro equipaggiamento inserite torcie a led e radio alimentate da manovelle, delle pale-ascie russe, coltellini multiuso, pietre per affilare, insomma le cose che possono tornarti utili in più casi possibili

7 Fate tutto questo in tempo prima del 2012 e al primo segnale strano scappate al rifugio con tutta la vostra famiglia.


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Fiammiferi
i fiammiferi impermeabili sono utili, ma più ingombranti di quelli normali, del tipo Zolfanelli, che si accendono strofinandoli ovunque, e potete renderle impermeabili immergendone le capocchie nella cera fusa. Per risparmiare spazio, potete tagliarli a metà. È molto più facile usare i fiammiferi per accendere il fuoco, ma non sprecateli, usateli soltanto quando con gli altri metodi non ci riuscite. Toglieteli uno alla volta dalla scatola e richiudete subito il coperchio. Non lasciate mai la scatola aperta né per terra.


Torcia a dinamo non servono le pile, per farla funzionare basta premere ripetutamente sull`apposita manovella.
Costa pochissimo ed é utilissima!
Guardate il video


Candela
senza pari per accendere un fuoco, e per far luce. Tagliatela in forma squadrata perché occupi meno spazio, o procuratevene una con tale forma. Se è di sego può servire, in caso d'emergenza, come alimento o per friggere, ma accertatevi che sia proprio di sego: quella di cera o di altro materiale non sono commestibili. Il sego non si conserva bene, soprattutto col caldo.

Pietra focaia
funziona anche se bagnata e continuerà a funzionare molto tempo dopo che avrete esaurito tutti i fiammiferi. Procuratevene una già pronta, con acciarino a denti di sega.

Lente
può accendere un fuoco, focalizzando i raggi del sole, ed è utile per cercare schegge, spine o pungiglioni.

Aghi e filo
parecchi aghi, compreso almeno uno con la cruna molto larga, che si possa infilare con filo grosso o con un tendine. Avvolgete il mazzetto di aghi con filo grosso e robusto. Aggiungete una o due spille da balia.

Ami e lenza
una serie di ami, in una scatolina o in un pacchetto, insieme con un po' di piombini spaccati. Ricordatevi che un amo piccolo può anche prendere pesci grossi, mentre un amo grosso ne pescherà soltanto, se mai, di grossi. Portate molta lenza, sarà utile anche per catturare uccelli.

Bussola
una bussola a bottone, fosforescente, ma ricordatevi che dovete saperla usare, perché alcune sono di difficile lettura. Ideale è un modello a liquido, ma controllate che non perda, che non contenga bollicine e che funzioni. L'ago tende ad arrugginirsi in fretta: controllate che sia sul perno e che si muova facilmente.

Filo per trappole
preferibilmente filo di rame: 60-90 cm basteranno. Tenetelo per trappole a cappio, ma può risolvere molti problemi.

Sega a filo
di solito è venduta con grossi anelli per maniglie, che però occupano troppo posto: toglieteli, li sostituirete con bastoni di legno quando la userete. Ungetela con grasso per evitare che si arrugginisca e che si spezzi. Una sega di questo genere può essere usata anche per tagliare alberi abbastanza grossi.

Bisturi sterile
almeno due lame di dimensioni diverse. Il manico potete fabbricarvelo di legno se e quando necessario.

Suture a farfalla
si usano per ravvicinare i lembi di una ferita.

Cerotti
di formati assortiti, preferibilmente impermeabili, per abrasioni e per tenere puliti i tagli.

Palloncino gonfiabile
è un buon recipiente per acqua, ne tiene almeno un litro.

Fischietto a pallina
per segnalazione, di plastica è molto leggero.


Pronto soccorso
I farmaci vanno in recipienti impermeabili, con un batuffolo d'ovatta per evitare che le pastiglie si muovano. Si indicano i farmaci necessari per tutti i disturbi, ma sono soltanto una guida e si consiglia comunque il parere di un medico.

Analgesici: per togliere un dolore leggero o moderato. Il fosfato di codeina è ideale per dolori auricolari, mal di denti e di testa. Dose: una pastiglia ogni sei ore, all'occorrenza, può causare costipazione come effetto collaterale, per cui sono utili anche in caso di diarrea. Sconsigliati ai bambini, agli asmatici e a chi soffre di fegato.

Calmante intestinale: contro diarrea acuta e cronica. Di solito è consigliabile l'Imodium. Dose: due capsule subito, poi una dopo ogni nuova scarica.

Antibiotici: Per infezioni in generale. La tetraciclina può essere usata anche da chi ha ipersensibilità alla penicillina. Dose: una compressa da 250 gr, quattro volte al giorno, per cinque-sette giorni. Portarne una provvista generosa. Evitare, durante la cura, latte, calcio e preparati a base di calcio e ferro, o altri farmaci contenenti idrossido di alluminio.

Antistaminici: per allergie, punture d'insetti (può anche servire in caso di reazione negativa a un farmaco). Si può usare il Piriton o il Benadryl. Il primo provoca sonnolenza, per cui, in caso di necessità si può utilizzare anche come sonnifero leggero. Non superare le dosi indicate e non bere alcolici.

Compresse potabilizzanti: da usare quando l'acqua è sospetta e non potete bollirla. Seguire le istruzioni d'uso.

Pastiglie antimalariche: essenziali nelle zone malariche. Esistono tipi che richiedono l'assunzione di una sola pastiglia al mese.

Permanganato di potassio: Parecchi impieghi. Sciogliere in acqua e mescolare. La soluzione rosa la sterilizza, rosa più scuro serve da antisettico e rossa nel trattamento di micosi, come per esempio il piede d'atleta.

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Esistono particolari cibi a lunga conservazione (nel campo militare si chiamano M.R.E., Meals Ready to Eat) e sono dei prodotti appositamente preparati che hanno una durata, media di conservazione, di circa 5 - 7 anni. Questi prodotti non sono facilmente reperibili in Italia ma si possono trovare in quei negozi che trattano materiale militare o da campeggio (indicativamente una razione costa sui 10/12 euro) e sono, decisamente, migliori delle cosiddette razioni "K" italiane (se avete fatto il militare molto probabilmente vi ricorderete a cosa mi riferisco), nel settore civile, in particolar modo nel mercato Americano, sono state anche ideate particolari confezioni che dovrebbero permettere la conservazione sino a vent'anni (per chi volesse comprare in rete usi un motore di ricerca con la parola chiave "emergency food", oppure "dehydrated foods" oppure "emergency preparedness")

Trovate qualcosa a questo link QUA


Queste sono le cose che mi sono venute in mente se avete altre idee scrivetele...

Se ci prepariamo per tempo abbiamo piú possibilitá di sopravvivere.


Alcune immagini tratte dal documentario Vojager dove il futurologo Gordon Mikael Skalyon basandosi su scenari apocalittici ha realizzato una possibile mappa nuova del mondo, i continenti non avrebbero piú gli stessi contorni di oggi, nuove isole emergerebbero dagli oceani, mentre intere zone verrebbero cancellate. Quasi tutta l`europa verrebbe coperta dalle acque, in Italia rimarrebbero solo alcune zone alpine e appenniniche, la Sardegna e la Corsica invece formerebbero un unica grande isola del mediterraneo. Il continente africano potrebbe essere diviso in 3 parti, mentre dovrebbe emergere una vasta area dell`oceano atlantico la leggendaria Atlantide. La costa a Ovest del Nord America verrebbe completamente sommersa, il Sud America cambierebbe vistosamente i suoi contorni, i Asia Cina, Jappone e Sudest asiatico sparirebbero del tutto. Le attuali coste dell`australia risulterebbero innondate.

Guardate le immagini:






L'Italia subirà parecchi colpi durante il prossimo slittamento polare, che sarà più traumatico rispetto alle decine di cicli di slittamenti polari avvenuti nel passato. L'Italia infatti è situata sopra o in prossimità di molte faglie sismiche, e sul suo territorio vi sono grandi vulcani che sicuramente esploderanno con estrema violenza durante il prossimo slittamento polare. E'una stretta penisola circondata da un mare che si agiterà paurosamente, e ripetutamente, durante lo spostamento. Quindi, a meno che uno non si trovi sulle montagne della parte continentale, le probabilità di sopravvivenza sono quasi nulle e più una questione di fortuna che frutto di una vera pianificazione. Bisogna attendersi infatti che le acque del mar Mediterraneo inondino l'intera penisola da entrambi i lati, che la pioggia di cenere incandescente arrivi a cadere anche a centinaia di miglia di distanza dai grandi vulcani e che si formino nuovi vulcani in zone non considerate vulcaniche. Ma anche nel Nord dell'Italia, occorre spostarsi all'interno per almeno 100 miglia o più (circa 160 km) di distanza dalle coste e ben oltre 200 piedi (70 metri) d'altezza, per evitare le ondate di marea (tsunami) che travolgeranno le coste risalendo lungo le vallate e arrampicandosi anche sulle colline. L'Italia è un paese destinato a soffrire durante i prossimi cataclismi e si raccomanda a coloro che intendono sopravvivere di trasferirsi altrove, e di ritornare solo qualche tempo dopo lo slittamento polare.

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