Patto con il regime di Damasco e missili all’Hezbollah
WASHINGTON - Per rispondere alle iniziative americane nell’Europa dell’Est, Mosca gioca le sue carte nel Mediterraneo. E trova sponda nella Siria, pronta ad acquistare nuovi sistemi d’arma in Russia. L’intensa attività – diplomatica e militare – è stata segnata da tre sviluppi che hanno destato l’interesse dell’intelligence occidentale.
FLOTTA - Il primo concerne la flotta russa. Mosca ha annunciato che la portaerei «Admiral Kuznetzov», accompagnata dall’incrociatore «Moskva» e da alcuni sottomarini, lascerà la base di Murmansk diretta verso il Mediterraneo. E’ previsto che la task force farà sosta a Tartous (Siria). Il regime di Damasco si è detto pronto ad ampliare le strutture portuali in modo che la cittadina diventi un punto d’appoggio permanente per i russi nello scacchiere.
SIRIA - Il secondo aspetto tenuto d’occhio da Usa e Israele è il probabile acquisto di nuovi sistemi d’arma da parte dei siriani. Il presidente siriano Bashar Assad si è appena recato a Mosca per trattare l’acquisizione di missili Pantsyr S1 e dei Buk M1. I siriani hanno disperato bisogno di tappare le falle della loro rete antiaerea: nel settembre di un anno fa gli israeliani sono riusciti non solo a distruggere un presunto impianto nucleare ma hanno beffato i sistemi forniti dai russi. E’ in questa cornice che il raìs ha sorpreso tutti dicendosi pronto ad ospitare sul suo territorio i missili terra-terra Iskandar, gli stessi che Mosca vuole schierare in Bielorussia. Un’offerta che ha però colto di sorpresa gli stessi russi. Il Cremlino si è affrettato a rassicurare Israele, anche se ciò non impedirà di cedere ai siriani altro materiale bellico.
HEZBOLLAH - Più intrigante il terzo elemento. I russi starebbero per fornire armi moderne – in particolare ordigni antiaerei e controcarro – ai guerriglieri libanesi dell’Hezbollah. Una delegazione di miliziani, che viaggiava con documenti iraniani e la copertura di Teheran, ha visitato tra il 9 e il 12 luglio “Expo 2008”, una mostra di armamenti tenutasi a Nizhny Tagil, nella regione di Sverdlosk. Per evitare di sollevare sospetti il trio di mediatori avrebbe concluso importanti contratti solo dopo la chiusura dell’esposizione. L’arrivo di nuovi equipaggiamenti andrà a rinforzare un arsenale già poderoso. Gli Hezbollah possono contare su quasi 40 mila razzi, forniti da Iran, Siria e alcuni paesi dell’Est.
Guido Olimpio
http://www.corriere.it/esteri/08_agosto_22/russia_siria_hezbollah_olimpio_f6ccc834-7013-11dd-9278-00144f02aabc.shtml
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