Cerca nel blog

mercoledì 2 aprile 2008

Studio Usa: inondazioni ed era glaciale vicine



Secondo una ricerca dell'Università della California i ghiacciai della Groenlandia stanno per sciogliersi, il mare si alzerà di sei metri

LONDRA (GRAN BRETAGNA) - Un nuovo grido d'allarme. I ghiacci della Groenlandia si stanno rapidamente sciogliendo e precipitano verso il mare: un fenomeno ormai quasi irreversibile che provocherà un disastro globale destinato a cancellare le zone costiere di molti paesi e cambiare l'assetto termico dell'Oceano Atlantico. È il risultato di uno studio americano di imminente pubblicazione, anticipato dal britannico Independent, per il quale «si tratta della più allarmante manifestazione dei cambiamenti climatici finora registrata».
GIACCHIAI A RISCHIO - Per secoli i ghiacciai della grande isola prossima al polo nord sono rimasti praticamente immutati. Ma l'innalzamento delle temperature dovuto all'effetto serra ha fatto sì che la zona ghiacciata si sia drasticamente ristretta. Durante la scorsa estate è stato osservato uno scioglimento record, con enormi masse glaciali trasformate in acqua, che è finita poi nell'Oceano, e masse di ghiaccio finite in acqua sempre a causa del riscaldamento. Se la calotta che copre gran parte della Groenlandia si scioglierà tutta, il livello degli oceani salirà di sei metri: questo vuol dire la scomparsa di vaste zone costiere - in particolare in paesi al livello del mare o sotto come il Bangladesh - e inondazioni in tutte le città costiere del mondo.
LO STUDIO - Lo studio, coordinato dal professor Slawek Tulaczyk dell'Universita della California, sta per essere pubblicato nella rivista scientifica Geophysical Research Letters e viene anticipato dal giornale alla vigilia di una nuova riunione, questa settimana a Montreal, in cui rappresentanti di governi e organizzazioni internazionali discuteranno cosa fare dopo la scadenza di Kyoto, tra sette anni. Nessuno si aspetta grandi progressi, a causa dell'ostruzionismo degli Usa, che si oppongono a ogni limitazione di emissioni dannose e mettono in dubbio persino dell'esistenza dell'effetto serra, e di diversi paesi in via di sviluppo. La Gran Bretagna, che ha la presidenza del G8, sta valutando la proposta di tagli volontari alle emissioni, ma questa strada è già stata bocciata da tutte le grandi organizzazioni ambientaliste, che la giudicano impraticabile e «suicida», mentre il problema si aggrava costantemente. Tulaczyk ha registrato un rapido restringimento del ghiacciaio Helheim, un fiume ghiacciato che va dai ghiacci perenni dell'isola fino al mare, sulla costa est dell'isola. Lo spessore del ghiacciaio, dice, si è assottigliato di 30 metri solo quest'estate, mentre negli ultimi quattro anni il fronte del ghiacciaio è indietreggiato di sei chilometri.

Nessun commento: